Console o PC?
Finora abbiamo detto tanto del gameplay di A Realm Reborn, eppure quanto analizzato in questa recensione è solo un accenno a quello che effettivamente offre questo titolo. E’ un mondo, un universo, talmente vasto che solo pensare di poterlo racchiudere nell’arco di qualche parola sarebbe utopia.
Fatta questa considerazione passiamo dunque a valutarne il livello tecnico, dove, lo diciamo già, siamo di fronte ad un piccolo miracolo. Non tanto per la versione PC, che pure utilizzando un PC di fascia medio non ci ha mai creato grossi problemi, quanto per quello che abbiamo visto su PlayStation 3: il livello di dettagli caricati sullo schermo è decisamente inferiore a quello visibile su PC, non potrebbe essere altrimenti visto che ci troviamo ad utilizzare un hardware di ben 7 anni fa; quello che sorprende veramente è invece il livello di ottimizzazione raggiunto sulla console Sony.
L’aliasing è pressochè impercettibile ed il framerate risulta più stabile di quello che avremmo immaginato (e più di quanto non sia in titoli decisamente meno mastodontici di questo). Anche il sistema di controllo è ottimo, con l’implementazione del pad avvenuta senza castrare troppo le possibilità che si hanno con mouse e tastiera (che solo in rari casi fanno sentire la loro mancanza). Un vero peccato non vedere una versione Wii U, poiché l’ausilio del GamePad avrebbe potuto rendere i controlli su console, forse, anche migliori di quelli PC.
In sostanza abbiamo quindi una grafica di ottimo livello su entrambe le piattaforme, con una netta superiorità della versione PC, che offre dettagli impossibili da ottenere su PS3 e paesaggi mozzafiato, ma che risulta comunque davvero bella anche su console (fatto, questo, che crea grandi aspettative sulla già annunciata versione PlayStation 4).
Su livelli di eccellenza assoluta il comparto sonoro, con tracce audio davvero ispirate che sottolineano in maniera fantastica l’epicità di alcuni momenti. Masayoshi Soken è riuscito nella non facile impresa di creare una varietà di tracce fuori dal comune, così da accompagnare il giocatore nelle innumerevoli ore di gioco senza annoiarlo con musiche ripetitive ed irritanti.