Recensione FIFA 17

L’inizio di un’altra stagione

Versione testata PC & Xbox One. 

La review si concentra esclusivamente sulla modalità Il Viaggio. In un prossimo articolo parleremo anche delle altre modalità, diminuendo o aumentando il voto.

Quando sei un colosso come EA Sports e hai a disposizione diversi milioni di dollari per la realizzazione di un simulatore sportivo, è bene saperli dove spendere. Sul fatto che in Canada ci siano persone capaci nel collocare specifiche parti di un budget non c’è dubbio, ma il rischio (soprattutto nel mondo dei videogiochi) è quello di vederli bruciare in solo attimo. Pensiamo al caso No Man’s Sky, per esempio: Hello Games ha speso gran parte dei fondi in sviluppo mentre per la promozione ha deciso di fare tutto in house, senza PR specializzati. Il risultato, oggi, è sotto gli occhi di tutti: un messaggio comunicato in maniera sbagliata e il pasticcio è presto servito.

Certo, EA Sports non è sicuramente Hello Games. Ci sono fondi diversi, responsabilità diversa e un know how diverso, così come un genere completamente estraneo a quello creato dai ragazzi inglesi. Conoscenza del settore ed esperienza che sono serviti a regalare al mondo dei simulatori calcistici qualcosa a cui non erano affatto abituati, qualcosa di nuovo, che ha saputo rompere le fondamenta per costruirne di nuove. Di FIFA 17 potremmo scrivere di tutto e di niente, ma alla fine preferiamo concentrarci esclusivamente su quello che vale conoscere e il vero valore aggiunto del titolo EA Sports rispetto alla concorrenza. Parliamo de Il Viaggio, vera e propria storyline che per la prima volta, in maniera abbastanza simile alla modalità La Mia Carriera di NBA 2K si affaccia sul mercato. Lasciamo perdere per un attimo la Carriera Allenatore o Giocatore, le Stagioni Online oppure FIFA Ultimate Team e diamo uno sguardo, in maniera abbastanza approfondita, alla storia di Alex Hunter. Perché Il Viaggio non è una semplice aggiunta, un percorso che si sviluppa su alcuni incontri casalinghi, ma un vero e proprio film interattivo, in grado di stupire e coinvolgerci dall’inizio alla fine.

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A differenza di esperimenti simili, EA Sports ha deciso di creare un personaggio prettamente coerente con il mondo calcistico. Parliamo di Alex Hunter, un giovane che abita nella periferia londinese. Suo nonno giocava a calcio, suo padre anche (fino a quando un brutto infortunio ha messo fine prematuramente alla sua carriera). Crescendo in un ambiente del genere, per Hunter è stato facile riuscire dare i primi calci ad un pallone e inseguire un sogno: giocare nella Premier League. Quel momento arriverà, se non con qualche difficoltà estrema collegata ad alcuni momenti emozionanti nella sceneggiatura. Oltre alla partite, infatti, Il Viaggio ci propone l’ascesa, le cadute, le difficoltà, gli allenamenti e tutti gli aspetti più difficili di questo bellissimo mondo che muove miliardi e miliardi di Euro (Sterline, Dollari e così via) ogni anno. Non ci limitiamo a giocare, ma seguiamo e contribuiamo al processo di crescita di Alex Hunter. Si inizia a calciare i palloni durante i provini, si lotta per un posto da titolare; si migliora durante l’allenamento (fondamentale per aumentare le nostre statistiche) e così via. Insomma: il mestiere del calciatore raccontato e vissuto come se fossimo veramente lì, per quanto il limite imposto da uno schermo e da un pad. Per rendere più realistica questa modalità, inoltre, si potrà giocare (a propria discrezione) solamente nei panni di Alex Hunter. In caso contrario si potrà anche comandare l’intero team.  Attenzione però: non c’è solo la parte giocata, ma anche i rapporti con la stampa, con l’allenatore in seconda e con i giocatori. Sarà necessario scegliere come rispondere, con una serie di dialoghi a risposta multipla che serviranno a plasmare il carattere di Alex. Infine, essendo nel 2016, un utile box dedicato ai social media ci permetterà di conoscere al meglio quale opinione ha il pubblico nei nostri confronti. Grande spazio è dedicato agli allenamenti, che ci permetteranno di crescere, passando così dai sostituti/riserve fino alla rosa titolare. Impegnarsi in allenamento è fondamentale, dunque è necessario impegnarsi al massimo per emergere e riuscire ad essere schierati tra l’11 che scenderà in campo. Durante la partita, infine, un rettangolo in alto a destra dello schermo ci permetterà di vedere la valutazione del mister e i suoi commenti a margine durante le azioni (ottimo tiro, tempismo mediocre, buon passaggio, ottimo assist) e così via, con un commento finale che riassumerà la nostra prestazione.

A primo impatto Il Viaggio può apparire spiazzante: si tratta, effettivamente, di qualcosa di completamente diverso. Fino a cinque anni fa era impensabile vedere realizzata un’opera di questo calibro. Non è solo l’idea (che poteva venire a chiunque) ma soprattutto la sua realizzazione. In questo si vede la grande esperienza di EA Sports e in generale di tutta Electronic Arts. E così Il Viaggio si crea, si scrive una sceneggiatura e si ingaggiano giocatori famosi per qualche comparsa, attori professionisti per le parti che fanno da sfondo alla vita di Alex e così via. Il tutto con una direzione artistica che non sarà lo stato dell’arte, ma funziona.

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