Bavsound Stage One BMW X1 (F48)
La scelta e la configurazione di una nuova vettura è un momento sempre carico di gioia e di aspettative, ma anche di dubbi e perplessità. Ad essa si accompagnano domande che “ossessionano” i nostri pensieri, sino al momento della consegna: “avrò fatto bene a sceglierla di quel colore?” “A rinunciare a quell’optional per investire su questo?” Il solo aiuto del concessionario, purtroppo, nel 90% dei casi non riesce a dipanare i nostri dubbi, un po’ per la scarsa preparazione dei venditori, un po’ perché è effettivamente impossibile star dietro a migliaia di configurazioni possibili e soprattutto al gusto personale, che come recita l’antico motto latino “non disputandum est”.
Le soluzioni possibili sono due soltanto: affidarsi all’istinto e pregare che il venditore di turno non ci abbia rifilato la solita aria fritta, oppure chiedere consiglio ad altri utenti che, anche per esperienza personale, sono incappati negli stessi problemi e dubbi e possono aiutarvi ad evitare errori e ad evitare di “buttare i soldi” su optional di cui non sentirete di sicuro la mancanza.
L’obiettivo di questa recensione è proprio questo, offrirvi una opinione che, non sfrondata dalla opinioni personali, ma al contempo quanto più oggettiva possibile tenta di offrirvi l’esperienza personale di chi vi scrive nel momento forse più delicato per gli amanti della musica: quello della scelta dell’impianto di car audio.
Dopo la disastrosa esperienza avuta con un impianto audio premium, acquistato a caro prezzo come optional di una vettura di marchio diverso, mi ero ripromesso una cosa: non avrei ma più buttato i miei soldi in un impianto audio offerto come optional dalla casa e mi sarei fatto bastare quello di serie. Fedele al mio proposito, nella configurazione della mia BMW X1 ho quindi volontariamente optato per non acquistare alcun pacchetto audio opzionale offertomi: né il tutto sommato onesto Top HiFi, né il costoso Harman Kardon. Del resto, mi dicevo, “quanto male potrà mai suonare quello di serie? Siamo pur sempre su una vettura di segmento premium!” Mi sbagliavo…
Alla consegna il mio nobile proposito ha già iniziato a vacillare. L’audio di serie della mia F48 era piatto, senza emozioni, con una cronica carenza nelle frequenze più alte della gamma sonora. Del resto, per una scelta incomprensibile, la F48, a differenza della sua sorella e84, è sprovvista di tweeter sulla portiera (presenti anche sulla Panda del cugino di campagna) e l’ingrato compito di gestire frequenze medie e alte è affidato a due piccoli mid-woofer posizionati a metà portiera. Stesso discorso sul retro, mentre le frequenze più basse della gamma sono affidate a due woofer (che BMW si ostina a chiamare Subwoofer e che di sub hanno ben poco visto la discesa in basso limitatissima dei driver in questione) posizionati sotto il sedile. Nel complesso la scena sonora è anonima e priva di brio: la pressione sonora per la verità non è male per un impianto di serie ma il sistema a 6 diffusori adottato da BMW per l’impianto base non rende giustizia ad una vettura che, a parere di critica e pubblico, è probabilmente la più riuscita nel segmento delle Sav Premium.
Da amante della musica, abituato ad ascoltarla in casa su un impianto che oserei definire audiofilo, la situazione andava sistemata. Rompendo il mio sacro giuramento, mi sono perciò messo alla ricerca di un sistema che, ad un prezzo ragionevole, potesse offrirmi audio di qualità e senza costringermi a smontare mezza macchina. L’obiettivo è stato sin dall’inizio perciò trovare una soluzione che potesse suonare bene anche senza l’installazione di un amplificatore esterno, che è di certo un surplus non indifferente qualsiasi sia la soluzione scelta, ma che può costringere ad effettuare anche pesanti interventi alla vostra vettura, con tutto ciò che ne consegue anche in termini di garanzia.
La soluzione viene da Atlanta, Georgia
Dopo aver vagliato le valide offerte di Focal e di Alpine per vetture BMW, e aver scartato tutte le altre “generaliste”, sicuramente più economiche ma più complicate da gestire e dalla resa non assicurata con la sorgente di serie (Hu_EntryNAV), complice il buon numero di recensioni presenti sui forum americani di “bimmers”, ho deciso di provare a fidarmi dell’offerta di un produttore americano, specializzato nella produzione di drivers per l’amata compagnia dell’elica: BAV SOUND.
