OS X Mavericks, la prima carrellata di problemi

AppleLogoAiuto, come faccio?

OS X Mavericks è stato apprezzato fin dalla prima ora di vita, quando i giornalisti hanno potuto, dopo il keynote, fiondarsi nelle proprie camere d’albergo ed effettuare l’aggiornamento del sistema operativo.

Su centinaia di migliaia di download nelle prime ore, quasi nessun utente ha avuto problemi di sorta come: errori di lettura e scrittura disco, aggiornamento fallito o tanto altro. Eppure ad oggi il log di problemi compare all’improvviso e non fornisce un quadro gioioso della situazione, ma a tutto c’è una soluzione.

I problemi più “gravi” sono stati riscontrati nei confronti della durata della batteria; errori nei permessi di autenticazione; caduta di connessione in collegamento WiFi e problemi di navigazione per via di un Safari troppo pigro.


Eccovi alcuni consigli:

-Prima di tutto effettuare sempre un backup di tutti i file più importanti. Consiglio che vale in qualsiasi situazione di aggiornamento, anche la più banale.

-Purtroppo al momento di aggiornamenti specifici non ce ne sono, e quindi, se la necessità è avere un Mac affidabile e non azzoppato dai suddetti problemi, la cosa più rapida e anche migliore da fare è: formattare il disco rigido e optare per una installazione pulita di Mavericks.

-Apple non si è neanche pronunciata in via ufficiale per l’ammasso di lamentele che proprio in queste ore sta invadendo i forum. Noi provvederemo a provare l’installazione tramite USB e DVD di Mavericks e a fornire una guida il più presto possibile per chi non è uno smanettone, e se nel caso, purtroppo, dovreste puntare all’installazione pulita.

– Per quanto Mavericks possa essere ottimizzato e capace di resuscitare le prestazioni anche dei modelli di Mac non recenti, non bisogna scendere con i requisiti al di sotto di questa soglia: 4 GB Ram, 256 MB di memoria grafica dedicata. L’impatto grafico di Mountain Lion è rimasto e taglia di netto le prestazioni sui vecchi Mac, condannando i portatili a una durata della batteria poco orgogliosa. Per la ram il discorso è ancora più intuitivo, si tratta della gestione dei processi, che se troppo numerosi rischiano di inceppare i consumi e generare anche problemi come riavvii inaspettati o tempi di apertura di un’applicazine eterni.

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