Ospiti d’onore Bryan Fleming, Ken Schramm e Troy Baker
Versione testata PlayStation 4.
Una nuova generazione di Conduit
Il primo ospite a salire sul palco è niente meno che Bryan Fleming, il fondatore di Sucker Punch, nonché producer del titolo. Bryan ci parla un po’ della storia del suo piccolo studio di sviluppo (del quale fanno parte soltanto 95 persone): tutti conoscono i brand legati a Sony, Sly ed inFamous; quasi nessuno ha invece idea di cosa si parli quando compare l’art box di Rocket, il primo titolo della studio uscito su Nintendo 64 nel lontano 1999. Fleming ne è però consapevole e ci scherza su, passando quindi a raccontarci qualcosa su Second Son.
Tutti o quasi conosceranno la storia ormai, ma ripeterla non può certo far male (chi la conosce ormai a memoria può tranquillamente saltare la parte in corsivo)
Devi però fare attenzione alle decisioni che prenderai: ogni scelta orienterà la storia verso una delle due conclusioni possibili, quella del “bene” e quella del “male”.
Si passa a parlare del nuovo Dualshock 4 e di come le sue caratteristiche, non solo il touchpad, potranno portare l’esperienza di gioco su livelli mai provati prima. Fleming ci parla di Seattle, dei suoi edifici reali ma non necessariamente identici alle controparti, del D.U.P, delle condizioni atmosferiche, ovvero la pioggia onnipresente a Seattle, rese possibili dal nuovo hardware, delle possibilità esplorative, delle strutture distruttibili (con maggiori possibilità rispetto al precedente capitolo) e dell’influenza delle nostre scelte non solo sui poteri, ma anche sulla città e sulla storia dei personaggi.
La presentazione si conclude con alcune sequenze di gioco e con il Live Action che trovate subito dopo l’introduzione. Salgono sul palco anche Ben Schramm, Brand Development Director, e Troy Baker, interprete di Delsin Rowe. Parleremo con loro più tardi (QUI trovate le loro risposte); per il momento li salutiamo ed andiamo a provare il gioco.
Il potere del neon nelle tue mani
Come detto, la demo ci mette subito di fronte ad una scelta: in seguito ad un’esplosione Delsin e la sua amica Fletch si trovano a terra, in stato di semi incoscienza; Reggie arriva subito in soccorso del suo fratellino, ma, essendo anche un agente, vorrebbe far scappare Delsin ed arrestare Fletch, colpevole di essere una sterminatrice di spacciatori. Aiuteremo la ragazza a controllare la sua rabbia andando in cerca di spacciatori da consegnare alla giustizia o la porteremo definitivamente sulla via della perdizione zittendo un gruppo di manifestanti anti-conduit (già presenti in inFamous 2, ndr)? Noi abbiamo iniziato sfogando la nostra rabbia su un corteo di fastidiosi razzisti.
A livello di schermata di gioco notiamo subito un nuovo contatore per il karma, che serve soprattutto a mostrarci quanto siano buone o cattive le nostre azioni in quel momento: tale indicatore, quando pieno, sarà indispensabile per eseguire delle letali super mosse premendo il tasto giù del D-Pad. Purtroppo, eccetto quella già vista più volte nei trailer, non ci è stato possibile ammirare altre supermosse, oscurate tramite offuscamento dello schermo. Lo schema dei controlli è leggermente diverso rispetto al passato, ma i giocatori di vecchia data si abitueranno in fretta: L1 è ora libero dal mirino, che viene attivato in automatico, e ci permette di lanciare un colpo speciale del potere in nostro possesso; con O possiamo utilizzare il neon per scalare i muri degli edifici e muoverci rapidamente trasfermando nell’elemento del potere equipaggiato. X serve per saltare e fluttuare in aria (tenendolo premuto), quadrato per l’attacco da mischia e triangolo per utilizzare un potere karmico. R2 e R1 servono rispettivamente per l’attacco a distanza standard e per quello pesante che richiede un caricamento; con L2 si attiva lo zoom, utile a mirare al meglio i punti deboli del nemico. Il feeling con il nuovo controller è ottimo come ci aveva promesso Fleming nel corso della presentazione.
Abbiamo due tipi di nemici e uno di questi è dotato di scudo; nella demo abbiamo ancora i due soli poteri annunciati finora, ovvero il Neon, indicato per il combattimento a distanza, e il Fumo, più adatto a quello ravvicinato. Lo switch dei poteri avviene assorbendo tramite pressione sul touch-pad l’elemento caratterizzante: fumo dai camini e da auto in avaria, neon dalle insegne luminose. Il fumo ci è sembrato nettamente inferiore al potere luminoso assorbito grazie a Fletch, vista la sua scarsa portata e la velocità di spostamento nettamente più elevata utilizzando il neon, che è diventato in breve il nostro potere preferito.
Le missioni sono, qualunque sia la nostra scelta, decisamente semplici: durante la partita a cattivo abbiamo portato a termine velocemente il nostro compito, colpendo i nemici in maniera indiscriminata e non disdegnando di eliminare qualche passante giusto per ricaricare un po’ il nostro indicatore karmico. Un massacro che ci ha permesso di utilizzare più volte gli attacchi speciali e di attuare qualche combo (come, ad esempio, la classica salto più attacco da mischia). La caccia agli spacciatori nella missione eroica è stata invece più ragionata: ben presto abbiamo dovuto smettere di colpire i nemici in maniera casuale, usufruendo del tasto L2 per mirare al meglio il punto dove colpire per immobilizzare l’avversario ed incrementare il nostro contatore “buono”. Anche la missione in sè era più varia, con una fase di caccia in cui cercare la droga, un momento in cui salvare eventuali ostaggi, una fase artistica durante la quale, con la pressione sul touchpad, “tagghiamo” i bersagli da colpire per distruggere le casse contenenti la “roba” e persino una breve e semplice fase di inseguimento.
Commento finale
Infamous: Second Son sembra essere la Killer App che gli utenti Sony aspettavano: nonostante qualche lieve difetto evidenziato nel corso della nostra prova, il titolo pare sfruttare le possibilità del nuovo hardware ai massimi livelli. Non è solo grafica pompata: anche la storia rischia di essere dannatamente interessante e gli sviluppatori hanno provato a sfruttare le nuove possibilità hardware a loro disposizione per rinnovare profondamente un gameplay che, dopo i primi due capitoli, rischiava di aver giocato ormai tutte le sue carte migliori. Il potere di copia di Delsin ha infatti potenzialità illimitate: non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione definitiva per scoprire quanto sia stato sfuttato tanto potenziale!
Pro | Contro |
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– next-gen non solo nel comparto tecnico
– il nuovo protagonista ha molto potenziale…
– un sistema di scelte che promette di essere molto incisivo sulla storia
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– qualche bug non ancora risolto nella demo
– … ma abbandonare Cole è un grosso azzardo
– perché Delsin non sa nuotare?
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Photo by Riccardo Barzi