Prendete una mazza da baseball e scendete in strada: inizia la festa.
Versione testata: PlayStation 4.
Dopo una latitanza di qualche mese e la sparizione dai radar, 505 Games ha mantenuto la sua promessa: How To Survive 2 è finalmente disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One (noi lo abbiamo giocato sulla prima delle due), e abbandona la sua dedizione esclusiva al PC. Sequel numerico (e di fatto) di quel How To Survive che risale ormai al 2013, anche se sembra passato molto più tempo, il nuovo titolo si lascia alle spalle gran parte delle meccaniche “corri e distruggi” del predecessore per intraprendere la strada molto più interessante e in salite delle meccaniche strategiche del farming e grinding.
Togliamoci subito il peso dalla coscienza e rilassiamoci un attimo tutti quanti: How To Survive 2 ci ha convinti, è un ottimo titolo da giocare in solitaria e diventa un’eccellente passatempo in compagnia degli amici (fino a un massimo di tre, in locale o online). Di seguito vi racconteremo qualcosa di quello che abbiamo vissuto in sua compagnia, concentrandosi sui dettagli che reputiamo più interessanti. Se gli zombie non vi fanno paura e avete una mazza da baseball a portata di mano, vi inviatiamo a seguirci. Va bene anche un lanciarazzi, in caso.
Il buon vecchio Kovac
Ultimamente, anche attraverso l’influenza di quel mezzo capolavoro di The Walking Dead (fumetto), nel mondo degli zombie si sono diffusi nuovi luoghi comuni e personaggi-simbolo. Non legati agli zombi: quelli restano i soliti beoni vacillanti mangiatutto di sempre. Sono gli esseri umani a essersi fatti più interessanti, non trovate? O diventano completamente folli, oppure si trasformano in macchine da guerra della Cattiveria. Il Gorvernatore di The Walking Dead e Negan ricoprono perfettamente entrambi questi due aspetti dell’animo umano portato alla frattura della propria psiche e all’esasperazione.
Ecc, la prima volta che avete incontrato i manuali di Kovac nel primo How To Survive, probabilmente, avrete pensato a questo. E lo penserete ancora una volta, perchè Kovac ritorna anche nel sequel di cui stiamo parlando. E ritorna in persona. Vi fornirà un breve excursus tramite filmato sul perchè e percome il mondo è in preda alla follia zombie, con la poco originale motivazione di un misterioso virus batteriologico. Ma è un minimo e basilare prologo per il vero mettersi in moto degli avvenimenti: due secondi dopo vi ritroverete letteralmente al citofono del suo avamposto dei sopravvissuti. E, sebbene sembri un pazzo e abbia l’aspetto di un vero e proprio Cattivone dei fumetti o di un telefilm di Serie B, Kovac vi darà una mano. Una bella mano, assegnandovi le prime quest, ricompense e spiegazioni su questo mondo di gioco ostile e inizialmente macchinoso da comprendere.
“Se sei felice, tu lo sai, spara a uno zombie – CLAP CLAP”
All’inizio il gameplay di How To Survive 2 gioca un brutto scherzo al giocatore: con una visuale isometrica alla Diablo 3, ti butta in mezzo a una foresta in pieno giorno a tirare botte con una mazza da baseball ai morti viventi. E che ci vuole, direte voi. E infatti: tre colpi e uno zombie va giù. Sembra tutto carino e facile. E invece non lo è neanche per il cavolo, perchè dopo qualche quest principale la difficoltà impenna e iniziate a capire che 1) una mazza da baseball all’inizio è simpatica e molto utile, ma quando vi insegue un’orda di zombie diventa più inutile di una cannuccia rotta, e 2) questo non è soltanto un gioco in cui si esce di casa a menare a caso contro i mostri controllati da un’intelligenza artificiale, ma molto di più.
A differenza del suo predecessore, il gameplay del titolo è tutto concentrato sul grinding e sul farming, che nella lingua degli ominidi significa: accumulare risorse, continuare a fare attraverso minime variazioni le stesse cose, potenziarsi, sbloccare obiettivi e nuovi oggetti, e ricominciare da capo; il tutto proseguendo nella storia principale. Prima di dire “eh che noia, io volevo menare gli zombie” ricordatevi che gli zombie potete menarli comunque, in cambio vi è richiesto di azionare un minimo anche il vostro cervello invece di farvelo mangiare dai cattivi. D’accordo, ci sono anche giochi in cui dovete solo uccidere mostri a caso, ma il livello di gratificazione resta pur sempre ai minimi storici, non trovate?