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Il produttore americano con sede ad Atlanta e con una esperienza oramai decennale (manco a dirlo hanno cominciato anche loro con una BMW e ovviamente come lo spirito americano insegna, in un garage) ha un vantaggio considerevole rispetto agli altri prodotti disponibili per le vetture del marchio BMW: i suoi diffusori sono tutti esplicitamente ed esclusivamente studiati per le vetture del marchio tedesco ed in particolare per il funzionamento con le sorgenti installate dalla compagnia bavarese. Tale specificità non si traduce soltanto in una semplicità di montaggio superiore alla concorrenza – essendo basati sulla filosofia “hassle free” possono infatti essere installati senza problemi all’interno degli alloggi dei driver presenti di serie – ma soprattutto in una calibrazione specifica del diffusore alle caratteristiche dell’impianto di serie, qualunque esso sia.
La scelta del kit Stage One giusta passa infatti in primo luogo attraverso il sito internet della compagnia. BAV Sound mette a disposizione dei propri utenti un sito estremamente semplice da utilizzare, sebbene molto parco di informazioni e specifiche tecniche. Il motivo, stando alle dichiarazioni del produttore, è semplice e per certi versi condivisibile. Fornire le specifiche dettagliate dei propri driver, non soltanto potrebbe essere controproducente per la compagnia perché fornirebbe ai competitors informazioni accumulate in anni di prove e ricerche “sul campo” con vetture BMW, azzerandone il vantaggio. In secondo luogo indurrebbe gli utenti ad un confronto diretto dei dati di targa, che come sappiamo, possono generare più di qualche fraintendimento e soprattutto notevoli mistificazioni. Il motto della compagnia è, potremmo dire, fidati di ciò che stai ascoltando con le tue orecchie e non di ciò che ti viene detto, ed è anche per questo che BAV offre ai suoi utenti un rimborso completo di quanto speso nel caso in cui, nei 100 gg successivi alla ricezione della merce, non dovessero trovare di loro gradimento il prodotto. Una sicurezza e una garanzia che ben pochi produttori possono al giorno d’oggi ostentare. Tuttavia, spulciando nel sito, sono riuscito ad individuare le specifiche tecniche (vedi sotto) del kit midwoofer per la mia vettura nella pagina dedicata a Mini, con cui la X1 F48 condivide evidentemente non soltanto il pianale.
Il sito come dicevamo permette anche ai meno esperti di scegliere il prodotto giusto per la propria vettura. Basterà infatti selezionare il proprio modello di BMW e l’impianto di serie attualmente installato per venire reindirizzati direttamente al kit specifico per la nostra vettura.
Quando parlo di kit specifico intendo un kit appositamente studiato per la vettura che si adatta alla perfezione ai fori e agli attacchi presenti nella portiera e ai connettori standard.
Come dicevo poco sopra l’altro grande vantaggio
di una soluzione specifica come quella offerta da BAV Sound è quella che il kit è stato specificamente equalizzato per adattarsi alla perfezione alla sorgente originale e questo permette di tirare fuori il massimo da essa senza costosi e complicati amplificatori.
Per la mia vettura ho scelto il Kit Bav Sound Stage One, che comprende:
- 2x mid woofer coassiali con tweeter in seta integrati al centro del midwoofer e con filtro passa alto
- 2x midwoofer coassiali con tweeter in seta integrati al centro del midwoofer
Specifiche Midrange:
Midrange: 100mm
Tweeter diameter: 13mm
Tweeter type: Integrated Point-Souce Coaxial
Midrange Cone Material: Fiberglass
Tweeter Cone Material: Silk-Composite
Impedance: 2.2 Ohm / 3 Ohm
Resonance Frequency: 89Hz
Frequency response: 89Hz – 20 kHz
Sensitivity: 85 dB (at 1 meter with 1W inut)
Power handling: 15W RMS – 25W Max / 40W RMS – 60W Max
Magnet Type: Neodymium
Voice coil diameter: 25.5mm
A questi ho aggiunto anche i Ghost subwoofer da 8” da posizionare sotto i sedili e soprattutto il materiale fonoisolante per rivestire l’interno della portiera.
La configurazione per il solo kit anteriore e posteriore mi ha dato diritto ad uno sconto di circa 100$ rispetto al prezzo di listino e ad un kit gratuito del valore di 50$ dollari con tutti gli attrezzi necessari per il montaggio, firmato BavSound.
