Stereotipi, li stai alimentando in modo giusto!
Dopo il caso eclatante scatenato da GTA V e il putiferio mediatico mosso su basi psicologicamente fallimentari, i videogiochi tornano a far parlare di violenza e questa volta, possiamo affermare di aver toccato il fondo.
Un ragazzino di 9 anni incapace anche di essere visto dal giudice dietro l’enorme banco tanto è minuto, è stato accusato di aver portato a scuola: un martello da lavoro; una rivista con dentro nascoste sei pallottole per una pistola portata con se, scarica, e per finire un coltello da cucina (di quelli per tagliare la carne).
Il padre ha affermato che il bambino giocasse spesso a nientepopodimeno che a: Minecraft, imitandone il personaggio.
“Lui imita il personaggio del gioco Minecraft, che usa martelli per scavare (?), coltelli e pistole per proteggersi dai zombie” (non si sarà confuso mica con una versione distorta di Call of Duty per caso?)
(screen del pericolosissimo gioco. Da notare lo sguardo assassino del maiale sulla destra)
E continuando: “La pistola è mia. Stava soltanto imitando il personaggio nel gioco, la pistola non poteva sparare perché scarica.” (si aggiunge anche che fosse stata inserita la protezione)
Però in effetti il ragazzino sapeva come arrivare a recuperare le munizioni…. tanto da averne portate ben sei con se a scuola!
(immagine di un tipico martello da lavoro)
Di com’è finito il caso non sappiamo nulla, infatti la news è fresca fresca ma di sicuro il giudice non ci penserà due volte a far ispezionare la mente del padre da “uno bravo”. Se dovessimo reperire nuovi informazioni, aggiorneremo sicuramente l’articolo.
In effetti l’argomento è sempre circondato da imprecisioni. Per quanto anche un gioco targato PEGI +7 possa influenzare i ragazzini e convincerli a imitare le gesta dei personaggi, la questione è sempre la stessa: come mai si ha accesso ad armi od oggetti potenzialmente pericolosi? I genitori come possono permettere ciò?
Ricordiamo ancora una volta il caso del ragazzino che ha sparato alla nonna non più vecchio di due mesi. Mentre i media si concentravano sulla presenza di Grant Theft Auto IV nella PlayStation 3, noi e come tutta la rete pensavamo: come mai ha avuto accesso ad un’arma?
E di casi analoghi per fortuna ce ne sono pochi ma sempre correttamente infangati. Per concludere, sempre di più si sottovaluta l’educazione e il senso di responsabilità di un genitore e si è pronti a muovere critiche contro prodotti accuratamente selezionati e ispezionati. Come mai un tono tra il drammatico e l’ironico in questo articolo? Perché c’è qualcuno che ha affermato con decisione che Minecraft è veramente un gioco violento e la sua larga diffusione è dovuta appunto all’aggressività intrinseca che può sprigionare.
Ai posteri…