Recensione Yaiba Ninja Gaiden Z

Una serie sempre più in declino.

Versione testata PlayStation 3.

La saga di Ninja Gaiden ha faticato a trovare un’identità dopo la partenza di Tomonobu Itagaki, ex direttore della serie. Il terzo capitolo, l’ultimo titolo principale, è stata una delusione e non aveva quasi niente delle molte qualità della serie per cui era conosciuta. Yaiba: Ninja Gaiden Z è uno spin-off che vuole prendere le cose in una nuova direzione, presentando un nuovo look, un nuovo eroe e il senso dell’umorismo, ma nessuna di queste aggiunte si riunirà in modo convincente. Invece di offrire un introito rinfrescante su un vecchio brand, Yaiba trascina l’eredità di Ninja Gaiden dritta nel fango.

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Un inizio promettente

Yaiba, un ninja sboccato ed egoista, è bloccato in una battaglia con Ryu Hayabusa, la stella dei titoli precedenti, che lo porterà alla morte. Il Ninja però viene riportato in vita grazie alle nuove migliorie robotiche e il suo unico desiderio sarà quello di scovare l’uomo che lo ha ucciso . Molto raramente i videogiochi permettono ai giocatori di combattere contro i buoni e questa potrebbe essere una premessa interessante, se non fosse che Yaiba non la sfrutta a dovere, in quanto al di fuori dell’unica battaglia contro Hayabusa non vi è altro buono famoso contro cui combattere. Ancora peggio è il fatto che la vendetta iniziale viene poi sostituita da un altro antagonista meno interessante e alla fine ci troveremo a lottare per salvare il mondo, senza un logico motivo.

Se la storia non è il massimo, il gameplay è ancora peggio.

Yaiba cerca di essere più accessibile rispetto agli ultimi capitoli di Ninja Gaiden, richiedendo meno precisione e invece di avere riflessi veloci e usare combo complesse, molti combattimenti possono essere superati facilmente da “spamming” dello stesso attacco e, occasionalmente, anche schivare. E’ possibile anche usare qualche forma di potere elementale tra cui fuoco, elettricità o acido che mescolati insieme creano effetti diversi. Il sistema elementale è una buona idea ma non implementata molto bene. Al fine di acquisire un’arma elementale, Yaiba deve abbassare la salute di un nemico fino un certo punto. Purtroppo però, non avrete bisogno di armi elementali per la maggior parte del tempo in quanto gli attacchi di base sono in genere più che sufficienti, rendendo le azioni di Yaiba abbastanza generiche.

Tutto questo cambia però verso la fine del gioco. Tanti nemici si getteranno verso di voi e l’unico modo per ucciderli in modo efficiente sarà quello di utilizzare, appunto, le armi elementali; il che renderebbe il gioco più vario, se solo si riuscisse a capire cosa stia succedendo con tutto quell’ affollamento a schermo. A peggiorare le cose è la telecamera fissa, che è irritante dall’inizio alla fine e senza apparentemente motivo, lo zoom avanti o indietro rende la giocabilità molto scomoda. Un’altra questione è riuscire a capire, quando i nemici attaccano in gruppo quale tra questi stia effettivamente per lanciare il suo attacco essendo l’unico aiuto un anello bianco, veramente troppo piccolo per essere di una qualche utilità; considerato inoltre il baccano che avremo intorno, tra poteri elementali e nemici che attaccano, sarà impossibile capire da che parte il nemico attaccherà. Al di fuori del combattimento, Yaiba ci intratterrà con qualche occasionale platform o puzzle da risolvere, ma niente di troppo complicato. In più la maggior parte delle azioni, come la corsa, l’arrampicata e il dondolare si attiveranno con la pressione di un singolo tasto. I puzzle sono molto peggio dal momento che sono per lo più sempre la stessa cosa da fare; ognuno di essi richiede di gettare uno zombie da qualche parte, uno zombie elettrico dentro un generatore o uno zombie-bomba contro un muro distruttibile.

Il comparto tecnico, forse l’aspetto migliore del titolo.

Dal punto di vista tecnico, Yaiba da il “meglio” di se. Il titolo, con il suo motore cell-shading, è pieno di colore e gli scontri costanti sono caratterizzati da neon gialli, verdi, arancioni e blu, che rendono alcune battaglie abbastanza impressionanti. Ma comunque ci sono troppe sbavature, bug di ogni genere e incertezze grafiche sicuramente non al livello della serie Naruto Ultimate Ninja che lo stile di questa produzione sembra richiamare in più punti.
 
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Commento finale

Le poche cose che Yaiba fa bene sono schiacciate da tanti problemi enormi. I vecchi capitoli di Ninja Gaiden richiedevano un certo livello di impegno e la “facilità” di questo potrebbe effettivamente essere un pregio per i giocatori occasionali ma non per gli estimatori della serie. In Yaiba, anche quando stai facendo bene, ben presto il tutto si trasformerà in un gran casino . Tra telecamere irritanti e combo eccessivamente semplici, l’essenza della serie anche come parodia è sparita. Per ora Tecmo Koei non ha ancora nessuna idea di cosa fare con il prossimo Ninja Gaiden, ma in ogni caso speriamo sia molto meglio di questo.

Pro Contro 
– Grafica cell-shading carina…..
 
 
– … ma piena di problemi
– telecamera orrenda
– tutto abbastanza ripetitivo
  Voto Globale: 60  
 
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