Recensione Final Fantasy XIV: A Realm Reborn


Sono stanco di fare la guerra, vado a lavorare!

Abbiamo accennato in precendenza alla possibilità di diventare botanico: bene, in Final Fantasy XIV: A Realm Reborn possiamo tranquillamente prenderci una pausa dalla perigliosa vita dell’avventuriero di professione e rilassarci… andando a lavorare!

Ciò perché il crafting in questo gioco è davvero una sezione a sé stante, che richiede una dedizione ed un’attenzione maggiore di quella richiesta contro orde di Ixali. Per creare un oggetto non basta premere un tasto ed aspettare il completamento, bisogna seguirne la crazione per evitare di perdere oggetto e materiali senza possibilità d’appello.

Riuscire nell’impresa di padroneggiare le arti manuali e della terra dà quindi indubbiamente delle grosse soddisfazioni; a parte questa soddisfazione, però, dedicarsi al crafting attualmente richiede molto tempo ed i risultati del nostro duro lavoro non sempre saranno molto remunerativi.

In ogni caso, qualora decidiate di smettere l’abito da guerra, fatelo con la consapevolezza che, una volta entrati nel mondo del crafting di Eorzea, il rischio di non toccare più la vostra lancia per un lungo periodo esiste ed ha grosse probabilità di diventare realtà.

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