Recensione Need For Speed: Rivals

Ritorno al passato per prepararsi al futuro.

Versione testata Xbox One.

Chi conosce lo Yin e lo Yang della cultura filosofica Cinese, comprende bene il concetto di dualità. Il mondo, nella sua immensità di sfumature è un costante equilibrio duale tra le cose. Questa sensazione di vista “doppia”, di uomo/donna, giorno/notte: fornisce un’impostazione mentale per addentrarsi con sguardi sempre più profondi nei delicati meccanismi quantici che governano la nostra vita.

Ma qui non stiamo trattando di un’interpretazione della Teoria della Relatività, e quindi cosa c’entra tutto questo con i videogiochi, e nello specifico con Need For Speed: Rivals?

Semplice! Nell’ultima fatica di Ghost Games con tanta eredità di Criterion, il concetto di dualità e diversità di punti di vista è al centro di un’incredibile e adrenalinica avventura, che apre ufficialmente al brand le strade della Next-Gen videoludica. 

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Dove ci eravamo lasciati?

Most Wanted  2012 non ha fornito un granché di nuovo allo storico brand che sembrava ormai aver esaurito tutta la sua spinta propulsiva. La saga in sostanza è rimasta un punto di riferimento del mondo delle corse per il nome costruitosi negli anni e per la semplicità di gioco tutta in salsa arcade. Gli sviluppatori quindi si sono trovati a dover decidere se abbandonare il passato, anche in forza del passaggio alla nuova generazione di console, oppure mantenere un certo equilibrio ed una impostazione consolidata senza stravolgere nulla e fornire un gioco sostanzialmente di buona qualità, in attesa di uno sviluppo più proficuo nel futuro.

Ed è con un atteggiamento filosofico di equilibrio che è stato impastato in un performante motore grafico Frostbite 3, un gioco che ha tutti gli elementi di spicco di ben tre episodi della saga: Most Wanted, Hot Porsuit e Carbon.  Tre passati diversi tra loro che in questo appuntamento agognato s’intrecciano in un viaggio più psicologico che di guida. 

“Io sono il tuo Rivale!” 

Appena poggiate le mani sul controller e installato il gioco che su Xbox One contempla 15.4 GB di file da installare su disco, proveremo la sensazione di un ritorno al passato con colori e sfumature che ricordano Carbon. Dal primo momento ci sarà ben chiaro che il gameplay sarà sostanzialmente lineare, guidato, ma adrenalico, appagante e anche longevo. La vicenda si apre nel più totale anonimato; non ci sarà alcuno straccio di trama a fare da collante alle derapate: saremo totalmente soli, e costretti a scegliere il nostro destino.

Dopo un breve e anche ben congegnato tutorial che ci mostrerà come i diversi elementi di gioco degli episodi passati sono stati amalgamati nella fittizia location “Redview County”, verremo posti dinanzi alla scelta di due carriere possibili: quella di fuggitivio o polizotto.

Per la carriera da fuggitivo a farla da padrone sarà la costante sensazione di ansia. Il tutto ruota attorno allo sfidare gli avversari in strada in lunghi “testa a testa”, oppure partecipare agli eventi riportati sulla mappa. Per questi ultimi si parla di: corse a tempo, corse classiche, fughe dalla polizia. Sparsi per la mappa ci saranno autovelox pronti a registrare le nostre vertiginose velocità e anche i temibili polizotti pronti sempre a non darci tregua.

Ma qual sarà il nostro scopo? Dobbiamo necessariamente correre all’infinito come dei criceti su una ruota di eventi scriptati e sempre uguali?

Affatto. La carriera da fuggitivo è concentrata in Speedlist, e cioè liste di obiettivi da completare per avanzare, e al fine di sbloccare gadget per la nostra auto, nuove auto (ritorno della Ferrari ) e aggiornamenti tecnici compressi in package da acquistare  e montare sotto i nostri bolidi.

