Speciale Final Fantasy

Last dream

Ieri è uscito uno dei titoli più attesi dell’anno, ovvero Final Fanstasy XV. La serie videoludica iniziata con la casa Squaresoft e poi continuata con Square Enix. La pubblicazione dei vari Final Fantasy inizia come ultima speranza della software house, infatti il nome del gioco non è affatto casuale, ma nasce da una serie di eventi. Il primo è nato da un’idea della società in fallimento che per risolvere le proprie finanze decise di creare un gioco diverso e fuori dal comune. Scelsero quindi per il gioco un nome davvero singolare, Final Fantasy, come ultimo sogno e speranza. L’idea venne a Hironobu Sakaguchi, il quale espose a Shigeru Miyamoto il suo progetto nei minimi dettagli, creando un gioco con una grande mappa e una grafica rinnovata. Il titolo, considerato una vera e popria rivoluzione per quei tempi, fu pubblicato per NES, ottenendo un grande successo e riportando in auge la società e la sua produzione.

Final Fantasy aveva un storia molto semplice basata su quattro cristalli che controllavano l’equilibrio del mondo, i quali persero la loro energia. Comparvero quindi, a salvare l’umanità, i Guerrieri della Luce, chiamati così poiché portatori di speranza.

Ecco la lista dei giochi principali della celebre saga:

• Final Fantasy (1987)
• Final Fantasy II (1988)
• Final Fantasy III (1990)
• Final Fantasy IV (1991
• Final Fantasy V (1992
• Final Fantasy VI (1994)
• Final Fantasy VII (1997)
• Final Fantasy VIII (1999)
• Final Fantasy IX (2000)
• Final Fantasy X (2001)
• Final Fantasy XI (2002)
• Final Fantasy XII (2006)
• Final Fantasy XIII (2009)
• Final Fantasy XIV (2010)
• Final Fantasy XIV: A Realm Reborn (2013)
• Final Fantasy XV (2016)

L’evoluzione nel tempo

I titoli iniziarono a susseguirsi da quel lontano 1987 e non fecero altro che aumentare l’attenzione per una tipologia di gioco che si distaccava molto da quelle dell’epoca. La casa giapponese ad ogni “capitolo” ha sempre cambiato i protagonisti, eccenzion fatta per piccoli prosiegui come X-2 o XII-2. Infatti un particolare distintivo dei giochi è la caratterizzazione dei protagonisti, al punto che alcuni di questi, come Tidus per fare un esempio, sono entrati nei cuori dei fan. Il sistema di gioco si è evoluto e migliorato nel tempo, senza mai però discostarsi troppo dal primo capitolo.

I più famosi Final Fantasy sono probabilmente VII-VII-X, nonostante gli altri siano davvero dei gran bei giochi. Quello che ha reso questi titoli migliori di altri è l’identità dei personaggi e il loro sviluppo emotivo. In questi Final Fantasy però iniziamo a vedere una differenziazione, oltre al salto di console, passando da NES a PlayStation, ovvero la presenza di minigiochi che alleggeriscono l’avventura. In Final Fantasy X abbiamo però la perdita di una caratteristica fondamentale, la freneticità del combattimento, dato che al posto di caricare una barra d’azione si hanno dei turni prestabiliti. Purtroppo X, per molti utenti e fan, ha segnato la fine di una serie incredibile di titoli; da questo è iniziato un grande declino.