Al prezzo, che varia anche in base al modello scelto (nel mio caso, per una installazione senza alcun tipo di modifica – obiettivo che mi ero prefissato – ho scelto la soluzione con tweeter integrati nel midrange, ma contattando il servizio di assistenza si puo’ scegliere anche la configurazione con mid e tweeter separati ma in questo caso dovrete munirvi di apposite cornici per la portiera (potete scrivermi per avere ulteriori informazioni) vanno aggiunte l’IVA e le spese di importazione – in totale circa il 25%. Le spese di spedizione, anche per l’Italia, sono gratis.
Dopo un’attesa durata appena una 10ina di giorni il mio Kit Stage One era tra le mie mani e pronto per l’installazione.
Unboxing e contenuto della scatola
La prima cosa che viene fuori aprendo la scatola è il bel kit di attrezzi ricevuto in omaggio. Si tratta di un kit composto da 11 pezzi e comprende anche la leva da carrozziere per rimuovere i pannelli portiera, accessorio fondamentale per l’operazione di montaggio. Putroppo non è inclusa la chiave torx necessaria per smontare i sedili, ed accedere all’alloggio dei subwoofer. Ho già segnalato la cosa a BAV e mi è stato detto che tenteranno di aggiungere la chiave nei kit successivi.
Sin dal box esterno è chiara la cura e l’attenzione che Bav Sound ha impiegato nella realizzazione di questi prodotti: maneggiandoli si intuisce la grande qualità e la fattura quasi artigianale degli stessi. I driver frontali e posteriori sono boxati in coppia, mentre i due ghost subwoofer vista anche la mole, singolarmente. Nella scatola la compagnia americana ha aggiunto tutto l’occorrente necessario per l’installazione, ovvero le guarnizioni per sigillare nel box i due Ghost Subwoofer, anelli in gomma piuma per impedire fastidiosi ticchettii ( superflui ma comunque ben accetti) tra il pannello interno e il midwoofer e cuscinetti aggiuntivi in gommapiuma da posizionare sul retro del driver migliorando ulteriormente l’insonorizzazione.
Il peso dei singoli driver è considerevole e, se lo si raffronta a quello dei Midwoofer, originali la differenza è ancora più lampante. Come vi accorgerete voi stessi, la differenza qualitativa anche soltanto quanto ai materiali è impressionante. Il cono dei drivers originali in particolare è di pessima qualità, peggiore di quanto visto su auto di segmento, e prezzo, decisamente inferiori.
BAV Sound ha utilizzato per i suoi Midwoofer, coni con una fitta trama intrecciata in fibra di vetro, una soluzione utilizzata con successo da pochi produttori tra cui SEAS nelle sue soluzioni high end. Il tweeter, posto al centro del fuoco invece è in seta, materiale che aiuta a restituire un suono analitico e dettagliato, ma anche non eccessivamente squillante. Il magnete in neodimio.
Il confronto tra i due woofer originali i due ghost sub di BAV è, se possibile ancora più clamoroso. I due Ghost sub sono rifiniti con cura eccezionale: le guarnizioni sono morbide e il magnete posteriore enorme, elemento che dovrebbe garantire una certa precisione nei bassi ed evitare code lunghe che, in auto come a casa, oltre ad essere fastidiose sono le principali responsabili di vibrazioni non desiderate. Per pura curiosità ho provato a misurare il peso del primo e quello del secondo rimanendo seriamente sconcertato dalla differenza tra i due prodotti: il woofer originale BMW pesa: 480 grammi mentre il Ghost Sub di BAV sound: 1Kg e 30g. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Nonostante il peso del magnete, si tratta di due driver incredibilmente sensibili (non abbiamo purtroppo dati di targa) in grado di funzionare alla perfezione anche utilizzando la sorgente di serie, di certo non estremamente generosa in termini di erogazione di potenza.
Bav sound dichiara una resa doppia rispetto al woofer di serie, con una pressione sonora di quasi 10dB in più nel range tra i 20hz e i 60hz.
La risposta in frequenza, come mostrato nel grafico qui sotto, è decisamente lineare nel range tra i 40hz e i 200hz, il che dovrebbe garantire un estremo controllo delle frequenze medio basse, le più importanti nell’ascolto musicali.