L’avventura quindi è un costante avanzare tra obiettivi e aggiornamenti per le nostre auto, più un qualcosa di veramente ben congegnato e pronto a farci digrignare i denti. Essendo fuggitivi ovviamente la polizia sarà il nostro “rivale”. Ma non stiamo parlando di fughe da mangiatori di ciambelle fritte, magari obesi e in costante astinenza sessuale dovuta a turni di lavoro estenuanti. Non parliamo di pattuglie o posti di blocco dove fermarci e consumare un alcool test, anzi, parliamo della più risoluta e organizzata forza di polizia mai vista in un videogioco.

Per comprare gli aggiornamenti e ovviamente le auto avremo bisogno di soldi. Quelli forniti nel gioco in realtà sono una valuta astratta e chiamata “Speed points”. Completando obiettivi, gare e andando in giro per la contea a distruggere auto e beni pubblici, il nostro indicatore ingrasserà a vista d’occhio. Ma proprio mentre decideremo di tornare in un rifugio per depositare il sudato danaro, ecco spuntare quasi sempre una volante pronta ad avviare un inseguimento. Il nostro “livello di ricercato” aumenterà man mano che i nostri inseguimenti faranno vittime automobilistiche e romperanno le scatole alla polizia. Per i primi 3 livelli non avremo grattacapi se non i gadget anti fuggitivo (storditori, arieti, IEM) con cui verremo minacciati dalla polizia, ma dal quarto in poi e con l’aggiunta degli elicotteri la situazione diverrà davvero bollente.

Più il nostro indicatore di soldo virutale aumenta e più ovviamente gli inseguimenti con la polizia diverranno impegnativi. Purtroppo la possibilità di fuga è direttamente proporzionale alla qualità del nostro veicolo, della nostra guida, e non nascondiamolo, anche tanta fortuna. Per cui, strategia migliore è acquisire quote minime di speed points (20.000) e depositarle mano mano nei nostri nasdondigli.

La carriera da poliziotto invece sarà contornata dall’aura da cacciatore che circonderà i nostri potenti veicoli forniti dai distretti di polizia. Gli speed points non verranno ovviamente persi e tutta l’ansia della carriera di fuggitivo verrà rasa al suolo. Qui a farla da padrone sarà l’atteggiamento di potenza, di legalità, di legittimazione alla caccia dataci, psicologicamente parlando, dall’essere forze dell’ordine. Emblematica una delle frase recitate nel filmato introduttivo da un fuggitivo nei confronti del suo rivale poliziotto: “Io sono la vita che non vuoi vivere.” Con una semplice affermazione è ben chiaro che le due carriere, oltre a fornire un’avventura longeva e appagante, sono speculari e portano allo stesso obiettivo: sfidare il proprio rivale.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Il gameplay è solido, ben articolato e divertente, soprattutto intuitivo per chi non ha mai messo mano ad un episodio della nota saga. La fuga dai poliziotti nella carriera fuggitivo, già dalle prime battute risulta essere davvero dura e qualche volta l’impressione è che più il fattore C, piuttosto che la bravura dimostrata a bordo dei nostri veicoli, si sia rivelata determinante in alcune situazioni rocambolesche a parmetterci di sfuggire alla polizia. Soltanto dopo un paio di ore di gioco sarà ben chiaro che strategia intraprendere ma nonostante tutto, quella che dovrebbe essere la componente “adrenalinica” risulta essere la più frustrante. Inoltre, l’alta percentuale di probabilità di incappare in una pattuglia ogni qualvolta che scenderemo in strada ci è parsa francamente un po’ esagerata. Ma non siamo per fortuna a livelli in cui il gioco viene reso impossibile, meglio chiarire: bisogna semplicemente intuire quale strategia seguire per affrontare la nostra vita “criminale”.

Nessuna nota dolente o di spicco per la carriera poliziotto visto che in questo frangente saremo noi la componente “frustrante”.

