Cross-Play e strategie di convergenza XBOX One – PC

Microsoft verso un futuro sempre più integrato e sempre più multipiattaforma.

Il Cross-Play abbatterà quel muro che separa gli utenti in possesso di differenti piattaforme di gioco”.

Sebbene la notizia di un sistema integrato o, meglio, di un unico “universo” condiviso fra diverse piattaforme, in particolar modo fra XBOX One e PC (ed eventualmente estendibile anche al PlayStation Network a discrezione degli sviluppatori) sia stata data in questi giorni, il lavoro della casa di Redmond è lungi dall’essere stato un lavoro di facile attuazione. Anzi, addirittura risalirebbe al lontano 2007, anno in cui la XBOX 360 cercava di tener testa ad una “neonata” PlayStation 3.

In quel periodo, FASA Studio, fondata nel 1995 e ufficialmente chiusa proprio nel Settembre del 2007, aveva una sorta di contratto in esclusiva con Microsoft per la pubblicazione di Shadowrun, uno sparattutto in prima persona che per la prima volta prevedeva una sorta di Cross-Play Multiplayer fra XBOX 360 e PC. Sebbene la notizia rimbalzò in lungo e in largo, gli utenti PC armati di mouse e tastiera riuscivano sostanzialmente, senza mezzi termini, a dominare i match online e per tale motivo il progetto si arenò rapidamente.

Secondo Shannon Loftis, ovvero l’Head of Publishing di casa Microsoft nonché produttore di Shadowrun, qualcosa è cambiato e il Cross-Play, da esperimento fallimentare, potrebbe davvero tramutarsi in una arma vincente. Innanzitutto Shadowrun, in quanto FPS alquanto frenetico e molto competitivo, non sembrava neanche all’epoca essere il candidato perfetto per “sperimentare” il Cross-Play fra due differenti sistemi di intrattenimento, ed effettivamente neanche gli sviluppatori del gioco sembrarono rivelarsi soddisfatti del lavoro realizzato.

Allo stato attuale, però, la decisione di immergersi nuovamente a capofitto alla ricerca e/o comunque alla creazione di un sistema quasi “unificato” deve essere attentamente ponderata e valutata in quanto, per ovvie esperienze passate, non tutti i titoli si potranno prestare adeguatamente al Cross-Play. Titoli di natura cooperativa o giochi a turno, infatti, si presterebbero senz’altro bene al Cross-Play e avrebbero anche un certo senso logico, elemento che in passato era completamente mancato, ma giochi più competitivi o frenetici potrebbero rivelarsi dei fiaschi colossali.

Per questo motivo, Microsoft sicuramente non implementerà tale feature a tutte le prossime uscite e, probabilmente, giochi come Forza Motorsport (sebbene sembra certo che il prossimo capitolo verrà rilasciato anche su Microsoft Windows) rimarranno su XBOX One e non verranno quindi pubblicati su PC. Anche in tal caso, comunque, l’intento della casa di Redmond sarà quello di permettere la trasmissione di giochi da console a PC, sfruttando appieno quell’universo Microsoft che, diciamocela tutta, si basa completamente su Windows 10 e cerca in tutti i modi di dare e trarne tutti i benefici possibili.

Esatto, proprio la condivisione di un sistema operativo, quale Windows 10, agevola di gran lunga gli sviluppatori, in quanto riduce sensibilmente le differenze fra i due sistemi, sfruttando i Server Cloud di Microsoft e quindi adattando il gioco a seconda delle esigenze tecniche; in passato invece era necessario riscrivere completamente il codice di gioco, quindi successivamente si lavorava ad una sorta di integrazione fra i due sistemi, il che rendeva il compito davvero arduo e articolato.

Proprio a tal proposito, sul sito Microsoft il buon Chris Charla, direttore di ID@Xbox, ha scritto una sorta di lettera che illustra non solo le potenzialità del Cross-Network, ma anche una serie di obiettivi che il colosso americano ha conseguito e che vorrebbe raggiungere per rendere l’esperienza di gioco sempre più completa e coinvolgente. Il primo titolo che sfrutterà la feature in questione (con possibilità per gli altri “network” di parteciparvi se vorranno, compresa Nintendo) sarà Rocket League, titolo sviluppato da Psyonix Studios, uscito lo scorso anno su XBOX One, PC e PlayStation 4. 

