Il Cloud service secondo Sony
PlayStation 4 non è la parte più importante della strategia Sony. Durante il CES 2014, l’azienda nipponica ha annunciato PlayStation Now, un servizio che permetterà lo streaming dei giochi PlayStation non solo su PS4, ma anche PS3, PlayStation Vita, televisori, tablet e smartphone.
Si tratta del brand di Gaikai rivolto al pubblico, tecnologia di cloud gaming acquistata da Sony nel giugno del 2012; la società ha dichiarato che sarà in grado di distribuire giochi PS3 su PlayStation 4 e PlayStation Vita entro la fine dell’anno. Durante il CES, i partecipanti hanno avuto modo di provare The Last of Us, testimoniando che la tecnologia sia già funzionante. Il servizio completo permetterà agli utenti di noleggiare i singoli titoli o pagare una sorta di abbonamento che permetterà loro di provare un’ampia gamma di titoli. Sony lancerà una closed beta negli Stati Uniti a fine mese, e prevede di implementare il servizio entro la fine dell’estate.
Gaikai funziona praticamente su qualsiasi dispositivo, anche su smartphone, perché i giochi non sono eseguiti dall’hardware locale. Il cloud gaming funziona sulla base di un video YouTube, dove sono potenti server remoti ad eseguire i giochi ed effettuare lo streamig video sul dispositivo locale. Tutto questo non richiede una connessione internet molto veloce, ma è necessaria una latenza molto bassa, per far si che la reazione ai comandi impartiti dal dispositivo al cloud sia il più breve possibile.
Oltre ai giochi , Sony ha anche annunciato un servizio di cloud volto al mondo della televisione , che offrirà la TV in diretta , video on demand e funzionalità di registrazione DVR.
Sony afferma che Playstation Now arriverà per prima sui sistemi PlayStation 4 e PlayStation 3, seguito dalla console portatile PlayStation Vita, e che la maggior parte dei modelli statunitensi di televisori Sony Bravia prodotti nel 2014 supporteranno il servizio PlayStation Now. Il lancio europeo purtroppo richiederà ancora del tempo, infatti Sony non è ancora stata in grado di confermare i piani di lancio nei territori PAL. Il nodo cruciale pare essere la fornitura di banda larga in Europa, infatti dato l’elevato numero di fornitori e le diverse velocità di collegamento che variano da paese a paese, la società necessità di maggior tempo per garantire un roll-out regolare e funzionale del servizio.