E’ chiaro tuttavia, sebbene non abbia avuto modo di provare di persona, che con un amplificatore le due bestioline sarebbero in grado di dare più di qualche soddisfazione agli amanti dei bassi e sebbene BAV punti molto sulla non necessità di un amplificatore aggiuntivo, anche sulla propria pagina precisa che i due sub sono predisposti per funzionare alla perfezione anche con un amplificatore di terze parti con una potenza di 100w RMS e picco di 200. Sulla pagina inoltre è pubblicizzato un amplificatore da circa 800 euro che facendo qualche ricerca risulta essere prodotto da Bimmertech, altro storico marchio specializzato in elettronica aftermarke
t per BMW.
In termini estetici e qualitativi, poi, la differenza tra i ghost subwoofer di Bav Sound e i woofer originali di BMW è addirittura abissale. I due woofer originali pesano pochi grammi e il magnete non è visibile, piccolo e integrato com’è nel carterino in metallo del retro dei woofer. Il sub di BAV è invece imponente, con il suo grande magnete e il cono
Tuttavia non è l’aspetto estetico del driver in sé che ci interessa ma come questo suona. Rimandandovi perciò per l’installazione al paragrafo che segue, di seguito le mie considerazioni.
Prova d’ascolto
Obiettivo principale dell’upgrade era migliorare l’analiticità del suono riprodotto, aumentando presenza e ampiezza del sound stage nei limiti possibili in un impianto car audio senza l’aggiunta di un amplificatore con DSP. La gamma sonora originale risultava infatti eccessivamente localizzata e soprattutto, il suono riprodotto era impastato, confuso, con una gamma media e alta praticamente piatte. Sicuramente non fastidioso per un ascolto superficiale, ma neppure emozionante per un ascoltatore più attento.
Completata l’installazione, durata per il fronte anteriore circa 1 ora e qualcosina in meno per il fronte posteriore, e ripristinati i valori di equalizzazione (parlare di equalizzazione nell’impianto di serie di BMW è davvero un eufemismo visto che le uniche due regolazioni sono alti e bassi) ho deciso di avviare la mia classica playlist di musica FLAC ed MP3 utilizzati di solito per valutare impianti home e cuffie. La playlist, decisamente eclettica, spazia da classici del Rock tra cui Pearl Jam e Pink Floyd, a capolavori dell’R&B e del Soul, come Marvin Gaye e Stevie Wonder con qualche incursione nella musica Pop d’autore, i Genesis su tutti. Per testare invece la qualità delle voci utilizzo due dischi particolarmente apprezzati dagli audiofili di mezzo mondo: il Live at the Blues Alley di Eva Cassidy e il The World’s Greatest Audiophile Vocal Recordings, una selezione di incredibili registrazioni edita da Chesky Records (una garanzia) e acquistabile tramite Hdtracks.com
Non mancano brani più moderni, hip hop, pop e alternative, come le sempre ottime registrazioni dei Maroon 5, il meraviglioso album Grace di Jeff Buckley e qualche brano di Alicia Keys, Usher e Kanye West, questi ultimi utili soprattutti per testare la risposta dei bassi e la dinamicità dell’impianto.
Decido di concentrarmi prima sulla resa dei midwoofer. Alla prima accensione la differenza con quanto ascoltato precedentemente è evidente. Il suono è eccezionalmente pulito, cristallino, quasi pungente: finalmente la gamma alta dello spettro sonoro è liberata dalla prigione di carta in cui i vecchi drivers la tenevano imprigionata. La gamma media sembra aver riacquistato corpo e proporzione, i coni, liberi dall’ingrato compito di riprodurre anche la gamma alta, riacquistano estensione e dinamicità. Il primo ascolto sta andando decisamente bene e dopo una ventina di minuti di ascolto di Come away with Me, splendido album di esordio di Norah Jones, caratterizzato dal suono caldo e avvolgente della voce di Norah, ricordo di aver pensato di aver speso in maniera eccezionale i miei soldi.
Galvanizzato dalla incredibile resa della gamma media, mi fiondo su pezzi più complicati e soprattutto sul disco Chesky records per poter valutare la resa con voci e gamma alta. Avviate le prime tracce comincio ad avvertire una certa stanchezza nell’ascolto. Le sibilanti sono eccessive, gli alti troppo squillanti e predominanti rispetto alla gamma media. Comincio a regolare l’equalizzazione degli alti, abbassandoli, e al contempo aumentando i bassi. Complice la totale assenza di regolazioni, l’obiettivo fallisce. La gamma alta è predominante rispetto a tutto il resto anche dopo le mie regolazioni. Sono forse stanco? Decido di rimandare ulteriori valutazioni al giorno successivo: mi aspettano diverse ore di cammino dove avrò modo di valutare ulteriormente le reali prestazioni “on the road”.
