Recensione Tomb Raider I mobile

Seni a punta e due pistole bollenti; tanta azione e tombe da esplorare: l’eroina è tornata in versione mobile. 

Versione testata: iOS.

Oggi produrre videogiochi è più complicato rispetto al passato. La ricerca costante di nuove idee, tecnologie e trame da far incollare allo schermo migliaia di giocatori in un panorama in cui quasi tutto cominciare ad essere “già visto” è diventata una impresa. E’ per questo che oramai non si contano più i reboot, i remake e chi più ne ha più ne metta. La tendenza, cominciata con il cinema di Hollywood, spesso incapace di generare nuove idee o dare fiducia a chi di idee ne ha tante, ha poi infettato il mondo dei videogames tant’è ogni nuova IP è salutata con clamore ed esaltazione ingiustificata. La moda di riproporre in HD, capolavori del passato, ha recentemente coinvolto anche le piattaforme mobile, che come sappiamo hanno un potenziale per la maggior parte inespresso, tranne in rari casi: CPU multi-core, Giga di memoria RAM e chip grafici da far paura (vedi Tegra K1), sono sicuramente sprecati per far girare Ruzzle o whatsapp. Ed è cosi’ che quello che è partito come un esperimento per rilanciare il mercato dei videogiochi in mobile, sempre visti con un occhio di indifferenza dal grande pubblico, piuttosto diffidente quando si tratta di spendere più di qualche centesimo per acquistare app e video games per dispositivi portatili,   è diventata oggi un’idea vincente. Se vi siete persi la nostra recensione di un altro capolavoro, e stiamo parlando di GTA: San Andreas in versione mobile, ve lo riproponiamo in questo pratico: link alla recensione.  Ma oggi parleremo di un altro titolo, sviluppato da Core Design e distribuito da Eidos Interactive nel 1996 originariamente per Sega Saturn, PC MS-DOS, PlayStation e poi distribuito sul PlayStation Network. Ci stiamo riferendo al primo, mitico ed indimenticabile episodio dell’eroina dal fisico da ginnasta russa (e con le tette a punta) che ha spalancato le porte di un nuovo modo di concepire gli adventure game: Tomb Raider.

L’inizio della leggenda. 

Lara Croft  è una ricca archeologa inglese. Studiosa di storia e scienze archeologiche dotata di un carattere molto forte e problem solving da far accapponare la pelle al più intuitivo dei broker di wall street, viene ingaggiata da un’altra facoltosa e misteriosa donna: Jacqueline Natla con lo scopo di recuperare il frammento di un potente artefatto: lo Scion di Atlantide. 

Lara, alla ricerca dell’ennesimo brivido, si mette sulle tracce dello Scion in un viaggio che la poterà ad affrontare sin da subito trappole ed insidie nel Perù più segreto. Dopo aver recuperato il frammento, quando la missione appare oramai completata, la trama si evolve e le cose cominciano a mettersi male per la famosa archeologa. Tra lupi, strane creature, trappole con spuntoni e gridolini vari, la nostra avventurosa eroina si conquisterà la fama che dura ancora oggi, a pochi giorni dal rilascio ufficiale del reboot per next gen. 

Gameplay archeologico

Per chi non conoscesse le meccaniche di gioco che caratterizzano gli episodi originali della saga sviluppata da Core Design, basta fare un semplice e intuitivo ripasso. Siamo di fronte ad un action classico condito da puzzle ambientali di vario genere e sequenze platform. Il tutto è legato dal ritmo incalzante garantito da una trama ben congegnata e una curva di difficoltà lineare e ben strutturata. I Tomb Raider non sono stati mai titoli semplici eppure hanno sempre saputo richiamare una folla di curiosi e casual gamers attirati più, forse, dalle tette a punta della protagonista che da un reale interesse verso il titolo ( e questa è stata forse la più geniale trovata dei Core Design), tanto da rendere la sua induscussa ed unica protagonista, un fenomeno pop dalle dimensioni planetarie (come dimenticare ad esempio lo storico concerto degli U2 quando Lara Croft comparve sul palco ballando di fianco all’icona Bono Vox ndr ). Il titolo conta circa 15 ore di gioco e non potrà che essere un amarcord per gli appassionati e un’ottima occasione per i neofiti di immergersi in uno dei titoli che più hanno influito sulla storia dei videogames degli ultimi anni.  Nella versione per iOS che abbiamo testato sul fedele iPhone 5, modello da 16GB, abbiamo avuto modo di riscoprire quel sentimento di sfida che anni fa ci ha coinvolto nel mondo PlayStation. Per guardare al futuro della saga, che ora punta tutto al reboot avviato con “Tomb Raider”, bisogna anche saper dare un occhio al passato. Lo spessore dei personaggi, il level design e il carattere stesso di Lara, bastano per immergersi in un universo favoloso. 

Tecnica…dolente

Purtroppo se il gioco è la rimasterizzazione integrale dell’episodio originale e ne ricalca tutti gli aspetti positivi, nonché l’atmosfera, non possiamo purtroppo ignorare un grande difetto: il sistema dei controlli. Gli episodi originali contavano movimenti non proprio fluidi, purtroppo questa cosa che ha reso la saga famosa e ispirato molti video divertenti sui movimenti (e i gridolini) della Croft, è qui un macigno tremendo aggravato naturalmente dalla natura del dispositivo e dai controlli touch. I movimenti di Lara sono macchinosi e nelle situazioni più ingarbugliate se ne perde facilmente il controllo. Non abbiamo avuto modo di provare il titolo tramite gamepad dedicati ma nella versione originale che predilige i comandi touch, abbiamo dovuto davvero fare affidamento sulla nostra grande passione per il titolo (e ricordare i soldi spesi per il nostro device)  per non chiudere, disinstallare e poi dare fuoco all’app e al cellulare. La grande e forse unica pecca di questo adattamento in sostanza è che il sistema di controlli è decisamente troppo difficile da dominare.
 
TombRaiderI mobile

Commento finale

Tomb Raider I mobile è un gioco dedicato al mondo iOS. Un occhio al passato per guardare al futuro. Il prodotto è una versione rimasterizzata e integrale del gioco che nel 1996 ha toccato il mercato europeo. Sul piano del gameplay, 15 ore intense di gioco giustificano i 0,99€ di acquisto e i 294MB di installazione richiesti senza dubbio; la grafica, nonostante il peso degli anni, riesce a sfruttare i moderni e potenti device. Purtroppo gli sviluppatori hanno decisamente toppato con i controlli e questo Lara non glielo perdonerà tanto facilmente. 

Pro Contro 
– Longevo e appassionante.
– Un oggetto da collezione.
– È Tomb Raider. L’originale! 
– Sistema di controlli non all’altezza.
 
 
  Voto Globale: 80 
 
 

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