È tempo di indossare di nuovo la maschera
Versione testata PlayStation 4.
Qualche anno fa Arkane Studios e Bethesda hanno messo dentro un calderone alcuni spunti interessanti: una città britannica un po’ steampunk, atmosfere fosche, un’epidemia di peste, una congiura per il potere, un assassino e dei poteri magici. Nonostante qualche scetticismo è saltato fuori uno dei titoli più interessanti degli ultimi anni per gli amanti delle cupe atmosfere londinesi e degli stealth game: Dishonored. Un nome che automaticamente ne richiama immediatamente un altro, quello di Corvo Attano. Figurarsi l’emozione dei fan nello scoprire durante lo scorso E3 che il bello non era ancora finito ed il seguito del titolo non solo era già in cantiere, ma addirittura sarebbe uscito (ed uscirà) la prossima primavera. Grida, gioia, applausi. Buona occasione anche per indorare la pillola e riproporre l’ennesima remastered sulle console di nuova generazione, perchè non si può aspettare il ritorno di Corvo rigiocando la sua avventura su PlayStation 3, Xbox 360 o semplicemente acquistandola a pochi spiccioli su Pc. Eh, no. Bisogna comprare la pregevole Definitive Edition in commercio dallo scorso 28 Agosto. Ma siamo sicuri che sia così pregevole?
Qualcuno salvi Lady Emily
Siamo a Dunwall, nella Gran Bretagna imperiale all’inizio di un pseudo Ottocento diverso da quello che siamo abituati a conoscere, immerso in una distopia meccanizzata in cui armi retrofuturistiche e paranormale coesistono senza troppi problemi. Corvo Attano, guardia personale dell’imperatrice, è appena tornato da una missione diplomatica che lo ha visto impegnato nelle principali isole e città dell’impero alla ricerca di una soluzione per l’epidemia di peste dilagante, di cui sono ignote l’origine e la cura. Non c’è riposo al suo ritorno: immediatamente scatta una congiura abilmente orchestrata durante la quale l’imperatrice viene uccisa, sua figlia Emily è rapita, e tutte le colpe ricadono proprio su Corvo dal momento che si trovava nel luogo sbagliato al momento sbagliato (o, come farà intelligentemente notare un suo nemico poco dopo, “nel luogo sbagliato al momento giusto“).
Corvo è sollevato dal suo incarico, incarcerato, condannato a morte, ma più di ogni cosa disonorato. Il momento della sua rivalsa non è però lontano, dal momento che evade subito di prigione grazie a degli aiuti inaspettati. A dargli una mano sono un gruppo di lealisti che hanno intuito come la regina sia stata uccisa da dei nemici personali interessati a prendere il controllo della città e dell’impero: Corvo è davvero innocente, e inoltre può rivelarsi molto utile per la loro giusta causa. Emily è ancora viva ed è tenuta prigioniera da qualche parte. Chi meglio di Attano, le cui abilità di combattimento e tatticismo sono rinomate, potrebbe sventare la minaccia dei rivoluzionari? È tempo che la fedele guardia del corpo diventi sicario e riscatti la propria posizione.
Ma ci sono anche altre forze che operano nel mondo, forze magiche e paranormali, che si divertono parecchio a vedere gli uomini uno contro l’altro a combattere per i propri ideali. Una di queste è l’Esterno, una divinità che non è schierata dalla parte di nessuno, ma che ha preso in simpatia Corvo e decide di donargli dei poteri particolari che possono tornargli utili: starà a lui (e a voi) scegliere se utilizzarli o meno. All’Esterno non importa delle sorti del mondo, ma perchè privarsi della possibilità di assistere ad uno spettacolo divertente? Il protagonista ha già indossato la sua maschera metallica ed è pronto ad entrare in scena.
Silenzioso o caotico: sei tu a scegliere
Lo scopo di Dishonored è quello di assassinare uno per uno tutti i potenziali nemici della corona per poi insediare sul trono la giovane Lady Emily. Nei nove livelli di gioco vi muoverete all’interno di abitazioni o per i vicoli di Dunwall: entrambi saranno zeppi di guardie e nemici. Dovrete scegliere il modo migliore per proseguire, trovare determinati oggetti, attivare vari meccanismi. In tutto ciò starà sempre a voi la decisione di sfidare apertamente i nemici avvalendovi dell’armamentario a disposizione, piuttosto vario, o optare per approcci più stealth e sgusciare silenziosamente tra di loro senza neanche essere visti. Ciò non sarà sempre facile: dovrete conoscere i percorsi che compiranno i vostri avversari, studiare il loro campo visivo e soprattutto non fare rumore. Al primo passo falso vi ritroverete addosso mezza Dunwall. E voi non volete ritrovarvi addosso mezza Dunwall, ve l’assicuriamo.
Le abilità di Corvo sono legate alle armi forgiate per lui da Piero, un personaggio sempre accessibile tra una missione e l’altra dalla base dei protagonisti, l’Hound Pits Pub. Sono piuttosto varie e incredibilmente utili nelle varie situazioni in cui vi troverete: le pistole possono essere utilizzate per letali colpi a distanza ravvicinata, ma se essa aumenta proporzionalmente la precisione diminuisce; le balestre posso essere sfruttare per colpire avversarsi lontani senza essere visti e possiedono munizioni narcotizzanti, incendiarie o standard; le spade sono ovviamente sfruttare per i corpo a corpo, e molti altri oggetti ancora possono essere acquistati pagando con le monete trovate un po’ ovunque durante le missioni di gioco. Oltre al freddo metallo Corvo ha dalla sua anche i poteri donatigli dall’Esterno, che rendono l’intera avventura ancora più tattica e interessante, dal momento che tra questi ultimi vene sono alcuni che permettono di traslarsi da un luogo all’altro, di fermare il tempo, di vedere attraverso i muri e addirittura di controllare i ratti e gli animali di gioco per far loro attaccare i vostri nemici.