Final Fantasy X-2, ad esempio, manteneva alcuni dei personaggi del precedente capitolo, che però perdono di spessore e così si è continuato anche nei suoi seguiti, che sostanzialmente apportando diverse variazioni al sistema di gioco, non sono stati particolarmente apprezzati dall’utenza. Molti vedono nel XIIIesimo capitolo la fine di un mito, considerando il poco spessore dei personaggi, contornato da una storia non eccelsa e un sistema di gioco incerto. Square Enix ha lavorato duramente per ritrovare ciò che aveva reso grande Final Fantasy e puntava molto su quello che doveva uscire all’inizio con il nome di Final Fantasy Agito XIII (Final Fantasy Type-0), uscito inizialmente su PSP e arrivato successivamente in versione remastered sulle console current-gen. Il sistema di gioco, diverso da quanto visto sino ad ora su Final Fantasy, è basato su comandi pre-impostati, con la possibilità di muovere più o meno liberamente i personaggi. Questo gioco era quasi una base per il futuro. Con il passare del tempo gli sviluppatori avevano poi messo mano a quello che sarebbe stato il vero e proprio seguito di Final Fantasy, il quindicesimo capitolo.

Final Fantasy XV

Final Fantasy XV è diretto da Tetsuya Nomura e sviluppato da coloro che fanno parte del progetto di Kingdom Hearts. La musica è composta da Yoko Shimomura con il testo creato appositamente per il gioco, la canzone è stato intitolata Somnus Nemoris. Lo scenario invece è stato affidato alle mani di Kazushige Nojima. Il titolo come Type-0 e tutti i capitoli collegati al XIII, fa parte della serie Fabula Nova Crystallis Final Fantasy XIII. Originariamente, infatti, la serie era composta da una trilogia di titoli che dovevano essere Final Fantasy XIII, Final Fantasy Agito XIII e Final Fantasy Versus XIII, solo che dopo i cambiamenti fatti con Type-0, Square Enix ha deciso di cambiare la serie rinominando Versus XIII in XV.

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I vari giochi sono quindi staccati tra loro e l’unica connessione, che si può riscontrare, è la mitologia a cui fanno riferimento, avendo sempre al centro dell’attenzione i cristalli e i loro poteri.

Quest’ultimo Final Fantasy è stata un vera tribolazione, considerato che era stato presentato tramite un teaser trailer durante l’E3 2006 con il nome originario di FF Versus XIII per poi essere ripresentato sempre durante l’evento di Los Angeles nel 2013 con il nome di Final Fantasy XV, ovvero come lo conosciamo oggi. Il gioco in questione ha visto mutare vari aspetti, tra cui il più importante, il gameplay. Inizialmente doveva uscire su PlayStation 3 ed era stato presentato come tale, ma gli sviluppatori avevano idee diverse e volevano fare qualcosa di innovativo, a partire proprio dal sistema di gioco.

Un gameplay rinnovato, modificato, innovativo e con una storia avvincente

Dapprima si aveva una grande somiglianza con Type-0, per quanto riguarda sistema di gioco; successivamente si è evoluto come miglioria di quel sistema, il tutto per arrivare a quello odierno molto più complesso e soprattutto diverso. Il gameplay è ispirato a Kingdom Hearts, una fusione tra giochi Action-RPG e piccoli elementi di uno sparatutto in terza persona.

Una prima innovazione è l’assenza di vere e proprie magie, che vengono sostituite da bombe magiche, le quali variano in base ai quattro elementi, da lanciare sui vari nemici. Altro cambiamento è il consumo degli mp che non sarà più collegato alle magie, ma alle tecniche utilizzate, come schivate o particolari mosse di attacco. Gli elementi dello sparatutto li possiamo trovare soprattutto nell’utilizzo delle armi secondarie, queste posso pure essere dalla distanza con il relativo sistema di mira. Ovviamente il protagonista, chiamato Noctis, è in grado di equipaggiare ogni tipo di arma ed è l’unico in grado di invocare le Summon, creature celesti dotate di grandi poteri perlopiù basate sugli elementi naturali. Elemento similare ai primi Final Fantasy è proprio nella presenza delle le Summon, che dovranno però essere sconfitte prima di poterle utilizzare. Alcune invocazioni sono state mostrate in diversi trailer, come Ramuh il quale è in grado di controllare i fulmini e i tuoni.

