C’è crisi.
Brutte notizie in casa Hewlett-Packard che sta per licenziare circa il 10% del totale dei suoi dipendenti; in 30000 perderanno il lavoro sugli oltre 300000 totali. Tutto ciò per alcuni cambiamenti interni, come l’intenzione di dividere la compagnia in due rami:
–HP Enterprise: Si occuperà della vendita di computer servers, archiviazione, software e servizi alle imprese.
–HP Inc.: Avrà il compito di concentrarsi su stampanti e PC.
I maggiori tagli al personale avverranno in HPE, centralinisti ed altri centri di servizi sono il target principale sul quale Meg Whitman, l’amministratore delegato, ha intenzione di intervenire. Non è una novità che questi esoneri saranno attuati in paesi sviluppati, con l’intento di costituire in India e Costa Rica, delle basi solide ed efficaci, dove la manodopera costa di meno e la pressione fiscale è molto più morbida. Altri tagli sono previsti fino al 2018 anche in HP Inc., che vedrà ridotto il suo personale di 1200 membri nel 2016 per arrivare ad un totale di 3300 nel 2018.
Questa “ristrutturazione” è iniziata nel 2012 e, fino ad ora, già 54000 persone sono state congedate con l’intento di rendere la compagnia più reattiva ai vari cambiamenti del mercato. HPE inizierà un piano di consulenza tecnologica da offrire alle aziende e Whitman ne prevede una crescita del 4,4% di nei prossimi tre anni, anche se gli statisti lo ritengono alquanto improbabile.