Particolarmente utili sono i collezionabili del gioco, oggetti che possono essere utilizzati per potenziare Corvo (gli amuleti d’osso) o i suoi poteri magici (le rune). Tutti possono essere rinvenuti un po’ ovunque o cercandoli con i propri occhi o sfruttando un cuore umano (eh già, un po’ macabra la cosa) che inizierà a pulsare ogniqualvolta vi troverete in loro presenza, indicandovi anche la distanza tra voi ed essi. Uno strumento molto utile nelle fasi esplorative, un po’ meno durante il combattimento dato che vi impegna una delle due mani con cui dovete impugnare le armi. La progressione nei livelli è piuttosto lineare, con poche possibilità di equivoco, ma le cose sono rese ancora più interessanti sia dalla possibilità di scegliere vari livelli di difficoltà sia dalle varie missioni secondarie che vi porteranno a dimenticare per un momento l’assassinio dell’imperatrice per aiutare personaggi strambi del mondo di gioco. Per esempio una simpatica vecchietta che crede di parlare con gli uccellini, vive immersa nell’oscurità in una casa dimenticata e crede che i briganti che la importunano siano suoi pretendenti. Fortuna che ci siete voi a darle una mano.
Il corvo inizia a spiumarsi
Chi ha già acquistato a suo tempo Dishonored in digitale potrà ora recuperare la nuova versione definitiva alla metà del prezzo: venti euro. Bene. Chi invece non lo ha giocato a suo tempo, può acquistarla fisicamente alla “modica” cifra di quaranta verdoni. Male. Non tanto per il la somma in sè, che del resto è in linea se non al di sotto dei
prezzi generali del mercato, quanto per l’entità del prodotto offerto. La nuova versione di Dishonored a dire degli sviluppatori è stata pensata per “adattare” il gioco originale alle nuove possibilità delle console di generazione successiva. Non è vero: Dishonored è sempre quello, ma nel cd sono stati aggiunti i DLC usciti dopo la sua pubblicazione. Quindi è “definitivo” perchè dentro c’è tutto, non perchè sia stato modificato e migliorato. L’aggiornamento in sè e per sè è ai minimi storici, i frames sono rimasti quelli senza neanche provare ad alzarli, l’effetto grafico complessivo è stato aumentato dal punto di vista qualitativo (se parliamo di meri pixels) ma peggiorato dal punto di vista stilistico.
Chiariamo: Dishonored da vedere è sempre bello, le atmosfere sono mozzagiato per gli amanti del macabro e dello stimpunk, l’audio e il doppiaggio sono rimasti gradevoli come una volta. Corvo Attano e le sue gesta sono quelle, non si scherza sulle cose serie. Ma questa edizione non è seria: è stato ripreso il gioco, infiocchettato con una copertina nuova, agghindato con i contenuti aggiuntivi scaricabili, e offerto al giocatore. Nessun serio lavoro di revisione, nessun aggiornamento, nessun altro tipo di impegno. Allora perchè comprarlo, se la “vecchia” versione per Pc offre le stesse identiche cose (esclusi i dlc, ma a fronte di un prezzo complessivo minore della metà della definitive edition) e costa ormai due soldi? Infatti non vale la pena comprarlo. Se non avete mai avuto occasione di conoscere Corvo, potete comprare la versione PlayStation 3 che costa pochissimo ed offre la stessa avventura praticamente alle stesse condizioni grafiche e tecniche. Se lo avete già conosciuto semplicemente risparmiate i soldi per Dishonored 2 che esce la prossima primavera.
Commento finaleDishonored Definitive Edition è la riproposizione di un titolo che probabilmente con il tempo entrerà nella storia dei videogiochi, se non vi è entrato già ora, un gioco che recensito di per sè avrebbe senza problemi un voto pari a 90. Almeno una volta nella vita le avventure di Corvo Attano a Dunwall vanno vissute, per il suo carisma, per le atmosfere, per le meccaniche sapientemente combinate tra lo stealth con mani pulite e l’aggressività lorda di sangue. Ma non c’è bisogno di comprare una versione aggiornata simile, che in realtà non ha nient’altro da offrire rispetto all’originale se non i DLC, tranquillamente acquistabili a parte e per nulla fondamentali: manca l’amore per ripulire davvero il prodotto originale, manca la volontà di offrire una versione aggiornata che davvero sia degna di essere acquistata su una console di nuova generazione. Il Dishonored uscito qualche anno fa va benissimo così: recuperatelo a due spicci e fatevi questo regalo. Lady Emily aspetta. |
Pro | Contro |
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– Il gioco in sè è da applausi dall’inizio alla fine
– Atmosfere, personaggi, vicende che resteranno nella memoria
– Tanti approcci per finali diversi: scegli tra la pace e il caos
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– Una conversione che non è una conversione
– Un aggiornamento che non è un aggiornamento
– Una nuova edizione che non è una nuova edizione
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Voto Globale: 65 |