Soprattutto asiatici.
Stando a quanto riportato sul forum coreano di Overwatch, nelle scorse ore Blizzard avrebbe bannato ben 22.685 giocatori, la maggior parte dei quali accusati di aver utilizzato software e metodi per barare e alterare così il risultato delle partite.
Blizzard ha deciso di utilizzare il pugno duro, in particolar modo in Asia, dove il fenomeno del cheating è particolarmente diffuso, con intere community nate con l’obiettivo di scambiare cheat per Overwatch. La società sta anche studiando punizioni alternative poichè i giocatori asiatici sono soliti aggirare facilmente il ban creando continuamente nuovi account da uno dei tantissimi Internet Cafè sparsi per il paese.
Segnaliamo inoltre che Blizzard Entertainment ha recentemente vinto la causa legale intentata nei confronti di Bossland, società tedesca specializzata nella creazione di software per il cheating di World of Warcraft, e non solo. L’azienda in questione avrebbe non solo fornito i programmi ma anche supportato attivamente molti cheater europei.