Recensione Tomodachi Life

La vita reale sotto forma di Mii.

Versione testata 3DS.

Annunciato per il rilascio Europeo durante lo speciale Nintendo Direct del 10 Aprile 2014, Tomodachi Life è la nuova, originale, creazione di casa Nintendo in arrivo, in Europa, il 6 Giugno 2014, esclusivamente su Nintendo 3DS.

Tomodachi Life di per sè non può essere catalogato sotto un genere ben definito, in quanto la varietà di interazione e le possibilità di input da parte dell’utente offerteci dal titolo saranno in grado di aiutarci a creare una vita virtuale. Tramite l’ausilio dei Mii potremo infatti farvi entrare i nostri amici, parenti, amici immaginari o chiunque desideriamo. Tutti i Mii vivranno la propria vita, creando a loro volta relazioni più o meno amichevoli con gli altri, arrivando addirittura a sposarsi ed avere figli!

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Una valaga d’idee

Tomodachi Life, sin dal primo avvio, strappa numerosi sorrisi e lascia riflettere sulle infinite possibilità che il gioco ci offre.

Da subito verremo catapultati all’interno della nostra personalissima isola, a cui daremo noi stessi un nome, per poi cominciare a creare la popolazione partendo dal nostro Mii sosia a cui doneremo un nome ed un cognome, un soprannome, una data di nascita, un sesso ed infine decideremo statistiche quali altezza, peso e voce. Andranno infine decisi alcuni specifici parametri che determineranno il carattere del nostro Mii e che saranno essenziali nell’allaccio di relazioni con gli altri abitanti dell’isola. Dopo aver mosso i primi passi all’interno del gioco verremo introdotti alle principali meccaniche del titolo; tramite un edificio che ospiterà tutti i Mii da noi creati ci sarà così possibile interagire direttamente con loro permettendoci di aiutarli con i loro problemi, di allacciare nuovi rapporti con altri Mii, di giocare con loro e tanto altro ancora, un insieme di interazioni che contribuiranno, nel caso di scelte corrette, all’aumento del loro livello di felicità che ci permetterà di regalare loro nuovi arredamenti, motti, canzoni o oggetti. I Mii avranno un indicatore di fame, sarà quindi nostro compito nutrirli; avranno bisogno di un corretto abbigliamento e dovremo quindi vestirli; sarà poi necessario provvedere alla loro salute tramite la somministrazione dei farmaci più adatti, donargli gli oggetti che ci verranno richiesti e, tra le richieste più disparate, anche consigliare il tipo d’approccio nella creazione di una relazione con un altro Mii.

Poco dopo esserci impadroniti delle basi riguardanti le meccaniche di gioco verremo finalmente trasportati al municipio, edifico fulcro del gioco nonchè unico luogo in cui ci sarà possibile registrare nuovi Mii; il processo di registrazione è analogo a quello affrontato durante la creazione del primo Mii, sarà quindi necessario le stesse informazioni già elencate; sarà possibile generare un Mii da zero, utilizzare un Mii già presente all’interno della nostra console, oppure aggiungere nuovi Mii tramite la scansione di QR Code.

Ad essere sinceri le modalità di popolazione dell’isola ci ha fatto un po’ storcere il naso, la creazione del primo Mii è davvero divertente ma a lungo andare creare numerosi Mii fornendo noi stessi i dettagli per il loro carattere diventa un’operazione monotona e tediante, che sarebbe potuta essere sostituita da un sistema automatizzato che, a scelta dell’utente, avrebbe creato un carattere in modo totalmente casuale oppure tramite le risposte ad alcune semplici domande… un po’ come in Animal Crossing per capirci.

