Anteprima Dead Island: Epidemic

Il nuovo action-game di Deep Silver ci prova con uno stile un po’ diverso.

Versione testata PC.
La serie Dead Island, più o meno apprezzata da parte degli utenti di tutti il mondo, è stata da sempre caratterizzata da una massiccia presenza di Zombie nemici da uccidere e da una forte componente survival. Questa ha permesso di sfruttare anche molti degli oggetti recuperabili nelle aree di gioco per merito di un sistema di crafting efficente, ma spesso troppo superficiale, e di un sistema di crescita dei personaggi simile a quello degli RPG, con tanto di Skill Tree e punti abilità da assegnare all’avanzare del nostro livello.
I due i capitoli della saga che sfruttano queste meccaniche, ovvero il primo ed originale Dead Island ed il più recente Dead Island: Riptide, fanno entrambi uso di una visuale in prima persona in stile First Person Shooter. Il nuovissimo Dead Island: Epidemic si scosta invece dai suoi predecessori, andando a sfruttare un sistema di gioco differente e strutturando l’esperienza su una spiccata predilezione per la componente multiplayer.
Il titolo finisce così per farci venire alla mente un famoso titolo presente nel catalogo Steam; non vi resta che andare avanti nella lettura per capire di cosa stiamo parlando. Vi ricordiamo che tutto ciò di cui tratteremo in questa anteprima è materiale appartenente alla Closed Beta e, per tanto, potrebbe differire dalla versione finale del gioco.
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Dispersi e sopravvissuti

La storia di Dead Island: Epidemic si colloca esattamente dopo gli eventi accaduti in Dead Island: Riptide e ci viene narrata nelle vesti di un sopravvissuto che, sfuggito dalle grinfie degli Zombie sull’arcipelago di Banoi, riesce a rifugiarsi su un’isola vicina, apparentemente pacifica e senza tracce dell’infezione che l’ha costretto a scappare. Le apparenze tuttavia ingannano: il sopravvisuto ci racconterà così dell’attacco di un gruppo di zombie, respinto prontamente alcuni sopravvissuti infetti. Queste persone infatti, lungi dal perdere la loro natura umana, riuscivano a ragionare e, immuni alla sete di carne viva, potevano sfruttare il potere dell’infezione per diventare più forti e più intelligenti.

Numerosi Cambiamenti

Fin dal primo sguardo Dead Island: Epidemic si presenta profondamente differente da quello a cui ci eravamo abituati giocando ai precedenti capitoli. Non appena saremo pronti ci verrà chiesto se vogliamo seguire un breve prologo che fungerà da tutorial per spiegarci le meccaniche alla base del titolo. Noi abbiamo scelto di seguirlo e dopo aver ascoltato la breve trama sopra riportata, ci siamo ritrovati catapultati sulla spiaggia di un’isola a seguire alcuni semplici obiettivi che ci venivano affidati. Contrariamente a quanto si possa pensare, Dead Island: Epidemic non sfrutta una visuale in prima persona, ma bensì una visuale a volo d’aquila che ci permetterà di scorgere, nelle nostre immediate vicinanze, la maggior parte del territorio permettendoci, tra le tante, di pianificare i nostri movimenti e le nostre strategie.
Sin dal primo momento ci verrà spiegato che ci è possibile muoverci sfruttando i classici tasti “W, A, S, D” e poco dopo aver raccolto la nostra prima arma, i primi zombie cominceranno a darci la caccia e toccherà a noi, a suon di muose e click sinistro, decapitarli e segnare la fine della loro esistenza. I meccanismi di gioco sono facilmente paragonabili a quelli di un RTS e, più nello specifico, di un MOBA (tant’è che il titolo si autoclassifica come titolo ZOMBA): le somiglianze sono evidenti, a partire dalle statistiche dei personaggi, dalla possibilità di scegliere il personaggio da utilizzare, ognuno con le proprie abilità innate, ed infine al modo in cui si cresce di livello ed è possibile ottenere uno skill point da assegnare ad una delle quattro abilità attive presenti nella parte centrale in basso del nostro schermo.

Gioco di Squadra

Dead Island: Epidemic, contrariamente ai capitoli precedenti del franchise, fa grosso affidamento sulla parte multiplayer permettendoci quasi esclusivamente di giocare le eventuali missioni in compagnia di altri 3 giocatori, trovati casualmente tramite il matchmaking oppure scelti da noi tramite la lista amici di Steam. Tutto ciò ci ricorda un po’ qualcosa, vero? Sì, sembrerebbe proprio essere decisamente simile a Left 4 Dead, anche se con uno stile di gioco un po’ differente.
Abbiamo nell’insieme un mix di una moltitudine di elementi che si mescolano perfettamente, in un titolo action con la presenza di mostri soprannaturali (zombie) con particolari poteri ed ognuno con una propria caratteristica che lo rende diverso dagli altri (walker, tank, ecc.).

Visivamente stabile

La configurazione con cui abbiamo testato il titolo non si può proprio definire recente, montando il seguente hardware:
CPU: Intel Core 2 Quad Q6600 @ 3.0Ghz
RAM: 4GB DDR2 @ 800Mhz
GPU: AMD HD7770
Il titolo si è però comportato egregiamente non mostrando mai segni di rallentamenti o perdite di FPS: d’altronde pur avendo le impostazioni grafiche al massimo, il titolo non è dispendioso in termini di hardware non dovendo fare particolare attenzione ad una molteplicità di fattori che, per merito della visuale a volo d’aquila, passano in secondo piano rendendo notevolmente inferiori le necessità in termini di hardware.
Il nuovo Dead Island si presenta graficamente piacevole ed equilibrato: non si può definire un benchmark grafico a causa delle già sopra-citate motivazioni, ma non ci troveremo mai, o quasi, in una situazione in cui definiremo “brutta” la parte grafica del gioco. Anche le animazioni sono ben fatte e vanno comunque valutate per quello che sono, visto e considerato che anche qui vanno applicate le premesse fatte in precedenza. Dal punto di vista sonoro non si nota nulla di straordinario, effetti nella norma ed una colonna sonora che abbiamo già dimenticato.
2014-04-09 00021

Commento finale

Dead Island: Epidemic ci è sembrato un ottimo titolo per coloro che, in compagnia di amici, decideranno di trovare un nuovo passatempo. Quasi mai impegnativo e spesso, purtroppo, ripetitivo il titolo non garantisce sessioni di gioco lunghe, ma riusciremo sicuramente a far passare un’ora per volta in compagnia dei nostri cari zombie e dei nostri amici. Anche se attualmente ristretto, il roster completo dei personaggi dovrebbe fornire al titolo la varietà di cui ha
bisogno, non solo per mezzo delle diverse possibilità che potranno offrire, ma anche per le peculiari abilità che ognuno di essi possiede; noi non vediamo l’ora che ne vengano introdotti di nuovi per poter scoprire cosa s’inventeranno i ragazzi di Deep Silver per poter rendere unico ognuno dei protagonisti di questa avventura.

Vi consigliamo quindi di dare una chance al titolo in quanto risulta divertente ed unico nel suo genere; i numerosi richiami allo stile di gioco alla Left 4 Dead ci hanno fatto piacere, soprattutto considerando che il titolo in questione è uno dei migliori giochi in cooperativa online mai esistito.

Pro Contro 
– Molto divertente in compagnia…
– Modalità cooperativa ben gestita
– Varietà di scelta nei personaggi
– Meccanismi di gioco immediati…
– … Ma spesso ripetitivo
– … che potrebbero però risultare complessi nel sistema di crafting, per alcune tipologie di utenza
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