Criminali a spasso per il cyber-spazio.
Versione testata PlayStation 4. [N.B. a questo indirizzo è disponibile la nostra guida completa a Digimon Story: Cyber Sleuth]
A quasi un anno dal lancio sul mercato nipponico, Digimon Story: Cyber Sleuth arriva finalmente anche in Europa su PlayStation 4 e PlayStation Vita, piattaforme sulle quali è già disponibile dal 5 Febbraio di quest’anno. Sviluppato da Media. Vision, il titolo potrebbe finalmente permettere a Bandai Namco di redimersi e di offrire un prodotto all’altezza delle aspettative ai fan della serie che ormai da troppo tempo attendono un ritorno sulla console casalinga di Sony.
Detective per un giorno?
Senza troppi giochi di parole e senza troppi intoppi la trama di Digimon Story: Cyber Sleuth viene narrata in modo piuttosto semplice ed economico, senza troppi colpi di scena e senza troppi fronzoli: siamo assidui frequentatori di una chat privata online in cui si discute di tutto, qualcuno comincia a parlare dell’esistenza dei Digimon e della loro nascita, accostata agli hacker, neanche il tempo di dirlo che guarda caso se ne materializza uno all’interno della chat, ed invita tutti ad incontrarlo all’interno di un mondo virtuale in cui impersioniamo un avatar.
Neanche a farlo a posta il nostro personaggio è interessatissimo e, da noi comandato, si presenta all’appuntamento, ove per la prima volta conosce i Digimon e dove verrà poi attaccato da uno di essi perdendo completamente le sembianze del suo avatar ed entrando in fase di coma nella realtà (Sindrome di Eden), pur essendo in grado di continuare a “vivere” per merito del suo avatar, che potrà esplorare anche il mondo reale.
Un detective, interessatosi alla nostra storia, ci permetterà allora di diventare noi stessi detective ed indagare sull’accaduto e sulla Sindrome di Eden.
Gotta Catch ’em All!
Forse abbiamo usato la citazione sbagliata, ma poco importa, la sostanza del gioco è sempre la stessa: ci sono centinaia di Digimon all’interno del gioco e chi è che non avrebbe voglia di possederli tutti? Fatto sta che l’impresa è praticamente impossibile: evoluzioni e devoluzioni, infatti, hanno specifiche richieste che spesso possono essere soddisfatte solamente permettendo al nostro Digimon di “nutrirsi” di altri Digimon, così da poter aumentare le proprie statistiche. Stiamo correndo un po’ troppo, però, forse è il caso di fare chiarezza.
Come per gli episodi apparsi su Nintendo DS, anche in Digimon Story: Cyber Sleuth vestiremo in terza persona i panni dell'”allenatore” che, gironzolando per gli scenari proposti, incontrerà casualmente Digimon ostili che analizzerà e che al raggiungimento del 100% di analisi potrà poi materializzare all’interno del Laboratorio Digimon ove avvengono inoltre le già citate evoluzioni e devoluzioni, nonchè i “divoramenti” di Digimon.
L’evoluzione di un Digimon ne decretà un permanente aumento delle statistiche ed un ritorno al livello 1, permettendogli inoltre, nel caso in cui il livello limite sia abbastanza elevato, di procedere all’evoluzione successiva. Nel caso in cui non fossimo soddisfatti delle nostre statistiche, la devoluzione è lì proprio per noi. Permettendo al nostro Digimon di tornare alla fase precedente di evoluzione, infatti, gli permetteremo di ottenere statistiche più elevate che in precedenza ed innalzeremo il livello limite dello stesso che, conseguentemente, potrà aumentare ulteriormente il proprio potere. Unica pecca dell’intero sistema la complessità dello stesso, che potrebbe risultare affascinante per gli amanti di questo genere di cose, ma estremamente frustrante a gli occhi di un semplice videogiocatore.
Soddisfatti dei risultati ottenuti al Laboratorio Digimon, potremo adesso procedere alla creazione del nostro party: per poterlo creare, però, dovremo sempre tenere bene a mente la “memoria” a nostra disposizione; ogni Digimon, infatti, ne occuperà una parte e quando il limite sarà raggiunto, non sarà più possibile aggiungerne altri, che potranno comunque essere allenati e diventare più forti per merito delle zone di addestramento del Laboratorio stesso, proprio come già avveniva nei già citati episodi per Nintendo DS.
Al di fuori del Laboratorio avremo un mondo immenso da esplorare, ove si celano segreti e dove i più accaniti amanti dei Giochi di Ruolo potranno collezionare le medaglie (in totale sono 500) e completare l’intera collezione. Le medaglie possono essere ottenute sconfiggendo i Digimon, trovandole negli scenari di gioco (luccicano) oppure spendendo soldi nelle apposite macchinette distributrici; queste stesse, infine, potranno poi essere inserite all’interno della collezione e vendute ad uno speciale NPC che sarà possibile incontrare dopo circa 1 ora di gioco.
Non mancheranno in abbondanza quest secondarie in grado di occuparci per decine e decine di ore ed equipaggiamenti in specificatamente creati per modificare attributi e resistenze dei nostri Digimon, che potranno così adattarsi a qualsiasi tipo di avversario gli si ponga contro. Da notare un ben bilanciato livello di difficoltà, sempre crescente ma mai esagerato, in grado di proporre, in alcuni frangenti, delle vere e proprie sfide. Da segnalare, inoltre, la presenza del Colosseo, apice di difficoltà del titolo ed utile strumento per chi ama il sistema di battaglia proposto dal titolo.
Poco spazio, poca qualità
Abbiamo potuto provare Digimon Story: Cyber Sleuth nella sua versione digitale per PlayStation 4 dopo un download di circa 3 Gb, un po’ poco per una produzione d’alto livello destinata alla console casalinga di casa Sony, ed infatti i risultati non sono stati sorprendenti. Il titolo non spicca assolutamente nel comparto tecnico, sia per quanto concerne il versante grafico, datato e poco dettagliato, sia quello sonoro che risulta essere sì piacevole, ma per nulla sorprendente.
Commento finale Digimon Story: Cyber Sleuth sarebbe potuto essere molto di più, oppure molto di meno e siamo dunque grati di quello che Bandai Namco è stata in grado di regalarci per merito delle sapienti mani di Media. Vision. Seppur non si tratti di una delle |
Pro | Contro |
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– I Digimon sono tornati su console casalinghe PlayStation!
– Meccaniche di gioco semplici ma profonde…
– Struttura di gioco apprezzabile, come già visto nei capitoli per Nintendo DS…
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– … Che potrebbero però risultare frustranti per i neofiti del genere
– … Ciò non vuol dire, però, che non ne condivida i difetti, anzi
– Trama facilmente dimenticabile
– Comparto Tecnico decisamente datato
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Voto Globale: 67 |