Nintendo, Wii U e 3DS sono console per bambini?

Analizziamo pro e contro delle campagne pubblicitarie natalizie della grande N.

L’etichetta è di quelle che il colosso nipponico da sempre fa fatica a togliersi, soprattutto in Occidente dove se un gioco è colorato e con una grafica non vicina al fotorealismo viene spesso considerato un gioco non “da adulti”.

Per questo le nuove campagne pubblicitarie della grande N hanno lasciato perplessi anche molti dei fan più affezionati.

“Nintendo produce console per bambini”

Questo il messaggio che traspare dai nuovi spot TV che potete trovare in calce all’articolo. Un duro colpo per chi magari da anni convive con questo pregiudizio, che vede i suoi sforzi di “acculturazione” delle masse spazzati via in 30 secondi di pubblicità. La perplessità dei videogiocatori di lungo corso è dunque ovvia e comprensibile.
Soprattutto Nintendo 3DS, e allo stesso modo tutte le portatili Nintendo, complice anche il clamoroso successo di una serie come Pokémon che è stata accompagnata in Occidente da un anime poco carismatico e spesso infantile, risente ed ha risentito di questo pregiudizio. Andare in giro con un 3DS per un adolescente occidentale non è sempre semplice, così come non lo era giocare in pubblico con il GBA. L’associazione “Gameboy>Pokémon>bambino” era forte già dieci anni fa.
Con una console domestica, invece, il problema non sarebbe altrettanto evidente: anche l’adolescente più insicuro, tra le accoglienti mura domestiche, potrebbe riuscire a giocare e divertirsi senza imbarazzo, anche con un sistema di gioco che il suo gruppo di amici magari reputa da bambinetti. Ma anche in questo caso, la pressione psicologica potrebbe portarlo ad uniformarsi ai gusti dei suoi coetanei per avere più argomenti di conversazione e non rischiare di sentirsi deriso.
Senza addentrarci oltre nella psiche adolescenziale, è dunque chiaro che agli occhi dei consumatori di una certa età (oltre i 16 anni) queste scelte commerciali possono provocare un tuffo al cuore.

La scelta di Nintendo è per questo da considerarsi un clamoroso errore di marketing? Per quanto dal punto di vista emotivo si potrebbe affermare il contrario, razionalmente la nostra risposta è: assolutamente no!

Analizziamo il contesto commerciale entro il quale queste pubblicità andranno in onda: da un lato abbiamo “boxari” e “sonari” in fermento per l’uscita di Xbox One e PlayStation 4, dall’altro i pc gamers che sono pronti ad approfittare della next-gen delle home console per un upgrade grafico e prestazionale del loro super PC. Tra gli “hardcore gamers”, dunque, dove potrebbe collocarsi la fetta di mercato delle console Nintendo? La risposta l’ha data il sondaggio IGN, secondo il quale Wii U avrebbe un misero 4% di preferenze, fagocitata dall’hype verso l’uscita della concorrenza. Basterebbe una campagna pubblicitaria milionaria con Cristiano Ronaldo che gioca con Messi ad una della tante nuove IP Wii U di qualità a cambiare le cose? Ne dubitiamo.
La verità è che questo Natale il margine per “reclutare nintendari” tra i giocatori di questo tipo è ridotto ai minimi termini. Terreno fertile Nintendo potrebbe invece trovarlo nelle tasche di quei genitori che ancora non hanno capito che Wii U può offrire sì le stesse cose che già offre o ha offerto loro Wii, ma anche molto di più. Il prezzo nettamente inferiore ed un parco titoli fatto di piccoli capolavori che anche i più piccoli possono godersi senza difficoltà, fa di questa scelta una scelta che potrà risultare vincente e che, soprattutto, ci sembra essere l’unica scelta remunerativa possibile. Lo stesso vale per il 3DS, visto che l’uscita della versione 2D dovrebbe finalmente aver spazato via l’equivoco secondo il quale rispetto al DS classico ci fosse solo un 3D del quale molte mamme hanno invece paura.
E a noi che già possediamo le console Nintendo cose ce ne viene in tasca? Beh, se saremo disposti a convivere con il pregiudizio, possiamo finalmente sperare in quell’allargamento della base installata tanto auspicato dalle terze parti per Wii U e nell’uscita di tante altre esclusive Nintendo di qualità da goderci ovunque, da soli o in compagnia delle nostre famiglie.

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