Un viaggio un po’ speciale in un deserto dal sapore vintage
Versione testata PC
3 milioni di dollari raccolti dopo averne chiesti solo 900mila per il finanziamento dello sviluppo. Wasteland 2 è uno dei giochi più attesi in questo 2014 e grazie ad una build non definitiva ci siamo avventurati nel deserto. Un RPG Old School che aspettavamo da tempo, poiché il primo e memorabile Wasteland fu il titolo che gettò le basi per la saga di Fallout. InXile Entertainment ha avuto il difficile compito di ricreare alla perfezione quella sensazione provata con il primo titolo: non solo ci è riuscita, ma ha anche ridefinito nuovamente il concetto di RPG.
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La prova su strada
I primi minuti di gioco che accompagnano la nostra prova si perdono nella creazione dei ranger: i primi segnali del comeback dei bei vecchi tempi li ritroviamo fin da subito: la creazione di uno o di tutti e 4 i membri del party è tra le più ampie che abbiamo mai potuto osservare: religione, nazionalità, età, aspetto fisico. La possibilità poi di inserire anche una nostra biografica ci riporta alla mente i vecchi RPG cartacei, dove un master ci guidava le avventure e il nostro alter ego era stato creato da noi in prima persona.
Tattica a non finire
Una delle parti più interessanti che abbiamo avuto modo di testare è il combattimento, vera e propria fase di studio tattico. A turni, i nostri colpi potranno anche andare a vuoto oppure fare un danno critico. Molto importanza è stata data alle coperture, alla percentuale di successo del colpo: l’area è divisa a quadrettoni e possiamo decidere se attaccare con l’arma primaria oppure secondaria. Valutare le coperture di gioco è molto importante: ogni singolo incontro nel deserto radioattivo è pericoloso e non sarà facile uscire illesi da qualche scontro. Il livello di sfida, questa volta è veramente alto e vi terrà impegnati su molti fronti, salvo non affrontiate il titolo come semplice passatempo. Ma non ve lo consigliamo. Rischiate di perdere una delle parti più importanti di gioco.
Potenza dell’Old School
Se pensiamo a Fallout 3 e New Vegas oppure a Skyrim, i nostri ricordi vanno sopratutto all’esplorazione di gioco. Ad ogni singolo scenario visto, creato con un engine potente. Qui invece bisogna smontare ogni regola conosciuta: mosso da Unity 3D, i deserti e le terre contaminate di Wasteland 2 sono comunque evocative, arricchite da ampie aree da poter esaminare. Non solo: i limiti tecnici del titolo passano in secondo piano, poiché alla base di tutto, prima di poter creare una texture perfetta, ci deve essere un level design d’autore e la coscienza di saper fare ciò che si va a programmare e disegnare. Per questo in realtà, il gioco potrebbe essere scritto e programmato con Game Maker, ma questo non toglierebbe nulla al nostro giudizio.
La radio ed i dialoghi tornano ad essere un punto fondamentale. Oltre ad allietarci con ironia e incuterci anche timore, il lavoro a livello di audio è decisamente elevato. Ci troviamo davanti ad uno dei doppiaggi migliori che siano mai stati realizzati in un videgioco. sia che stiamo ascoltando la sofferenza di un prigionerio oppure dalla voce crudele e dura di un caposquadra, o, ancora, le intenzioni criminali di qualche banda, veniamo colpiti dal lavoro certosino eseguito dal team. Anche le stesse musiche fanno da cornice ideale per le nostre avventure.
Oltre 400 mila dialoghi, ore e ore di campagna, musica, atmosfera e libertà di gioco: il tutto è reso alla perfezione, senza aver bisogno di andare alla ricerca di una texture più definita o di nuove meccaniche di gioco. L’old school torna di prepotenza e ha ancora tanto da insegnare a tanti sviluppatori.
Commento finale
Wasteland 2, nonostante qualche problema tecnico, ha avuto un impatto decisamente positivo. Per vagare nei deserti radioattivi e farsi uccidere da qualche predone ci sarà tempo. Se proprio non riuscite a resistere, l’early beta è disponibile su Steam ad un costo di 45 euro circa, anche se vi consigliamo di aspettare la versione definitiva che, a detta di inXile, costerà decisamente meno.
Pro | Contro |
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– Old school
– Gameplay convincente
– Atmosfera unica
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– Qualche piccolo problema tecnico, che si ripercuote anche sulla grafica
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