Un remake per tutti i gusti?
Versione testata Nintendo 3DS.
Dopo un periodo di magra, tuttavia, NIS ha finalmente riportato nel Vecchio Continente la serie, che in meno di 12 mesi ci ha visto alle prese prima con Etrian Odyssey IV e, oggi, con The Millenium Girl, un remake che si propone di allargare la base installata del gioco aprendosi ad un pubblico più eterogeneo.
Strani terremoti e perdite di memoria
La prima novità di rilievo con cui abbiamo a che fare in questo remake è stata l’aggiunta di un elemento che fino ad oggi non aveva avuto alcun peso nella serie: una trama di cui il giocatore è pienamente partecipe. Alla modalità tradizionale, dove il nostro scopo sarà quasi esclusivamente quello di creare e gestire il nostro party, ed esplorare ogni livello dei dungeon, vediamo infatti affiancata una nuova modalità Storia, che ci permetterà di impersonare un giovane Highlander nel corso delle sue indagini su alcune scosse inspiegabili nella regione di Etria. Al nostro protagonista, cui potremo dare il nome che preferiamo, si affiancheranno ben presto quattro compagni di avventura, tra cui tre esploratori proveniente dalla Biblioteca di Midgard, giunti anch’essi per studiare gli strani fenomeni, e una ragazza che ha perso la memoria di nome Frederica.
Ci facciamo un Pic-Nic nel bosco?
La struttura di gioco non è cambiata molto rispetto all’originale: il titolo mantiene così inalterato il fascino dei suoi predecessori-successori, con un gameplay profondo che non perdona il minimo errore strategico nelle lunghe fasi di esplorazione. La perlustrazione dei dungeon, innanzitutto, che ci porterà sempre più in profondità mettendoci di fronte dei nemici progressivamente più potenti, ci vedrà nuovamente nelle vesti di cartografi: armati di pennino e tanta pazienza dovremo così annotare sulla mappa, visibile nello schermo inferiore della console, non solo i sentieri già battuti (per i quali potrà aiutarci la nuova funzione di automapping, disabilitabile all’occorrenza), ma anche eventuali punti di interesse, come un nido di farfalle, una fonte oppure una pianta velenosa. Il tutto ci sarà utile anche in caso di Game Over, visto che i progressi della mappa verranno salvati.
Non mancheranno ovviamente anche le battaglie contro i mostri che popolano la regione, che vanno da ratti quasi inoffensivi (occhio però a sottovalutarli nelle prime battute di gioco) alle varianti shiny delle bestie standard, le quali aumentano progressivamente la propria potenza con il passare dei turni. Per gli incontri casuali vale il meccanismo classico della serie, con una spia in basso nello schermo che, diventando rossa dopo un determinato numero di passi, ci avvisa dell’imminete attacco di qualche poco amichevole animaletto. Temibilissimi poi i boss e i FOEs, ovvero i Formido Oppugnatura Exsequens, avversari di potenza superiore alla media che si aggireranno visibili all’occhio del giocatore attraverso la mappa: difficilmente avremo modo di affrontarli al primo incontro, perciò sarà fin da subito utile capire come si muove ciascuna specie per evitare battaglie indesiderate e letali (a meno che non vogliate “grindare” più di quanto il gioco ciò richieda di suo); il loro range di movimento, sempre fisso, ci metterà spesso di fronte a dei puzzle interni alle location da esplorare.
Fa da HUB del gioco, poi, la Verda Plaza di Etria: questa non è esplorabile liberamente, ma ci offre, sotto forma di menù, l’accesso alla locanda dove riposare, alla taverna, alla base operativa della gilda e al negozia di Shilleka, la giovane commerciante del gioco.
Come accennato nelle prime battute, infine, il titolo si apre, sulla scia di quanto già visto in Fire Emblem Awakening, anche ai neofiti della serie, offrendo dei livelli di difficoltà personalizzabili, tra i quali spicca il livello Pic-Nic: chi non cerca la sfida, ma vuole semplicemente rilassarsi, esplorare e godersi la storia, potrà selezionare questa opzione, eliminando così anche il Game Over e rendendo il gioco decisamente più accessibile.
Tra anime ed effetto 3D
Etrian Odyssey Untold: The Millenium Girl, fin dal video introduttivo, ci pone di fronte da subito un’importante novità del gioco: le cut-scene in stile anime, con doppiaggio in inglese. Seppur non molto numerosi, questi intermezzi arrivano nei momenti cruciali e portano la necessaria varietà durante le lunghe sessioni di esplorazione. Molto buono anche il character design e la modellazione delle creature presenti nei dungeon. Si attesta su ottimi livelli anche l’effetto 3D, che dona maggiore profondità ad ogni aspetto del titolo, mentre fa da contraltare a questo aspetto positivo un non grandissimo lavoro di differenziazione del paesaggio e dei vari piani dei dungeon.
Eccellente la colonna sonora, sia che si decida di asoltare la versione sinfonica rimasterizzata, sia che si voglia fare un tuffo del passato con quella originale (di Yuzo Koshiro), le musiche del gioco ci farenna compagnia in maniera impeccabile nel corso della nostra lunga avventura. Buono anche il doppiaggio inglese, presente in molti dialoghi principali, non solo nelle cut-scene. Peccato per l’assenza di una localizzazione in italiano, nonché per il mancato inserimento dei sottotitoli in inglese durante le scene d’intermezzo: due carenze queste, che rischiano di tenere alla larga una buona parte del pubblico nostrano.
Commento finale
Etrian Odyssey Untold: The Millenium Girl non riesce di punto in bianco a diventare un titolo per tutti. Le novità introdotte in questo remake, fanno però sperare che si sia imboccata la giusta strada, decidendo di demandara direttamente al singolo giocatore la scelta dello stile preferito anziché imporre uno stile di gioco canonico La profondità e l’efficacia di un gameplay ormai consolidato, poi, unite ad un comparto tecnico in linea con le aspettative dei giochi top per Nintendo 3DS, fanno del remake Atlus un must have per tutti i possessori di 3DS amanti degli Rpg, ma anche coloro che non si fanno spaventare da un inglese non troppo ostico dovrebbero a nostro avviso fare un pensierino su questo prodotto Bandai Namco.
Pro | Contro |
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– Gameplay consolidato e profondo che si apre ai neofiti
– Doppia modalità di gioco
– Ottimo effetto 3D
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– Rimane un titolo di nicchia
– Mancata localizzazione in italiano (e assenza di sottotitoli in inglese nelle cutscene)
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Voto Globale: 90 |