I combattimenti non saranno in solitaria, infatti si avrà sempre a disposizione una squadra composta di 3 membri, modificabili, con peculiarità diverse. Ad esempio ci saranno personaggi specializzati in armi da fuoco ed altri su attacchi ravvicinati. Tutti i personaggi sono utilizzabili ed è possibile creare delle combo scambiando i personaggi al momento opportuno. Noctis, infine è in grado di spostarsi tramite piccoli teletrasporti grazie al suo potere di telecinesi. Un altro aspetto differente è l’ambientazione dove, oltre ad essere immensa, sono presenti città simili a quelle reali; quindi è molto inspirato al nostro mondo. Nel gioco si potrà utilizzare anche il telefono di Noctis per fare foto, oltre ad utilizzare macchine e interagire come se noi fossimo gli stessi protagonisti. Quindi un mondo fantastico ambientato nella nostra realtà. I nemici avranno uno spawn casuale in mezzo alla mappa, il che permetterà una grande varietà di azione e di gameplay. Infine un’ultima modifica, dichiarata da Square Enix, riguarda la caratterizzazione del protagonista che al contrario dei “predecessori” ha una personalità di spicco che si discosta dal solito con un’inversione di prospettiva. Prima erano i personaggi secondari a far risaltare il protagonista, mentre in questo caso è il contrario, sarà Noctis a far spiccare il gruppo.

Square Enix con questo titolo, dopo il flop degli ultimi capitoli della serie, ha deciso di stravolgere tutto e innovarsi sotto ogni punto di vista, sperando che gli utenti, anche quelli più affezionati al vecchio stile di gioco, possano apprezzare questo seguito. Si tratta quindi di una vera e propria scommessa.

Noctis Lucis Caelum, il nome completo, è il discendente di una dinastia che protegge un cristallo, isolato dal resto del mondo, visto che considera le altre nazioni “eretiche”. La trama di Final Fantasy XV è molto semplice: due potenti regni sono pronti a firmare un armistizio dando come segno di alleanza i propri figli in matrimonio, nella fattispecie Noctis per il regno di Lucis e Lunafreya appartenente all’impero di Niflheim. Quest’ultimo tradisce il patto e attacca il regno di Lucis uccidendo il Re e rubando il cristallo custodito in città.

Tutto questo avviene mentre Noctis con due suoi amici stava andando a celebrare il matrimonio, ma apprende notizia della catastrofe tramite la radio; infatti tutti pensano che sia morto insieme alla nobile Lunafreya. Noctis insieme ai suoi amici intraprende un viaggio che non sa dove lo porterà. Final Fantasy XV ha scatenato un hype davvero incredibile negli utenti, infatti la casa giapponese ha ricevuto un sacco di preorder, molti dei quali in Collector Edition.

Cosa abbiamo oggi

Oggi abbiamo tra le mani un gioco che potenzialmente potrebbe essere amato dagli utenti riportando in auge una serie in declino, o essere un titolo con grandissime premesse, ma rivelandosi un flop. Square con Final Fantasy XV sta cercando qualcosa di nuovo e di vecchio insieme, un gioco tra realtà e illusione, un titolo che potrebbe essere la svolta avvenuta nel 1987 con quella speranza portata dai Cavalieri della Luce. La casa giapponese ci ha puntato tanto, infatti il titolo è in sviluppo da ben 10 anni, nei quali hanno più volte rivisto i piani iniziali, pubblicando un immane numero di trailer, live, gameplay e annunci.

L’ultima novità è arrivata durante il Paris Games Week, dove hanno annunciato un espansione per una modalità multiplayer in coop. Il gioco è stato rimandato da settembre a fine novembre, rilasciando una demo che ha destato molti dubbi visto la presenza di numerosi bug e imprecisioni grafiche. Ma noi crediamo nel lavoro di Square Enix e in questo attesissimo capitolo; in attesa della nostra recensione, speriamo che abbiate apprezzato questo piccolo speciale dedicato al mondo di Final Fantasy.

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