Gelide prestazioni.
Se da una parte la continua e costante riduzione dei nanometri dei chip, consente non solo di cambiarne la struttura, ma anche ridurne i consumi e migliorare la dissipazione di calore, c’è chi è già a lavoro su soluzioni più drastiche che potrebbero cambiare e, in meglio, il destino dei microprocessori.
Intel, ma così come altri piccoli laboratori di test, è a lavoro insieme agli ingegneri sulla costruzione di microchip con nanotubi di carbonio. L’impiego di tale innovazione consisterebbe in una dissipazione di calore dei transistor molto più rapida e omogenea.
Non solo un’ottima strategia per migliorare la vita e le prestazioni delle più performarnti CPU (pensiamo al mercato server), ma anche un nuovo modo di concepire i chip, cosa che nel mercato mobile potrebbe coinvolgere i maggiori produttori in nuove sfide.
L’impiego dei nanotubi ora è a livello di test ma non tarderà il momento in cui tutto si trasformerà in una innovazione diffusa su larga scala. C’è chi parla di un biennio a partire da oggi ma altri più fiduciosi confermano che entro il primo trimestre 2015 Intel porterà la sua visione sul mercato con delle CPU di nuova generazione.