Multi-fuggitivi e Multi-poliziotti 

Il Multiplayer di Need For Speed: Rivals è sostanzialmente ridotto all’osso. Sei giocatori potranno darsi battaglia per le strade della contea, aumentando il grado di varietà e dinamicità del gioco, senza però incidere in maniera netta e decisiva sul gameplay. Il multigiocatore quindi si integra nella campagna in singolo e fomenta l’adrenalinicità di gioco, a patto ovviamente di incontrare giocatori davvero in gamba. Una volta entrati online, tramite server EA verranno catapultati nel nostro mondo di gioco gli avversari, che rispettivamente incarneranno come da copione il ruolo da fuggitivo e da poliziotto. Diciamo che questa componente risulta più un contorno ad un single player già pieno ed appagante, del resto chi compra NFS Rivals, lo fa per questa componente e non per il multi.

Dettagli sotto il cofano!

La versione Xbox One che abbiamo testato più a lungo, nonostante le nostre mani si siano avventate anche su quella PS4, PC e current gen,  mostra un Frostbite in forma che regala spesso colpi d’occhio davvero interessanti. Passare da una strada immersa nel bosco a una innevata e quasi sentire l’odore della neve fresca sul ciglio della strada, è una conferma dell’importante lavoro svolto dal team di sviluppo sul comparto grafico e soprattutto della potenza di un motore grafico che non smette mai di stupire anche quando non ci sono da mostrare proiettili e palazzi che crollano. Non abbiamo dubbi, sul piano grafico Rivals è davvero un titolo valido tuttavia alcuni piccoli elementi ci hanno fatto leggermente storcere il naso. In primis, il blocco a 30 Fps in un titolo di corse veloce e adrenalinico come questo penalizza un po’ l’esperienza visiva. L’impressione  è che almeno sulle versioni PC, X1 e Ps4, titolo avrebbe potuto essere ancora migliora, ma che probabilmente al fine di mantenere l’equilibrio con la current gen, e sicuramente il poco tempo per affinare la versione Next e Pc, abbiano indotto Ghost Game, a preferire un approccio più “conservativo”

Per quanto concerne la fisica, siamo di fronte ad un misto tra un arcade vecchia scuola e una simulazione leggera. In generale i comandi sono molto precisi e il mondo di gioco è carrozzato con una fisica equilibrata e fedele, non simulativa però ad ogni modello di auto proposto.  Chi cerca una simulazione, ha sbagliato indirizzo NFS: Rivals è un arcade le cui leggi di gioco sono personalizzate in funzione del gameplay ed è questa la potenza e la forza del brand.

Purtroppo alcuni comportamenti scriptati così come il sistema di danneggiamento del veicolo soltanto abbozzato, avrebbero potuto essere migliori.

In generale il gioco non osa dove avrebbe potuto, ma inizia a rendere giustizia soprattutto sul piano grafico a chi su PC o console Next-gen si aspetta qualcosa di più. 

NFSRivals 01

Commento finale

Need For Speed: Rivals è sicuramente un buon prodotto. Divertente, equilibrato per molti aspetti ma ancorato a vecchie idee di gioco. L’impostazione del team di sviluppo è stata sostanzialmente conservativa, volendo conservare quanto di buono il brand ha saputo offrire alla vasta schiera di appassionati, spingendo pero’ il piede sull’acceleratore, è il caso di dirlo, della grafica. Resta la sensazione che la saga possa offrire ancora di più alla nuova generazione di videogame. Per gli utenti PS4 infine resta un acquisto obbligato per chi ha già nostalgia del profumo di asfalto e ferodo.

Pro Contro 
– Divertente e adrenalinico
– Doppia campagna, doppio divertimento
– Motore grafico performante…
– …anche se in alcuni situazioni è titubante
– Multigiocatore anonimo
– Non entusiasma più di tanto
  Voto Globale: 77  
 
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