Il riferimento agli “altri network” è stato rivolto direttamente a Sony, sebbene Chris Charla intendeva riferirsi anche (o soprattutto?) alla piattaforma Steam. Naturalmente, anche se Microsoft si sta concentrando fortemente sul business videoludico, Sony resta il leader di mercato numero uno, ma se per la casa di Redmond poter raggiungere anche gli utenti del colosso giapponese possa rappresentare sicuramente una bella occasione, lo stesso potrebbe non essere per Sony che per giunta, già nel recente passato proprio con Rocket League, aveva implementato una sorta di funzione di Cross-Play fra PCisti e Sonari.

Di pronta risposta però la casa della PlayStation ha calorosamente accolto l’invito di Microsoft, affermando che la società nipponica già da tempo permette il multiplayer fra PC e console (come accaduto con Final Fantasy XIV), aggiungendo inoltre che, con il benestare delle terze parti, sarebbe ben lieta di fare un passo del genere, in quanto PlayStation ha supportato il Cross-Platform con PC (si veda il caso di Final Fantasy XI nel 2002) e quindi sarebbe fortemente disposta a dedicarsi al Cross-Platform con il supporto dei vari publisher e sviluppatori.

 Cross play xbox one

D’altro canto, dati anche gli scarsi risultati di vendita (si parla di circa 19 milioni di unità vendute a fronte di quasi 37 milioni vendute dalla diretta concorrente) di XBOX One in particolar modo nella terra del Sol Levante, Microsoft potrebbe cogliere l’occasione per “pompare” al massimo la propria piattaforma, cercando di dare maggiore visibilità alla stessa e cercando al contempo di raggiungere anche quegli utenti che risultano essere fedeli al brand Sony (e non solo) da innumerevoli anni. Queste, ovviamente, sono solo supposizioni, ma sicuramente l’intento della casa di Redmond è proprio quello di abbattere il “muro” che divide i giocatori che possiedono console diverse fra loro.

Inoltre, per facilitare il lavoro degli sviluppatori presto sarà disponibile un nuovo tool che non era disponibile nativamente su XBOX One: stiamo parlando di Monogame, che rappresenta un’implementazione Open Source del Framework XNA 4 che permette di realizzare videogiochi su diverse piattaforme quali XBOX One, XBOX 360, PC e smartphone con sistema operativo Windows Phone. Monogame, sostanzialmente, agevola il “porting” dei giochi realizzati per tali dispositivi al fine di renderli disponibili anche per altre piattaforme come Linux, iOS, Mac OS, Android, Windows 8 e PlayStation Mobile.

“Creare un Marketplace durevole”

Uno degli obiettivi a medio/lungo termine è stato e naturalmente sarà quello di garantire un Marketplace durevole e ben strutturato in ogni sua parte, proprio come era stato fatto su XBOX 360. Microsoft non h
a voluto creare un semplice sistema di vendita di giochi, ma al contempo ha dato la possibilità agli sviluppatori, specialmente a quelli indipendenti, di ottenere quel successo commerciale (attraverso un sistema ben strutturato di royalty) necessario a garantire la soddisfazione non solo dell’utenza, ma anche degli stessi sviluppatori che in quel che fanno ci mettono tutta la passione e l’energia possibile.

E’ vero, non tutti i giochi riescono ad ottenere i risultati sperati, ma la casa di Redmond è davvero felice che grossomodo la maggior parte degli sviluppatori stia beneficiando di un buon successo commerciale su (e grazie ad) XBOX One. Inoltre, grazie all’integrazione sempre più diffusa dell’XBOX Live è ormai garantito pieno supporto ai dispositivi con Windows 10 installato, il che permette e permetterà di giocare a grandi titoli sui diversi dispositivi sempre sfruttando il Cross-Play di casa Microsoft.

“Gli sviluppatori indipendenti avranno un ruolo sempre più importante nell’industria videoludica”

Infine, ma non meno importante, risulta essere sempre più marcata la voglia di Microsoft di sostenere gli indie games, fra i quali Worms WMD, Cuphead, Below, INSIDE, SuperHot e via dicendo, che vedranno la luce su XBOX One proprio quest’anno. I titoli indipendenti rappresentano, già oggi, il futuro del gaming, in quanto al momento sembrano gli unici titoli a garantire una sorta di “innovation” che probabilmente manca un po’ alle software house più blasonate e influenti del settore.

Cosa ci riserverà il futuro? Noi non possiamo saperlo, però a conti fatti Microsoft ha probabilmente tirato fuori il coniglio dal cilindro. Soltanto il tempo ci dirà se soprattuto il Cross-Network e gli obiettivi dell’ID@Xbox risulteranno essere vincenti e se, in qualche modo, la casa di Redmond riuscirà a farsi volere bene anche dagli utenti più fedeli agli altri brand!

Noi non vediamo l’ora di scoprirlo, e voi?

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