Recensione Abzû

Un’idilliaca ode al mare.

Versione testata: PC.

Videogiochi e arte. Due parole apparentemente inconciliabili per coloro che conoscono quasi esclusivamente le punte di diamante del mondo videoludico, quei titoli famosi che registrano numeri da capogiro e si pongono (giustamente) il solo obiettivo di intrattenere e far divertire i giocatori offrendo un solido gameplay. Ma alcuni sviluppatori indipendenti hanno deciso di oltrepassare la barriera dello svago, unendo il concetto dell’arte a quello del gioco: è proprio grazie a questo geniale incontro che nascono piccoli gioielli videoludici in grado di trasmettere sensazioni ed emozioni uniche.

L’ultimo arrivato in questa ristretta famiglia si chiama Abzû ed è stato sviluppato dai ragazzi di Giant Squid Studios, team indie fondato da niente meno che Matt Nava, art director dietro ai premiati titoli Flower e Journey. Il titolo eredita moltissimo dello stile delle due produzioni citate poco fa e ci propone una rinfrescante avventura marina che debutta con un tempismo perfetto, facendoci inevitabilmente assaporare ancor di più la calda estate e suscitando una certa voglia di cercare uno specchio d’acqua in cui tuffarsi e nuotare.

{media load=media,id=11199,width=853,align=center,display=inline}

Piccolo capolavoro artistico

Abzû comincia subito in modo secco e avvolto da un alone di mistero, in quanto non è presente alcun tipo di prologo che ci dia delucidazioni sull’identità del protagonista o quale sia la sua meta. Starà a noi srotolare il gomitolo narrativo e comprendere il significato di questa breve avventura, che termina in circa 2-3 ore dedicandosi anche all’esplorazione dei fondali marini alla ricerca dei pochi collezionabili presenti. Diversamente da quanto accade nei titoli tripla A, però, la longevità di Abzû non è una pecca, poiché ciò su cui fa leva l’intera produzione sono le sensazioni uniche che è in grado di trasmettere nel giocatore. Sensazioni che rapiscono totalmente due sensi del corpo umano, la vista e l’udito, regalando un’esperienza fenomenale.

Visivamente parlando, è impossibile non soffermarsi ad ammirare continuamente le meravigliose ambientazioni marine, realizzate con uno stile “cartoonesco” vivace e coloratissimo capace di incantare chiunque. Questi scenari, inoltre, ospitano una ricca fauna acquatica che vede pesci e creature di ogni tipo con cui potremo liberamente nuotare, dando spesso vita a momenti che paiono quasi un’armoniosa e dolce danza. Ed è proprio osservando questo spettacolo della natura (virtuale) che comprendiamo come il team di Giant Squid Studios intenda puntare tutto sulle emozioni interiori dei giocatori, che non devono essere disturbate da elementi superflui come barre della salute, dell’ossigeno o mappe per orientarsi. Oltretutto, il gameplay è ridotto alla semplice componente esplorativa e non è nemmeno possibile morire, eliminando così qualsiasi genere di interruzione indesiderata che possa minare l’esperienza.

Ad allietare l’apparato uditivo, invece, ci pensa una maestosa ed impeccabile colonna sonora, composta da rilassanti, armoniche e piacevoli musiche che contribuiscono a dare una connotazione quasi mistica ai fondali marini. Insomma, non di rado vi chiederete se vi trovate in qualche luogo ultraterreno, perché resterete estasiati dall’immensa bellezza di alcuni scenari in particolare. 

Per godersi a pieno questa esperienza videoludico-artistica, ovviamente, è preferibile essere soli in un momento di totale relax, dove il silenzio circostante viene inondato solamente dalle sinfonie di Abzû. A completare il quadro, poi, ci pensa lo stile grafico, e vi assicuriamo che non ve ne pentirete se amate questo genere di avventure.

Reef

Commento finale

Abzû va ad aggiungersi a quella ristretta famiglia di piccoli gioielli videoludici dove il concetto di gioco viene trasformato in Arte. Sebbene appartenga ad un genere di nicchia che solo una piccola fetta di giocatori prende in considerazione, questo titolo si piazza indubbiamente fra i migliori indie in circolazione grazie ad uno stile grafico e ad una colonna sonora stupefacenti. Se avete 20€ da spendere e avete amato giochi come Journey e Flower, Abzû non vi deluderà assolutamente e vi regalerà un’altra, indimenticabile avventura artistica.

Pro Contro 
– Ambientazioni meravigliose
– Colonna sonora impeccabile
– Semplice e profondo allo stesso tempo
– Resta comunque un titolo di nicchia
  Voto Globale: 85 
 
{vsig}games/multi/Abzu/Recensione{/vsig}
Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

Rispondi

Ultimi Articoli