Ricordi dal passato.
Versione testata PlayStation 4 e PC.
Se avete letto la nostra recensione del primo episodio, sapete che la nuova fatica di TellTale Games si è presentata con un ottimo biglietto da visita. La serie dedicata al vendicatore mascherato più controverso e affascinante di sempre ha eccitato fin da subito, sin dall’annuncio, e l’attesa è stata abbondantemente ripagata: Realm of Shadows, il primo dei cinque episodi ad essere rilasciato, ci ha fatto incontrare un Batman giovane e ancora ignaro del male ancestrale nascosto sotto la città di Gotham, un Batman che non ha ancora incontrato nè Joker nè il Pinguino, ma che proprio per questo, nella sua giovinezza tormentata, è estremamente affascinante e interessante. Il nuovo episodio, Children of Arkham, si mantiene sulla stessa linea di tensione e di interesse del predecessore, proiettandoci verso le immense possibilità (e i tanti assi nella manica) che sicuramente TellTale Games, come già in passato, ha pronte per stupire il giocatore.
I Am the Batman
Non possiamo dirvi molto della trama, farlo vi costerebbe perdere metà della bellezza delle due ore di divertimento offerte dall’episodio. Tuttavia, se avete giocato il primo episodio (e diciamocelo chiaro e tondo, che diavolo state leggendo a fare la recensione del secondo, se non avete giocato il primo?) avrete già notato i toni estremamente interessanti della produzione, orientati verso una regia parzialmente già vista nei fumetti e nella serie televisiva Gotham. Toni vincenti, che raccontano la storia del protagonista partendo dall’inizio (da quella notte in cui i suoi genitori…), per mostrarci un protagonista convincente, carismatico e tormentato: non per nulla è Batman.
Nel nuovo capitolo l'(anti)eroe continua le indagini investigative nella corrotta città di Gotham: vogliono incastrare la sua famiglia, confiscare i suoi beni, distruggere l’immagine dei Wayne. Ma chi è interessato a farlo? Tra colpi di scena, pugni in faccia ai peggiori gangster, corse mozzafiato e planate dall’alto di maestosi grattacieli, Batman cercherà di fare ordine in un presente invischiato nella corruzione della cittadina, alla ricerca di nemici che mai come prima d’ora sono stati così elusivi e sfuggenti. E, al tempo stesso, dovrà mettere ordine tra i ricordi del suo passato: perchè qualche dettaglio di quella notte con i suoi genitori può rivelarsi fondamentale per rivelare i segreti del presente.
Esplorare, indagare, picchiare, scegliere.
L’aspetto più interessante nella nuova produzione TellTale è sicuramente la ventata di aria fresca che ha investito in pieno il gameplay dopo fin troppi anni di staticità. Si tratta sì di una avventura narrativa in cui rispondere ai dialoghi è pur sempre la prima occupazione del giocatore, e a parte qualche momento fondamentale che viene prontamente indicato dalla regia, tutte le scelte secondarie in fin dei conti non si ripercuotono sulla trama in maniera fondamentale, qualche risposta diversa degli interlocutori a parte. Le nuove modalità di gioco sono le fasi di indagine dell’ Uomo Pipistrello (momenti in cui sarete i protagonisti di episodi inediti de La Signora in Giallo) e quelli che potremmo chiamare combattimenti dinamici.
Le fasi di gioco basate sulla pura investigazione si sono già presentate anche nel primo episodio: a partire da una serie di indizi, corpi e oggetti sul luogo del delitto, dobbiamo ricostruire collegamenti logici che ci permettano di risalire al momento X in cui è stato compiuto il misfatto. Gli oggetti da combinare a schermo sono numerosi, e occherrerà qualche tentativo prima di riuscire a collegarli tra di loro in modo corretto, ma la meccanica è appagante ed è sicuramente un apprezzabile tentativo di varietà tra le “sessioni di dialogo” di Bruce e le “sessioni di sonore mazzate” dell’alter-ego Batman.
Anche i combattimenti sono stati rivisti da TellTale, che ha deciso di renderli più veloci, più convincenti e più dinamici senza per questo doverli trasformare in sessioni frustranti di “premi questo e questo e questo tutto contemporaneamente in due secondi altrimenti prendi un pugno in un occhio”. Anche i giocatori con riflessi meno pronti avranno tempo a sufficienza per eseguire i comandi di gioco, comandi di gioco che ora prevedono anche la pressione di più tasti contemporaneamente (improbabili, come Quadrato ed R2). Interessante anche il sistema di previsione dei combattimenti: Batman può studiare una determinata area prima di entrarvi, scegliendo già quali elementi ambientali utilizzare e quali nemici colpire (e come colpirli) una volta che avrà fatto irruzione.
Apprezzabile il comparto grafico e sonoro: le musiche di Gotham e la colonna sonora sfiorano la perfezione, il doppiaggio (esclusivamente inglese) è ai livelli del magnifico Tales From the Borderlands e gli scenari sono cupi, tenebrosi, corrotti, danno il meglio di sè soprattutto nelle sessioni di gioco notturne. Sono, dunque, quello che devono essere in una produzione dedicata non a un supereroe qualsiasi, ma a Batman.
Commento finaleBatman Episodio 2 – Children of Arkham si mantiene bello solido e coerente con quanto già visto nell’episodio di apertura di questa interessante stagione dedicate all’Uomo Pipistrello più famoso del mondo. TellTale non ha paura di innovare laddove è più necessario, in meccaniche che dopo anni si sono mostrate sempre più statiche e monotone perchè fin troppo conosciute dai giocatori, rendendole piacevoli e fresche senza vere e proprie rivoluzioni eccessive. La trama terrà incollati i fan sullo schermo fino alla fine dell’episodio, e anche i neofiti potrebbero rimanere ammaliati. E forse potrebbero perdersi tra le strade corrotte di Gotham che non avevano mai percorso prima. |
Pro | Contro |
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– Affascinante e divertente
– Meccaniche interessanti
– Tanti colpi di scena!
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– Finisce in fretta
– Qualche caricamento di troppo
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Voto Globale: 80 |