All’indomani la situazione non cambia. Continuo a pensare che almeno per alcuni tipi di tracce la resa dell’impianto sia sbilanciata.
Confidati i miei dubbi ad un amico, appassionato come me, la sua domanda: quanto “rodaggio” hai fatto fare ai componenti? Mi fa sentire un perfetto pivellino. Mai valutare i componenti al primo ascolto! Come ho fatto a non pensarci? Non è una questione di abitudine dell’orecchio ad un nuovo tipo di ascolto, ma di meccanica di base. Come un buon vino che ha bisogno di maturare in botti di rovere, così i diffusori hanno bisogno di crescere e “invecchiare” suonando. Le guarnizioni devono riprendere la loro elasticità, dopo il lungo riposo e il magnete sul retro trovare la sua dimensione.
Il miracolo è avvenuto quasi d’improvviso. Dopo circa una 20ina di ore di riproduzione, il suono ha cominciato a cambiare, colpendomi sulla via di Damasco. Gli alti sempre precisi e analitici sono stati pareggiati da una gamma media ora decisamente più presente e in grado di tenergli testa. Allo stesso tempo i due grossi subwoofer sotto i sedili hanno cominciato a Suonare per davvero, restituendomi una gamma bassa secca, dettagliata e con punch decisamente sorprendente vista la totale assenza di amplificazione esterna. Cosa potranno mai fare queste bestioline se correttamente amplificate? L’interrogativo ancora oggi continua a ronzarmi nella testa, e questa cosa di certo non fa piacere al mio portafoglio.
Il rinnovato equilibrio della gamma media ha giovato anche al sound stage che si è alzato ed è andato spostandosi sempre più verso la parte centrale del cruscotto, proprio lì dove dovrebbe essere (sotto questo profilo a due mesi dalla installazione continuo ad avvertire miglioramenti).
La voce di Eva Cassidy in Somewere over the rainbow, non vi nascondo che mi ha emozionato, mentre il Soul infarcito di Funk di Stevie Wonder in Higher Ground mi ha fatto battere le mani e schiacciare un po’ troppo sull’acceleratore, gasato com’ero dalle note provenienti dai drivers ora quasi scomparsi nella scena sonora. Le sibilanti sono solo un ricordo. C’è spazio solo per la musica. La bella musica che ora ha una degna casa anche nella mia BMW.
Conclusioni e giudizio finale. A tre mesi o poco più dalla installazione non potrei essere più felice del mio acquisto. Gli speaker hanno rivoluzionato il modo in cui ascolto musica in auto. Un suono analitico e preciso, ma allo stesso caldo e avvolgente quando il brano lo richiede, mi hanno reso dipendente dall’ascolto in auto. Se in passato, complice forse anche l’estrema sensibilità del mio orecchio, preferivo tenere la musica solo come sottofondo, ora la mia BMW, come il salotto di casa, è diventato un luogo dove è possibile Ascoltare ed Emozionarsi, lasciarsi coinvolgere e persino cullare nelle ore notturne prima di tornare a casa. Si può migliorare ancora un suono di cui si è già così entusiasti? Sicuramente si, magari aggiungendo un amplifi |
Pro | Contro |
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– Installazione perfetta nell’impianto di serie senza modifiche
– Altissima qualità dei materiali utilizzati
– Resa sonora eccezionale
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– Arrivano dagli States, quindi attenti alla dogana
– Non vorrete più scendere dalla macchina
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Voto Globale: 90 |
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Nella pagina seguente alcuni consigli di installazione
ciao ma hai avuto problemi con la dogana?
Ciao Alessandro, nessun problema con la dogana nel mio caso. Il corriere peraltro era DHL quindi l’intera operazione è andata più che bene…
Da quest’anno pero’ la compagnia non spedisce più in Europa, non so se è cambiato qualcosa nuovamente ma pare che BAV abbia adottato questa politica perchè non era in grado di mantenere lo stesso, altissimo, livello di assistenza per gli utenti europei e americani.