Affrontati gli elementi relativi alla creazione e all’interazione con i Mii all’interno del gioco, ci è adesso possibile analizzare la struttura dell’isola: tramite il touch screen potremo accedere a diversi edifici che ci permetteranno, a seconda dei casi, di acquistare beni, come cibo, vestiti, cappelli, ecc., affrontare performance di musica dal vivo da soli oppure in gruppo, osservare le interazioni tra i Mii oppure semplicemente sfruttare attrazioni quali il “Calcolatore d’Affinità” per scoprire le possibilità di relazione tra due Mii. Da non dimenticare inoltre che le strutture non saranno sin da subito disponibili, ma andranno via via sbloccate raggiungendo determinati requisiti, che vanno da un determinato numero di Mii registrati alla risoluzione di un determinato numero di problemi, o obiettivi di relazione tra i vari Mii.

Le possibilità offerte da Tomodachi Life sono, a nostro avviso, illimitate: è su questo che Nintendo basa le potenzialità di questo nuovo franchise che potrebbe riscuotere un notevole successo soprattutto tra le generazioni più giovani ove l’utilizzo di dispositivi mobile, che siano console da gioco o meno, è notevolmente maggiore e che permetterà così a tutti di avere a disposizione tutti i loro amici e conoscenti all’interno del proprio Nintendo 3DS. Diciamoci la verità, poi, quanti di noi, più o meno giovani, non avrebbero desiderato negli anni passati poter avere a disposizione una rappresentazione virtuale dei propri amici così da poterli prendere in giro oppure rappresentarli in modo ironico? E quanti di noi, invece, non avrebbero voluto vedere i risultati di una possibile relazione virtuale con la ragazza per cui avevamo preso una cotta, magari anche solo per sapere se avessimo avuto qualche chance e magari prenderci di coraggio per dichiararci (anche se in realtà, poi, la relazione all’interno del videogioco non rappresenta affatto la realtà)?

L’idea di Nintendo di trasformare in videogioco la realtà ha davvero qualcosa di geniale ma non manca per nulla di difetti. Difatti più che un videogioco a costo pieno Tomodachi Life dovrebbe essere, a nostro avviso, un piccolo titolo da scaricare tramite eShop ad un prezzo ridotto; le interazioni all’interno del titolo, infatti, seppur varie e variegate non ci permetteranno mai di godere a pieno e per lunghi periodi di tempo del titolo. I Mii stessi a volte ci chiederanno di giocare con loro, ma si tratterà di alcuni piccoli mini-giochi che ci permetteranno di svagarci per alcuni secondi, nulla di più. Manca inoltre una vera e propria motivazione che ci inciti a continuare a giocare al titolo, non vi sono collezioni da completare od obiettivi da raggiungere: da questo punto di vista il titolo pecca notevolmente non offrendo particolari attenzioni a stimolare i giocatori.

Inoltre ciò che ci ha lasciati particolarmente perplessi è la volontà di Nintendo di non includere vaste funzionalità online all’interno del titolo. Dopo aver visto le notevoli capacità di titoli quali Animal Crossing, un gioco come Tomodachi Life avrebbe beneficiato enormemente dalla possibilità di ottenere Mii da altri utenti tramite uno scambio avvenuto su Internet, rendendo così, oltretutto, l’avventura su Tomodachi Life più divertente e variegata, donandoci la possibilità di conoscere non solo i Mii da noi volontariamente registrati, ma anche nuovi Mii proveniente da tutte le parti del pianeta ed ognuno con la propria personalità.

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Commento finale

Tomodachi Life è, tutto sommato, un’esperienza unica che non può essere classificata in alcun modo. Potrebbe essere possibile valutare elementi basilari quali sonoro, grafica e gameplay, ma la mancanza di una vera e propria storia o di un genere di riferimento a cui confrontare il titolo per poter dare un voto globale ci è impossibile. Tomodachi Life è qualcosa di unico e che va provato di persona per poter capire se potrebbe piacere o meno; ciò che è certo sono le idee di Nintendo che non smettono mai di stupirci per varietà ed innovazione, ci aspettiamo futuri capitoli del franchise che ci permetteranno di interagire in modo migliore con l’ausilio di una connettività online verso tutto il mondo.

Pro Contro 
– Una valanga di idee
– Decine di personalizzazioni
– Carattere a palate
– Potrebbe non piacere a tutti
– A lungo noioso e stancante
– Non fornisce un reale obiettivo o stimoli a continuare a giocare
 
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