Sebbene l’intera produzione sia pensata (e si vede) per sfruttare il comparto multigiocatore online o locale, How To Survive 2 dà non poche soddisfazioni anche in singolo, oltre ad essere probabilmente anche discretamente più difficile. La storia prosegue attraverso missioni principali che ci vengono assegnate da Kovac: per potarle a termine dovremo recarci in questo o quel luogo, trovare questo o quell’oggetto, costruire questa o quell’arma di gioco. Portando a termine le missioni si guadagnano nuove ricompense, si inizia a prendere confidenza con i comandi e si guadagnano punti esperienza da spendere per potenziare il proprio personaggio e potenziare il proprio insediamento.
A proposito degli insediamenti…
Una delle direttive principali del gioco è proprio questa: creare insediamenti, accudire gli insediamenti, difendere gli insediamenti. Gli insediamenti sono praticamente la vostra vita e unica fonte di sopravvivenza e sicurezza in un mondo devastando dalla catastrofe zombie: è dove siete al sicuro e potrete riorganizzare le idee, oltre a dedicarvi alla costruzione di nuovi oggetti e al potenziamento del vostro personaggio.
Andando online e cominciando una nuova partita le cose cambiano presto ritmo. Se avete degli amici da poter invitare nella vostra partita potrete anche iniziare sin da subito a fare tutto insieme, missioni, uccisioni, potenziamenti, e via dicendo. How To Survive 2 è pensato per essere iniziato, vissuto e concluso in compagnia di altri tre amici “reali” o mai visti prima d’ora, e la meccanica funziona oltre ad essere divertente. Il problema, come sempre, sono le persone: perchè se non le conoscete e le invitate nel vostro rifugio, beh… come diceva vostra madre quando eravate piccoli? “Mai fidarsi degli sconosciuti”. Perchè potrebbero arrivare, picchiarvi e portarvi via tutto quello che avete. Magari non in modo così drastico, ma comuque abbastanza seccante. Anche questo è un punto in comune con The Walking Dead, che avrebbe dovuto ormai insegnare a tutti che, in caso di minaccia zombie ed estinzione di tre quarti della popolazione mondiale, non è tanto degli zombie che bisogna preccuparsi, ma delle persone rimaste e della loro ferocia e avidità.
Se dobbiamo poi, in conclusione, spendere anche qualche parola per il comparto tecnico, grafico e sonoro, mettiamola così: la musica del gioco è dimenticabile dopo dodici secondi, ma non importa, non ne abbiamo mai sentito davvero la mancanza con tutte le cose che ci sono da fare e l’attenzione da loro richiesta. Graficamente, scenari e dettagli sono sufficientemente puliti, non abbiamo mai avuto bisogno di storcere il naso, anzi in certi casi (salvo gli oggetti minimali a schermo) viene da credere che gli sviluppatori si siano concentrati più sulla qualità che sulla quantità. E in questo tipo di titoli, va bene così. I caricamenti di gioco, invece, non vanno bene così. Non si può aspettare un minuto di transizione tra un interno e un esterno, tra una missione e l’altra. Non in un gioco che non deve calcolare chissà quanta roba ogni volta. Ma dopo un paio di partite ci si fa l’abitudine.
Commento finaleHow To Survive 2 è un survival game con tanti elementi interessanti, dal carisma di Novac alla personalizzazione di armi, equipaggiamento, per non parlare delle tante missioni e difficoltà presenti, scenari, nemici e molto altro che vi consigliamo di scoprire da voi. Divertente in singolo, fenomale in compagnia di amici virtuali o reali, vi consigliamo di non farvelo sfuggire. Soprattutto considerando che è proposto al prezzo davvero budget di appena 15 cocuzze. |
Pro | Contro |
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– Meccaniche interessanti
– Più profondo di quanto non sembri
– Fenomenale in compagnia di amici
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– Alla lunga ripetitivo
– Comparto tenico migliorabile
– Odio profondo per il cursore da mouse a schermo
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Voto Globale: 80 |