Recensione Final Fantasy XIV: A Realm Reborn

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Calamità e rinascita: Final Fantasy risorge insieme ad Eorzea.

Versioni testate Personal Computer e Playstation 3.

Quanto accaduto con la prima versione di Final Fantasy XIV è ormai storia ed il flop clamoroso del MMO uscito nel 2010 ha portato la stessa Square Enix ad ammettere il fallimento sostituendo in blocco l’intero team di sviluppo ed affidando i lavori a Naoki Yoshida, esperto in MMORPG e sviluppatore di Dragon Quest X.

Piuttosto che sprecare risorse in una causa praticamente persa, Square ha dunque capito che era meglio abbandonare il precedente progetto e ripartire da zero con una nuova Era ed un nuovo gioco: rinasce così Final Fantasy XIV 2.0, ovvero A Realm Reborn.

Il lavoro di sviluppo di Yoshida è stato impressionante nei mesi precedenti l’uscita di gioco ed anche dopo, visto il clamoroso successo di un titolo che ha superato tutte le previsioni della casa giapponese, costretta ad un immane lavoro di potenziamento dei server per poter sostenere la grandissima quantità di giocatori desiderosi di avventurarsi nel continente di Eorzea.

Ci siamo avventurati anche noi nel mondo di Hydaelyn e, seguendo la via indicataci dai Light Crystals, ci aprestiamo ora a parlarvi di uno dei migliori MMORPG sulla piazza.

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