Anteprima Quarantine

Letali virus da debellare.

Versione testata: PC.

Molti di voi conosceranno il celebre Plague Inc., titolo indie strategico che ci “cala nei panni” di diversi virus con l’obiettivo di infettare il mondo intero e sterminare l’umanità prima che venga trovata una cura che ponga fine alla nostra carneficina. Ma come sarebbe la situazione se i ruoli fossero invertiti e il nostro compito fosse, invece, quello di debellare una letale infezione di massa di dimensioni planetarie?

A proporci questo scenario dalla parte del bene è lo sviluppatore Sproing con il suo nuovo Quarantine, gioco attualmente in Early Access su Steam che, sostanzialmente, offre un’esperienza opposta a quella proposta dal titolo di Ndemic Creations, puntando su un ritmo di gioco immediato ma che, al contempo, richiede azioni ponderate e studiate data la formula di gioco a turni.

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Emergenza mondiale

Per l’appunto, Quarantine si differenzia sin da subito da Plague Inc. per la sua struttura a turni, in quanto avremo un certo numero di mosse disponibili per ogni “round” che verrà dettato principalmente dagli operatori e dal denaro a nostra disposizione. A questo punto, la palla passerà al virus che, a sua volta, cercherà di infettare il maggior numero di città e Stati possibili per portare la popolazione mondiale al collasso prima di trovare una cura efficace contro questa mortale epidemia.

Nella sua apparente semplicità, terminato il tutorial il gioco si rivela invece impegnativo e per nulla scontato, in particolar modo per la presenza di tre ceppi infettivi con cui mettersi alla prova (ai quali ne verranno sicuramente aggiunti altri durante lo sviluppo), ovvero batteri, virus e prioni, ognuno con caratteristiche di diffusione differenti. Per contenerli e debellarli, dovremo affidarci ad un team composto da diversi membri che andremo ad arruolare nel corso della partita a seconda delle nostre esigenze e che saliranno di livello in base al loro utilizzo. Ogni esperto potrà svolgere diverse azioni, che avranno una maggiore efficacia se compatibili con il loro ruolo: nella ricerca di campioni per sviluppare un antidoto, ad esempio, gli scienziati ne otterranno uno extra, così come i soldati subiranno meno danni dalle operazioni di messa in quarantena. Selezionando invece il trattamento delle città per diminuire il livello di infezione e mantenere i cittadini in vita, i medici saranno in grado di far calare la contaminazione di due tacche anziché una sola. Ogni capitale, infatti, dispone di un sistema di salute composto da quattro barre: se vengono totalmente riempite in quanto non saremo in grado di reagire in tempo agli attacchi del virus, la città morirà e verrà considerata persa, con tutto ciò che può significare per la diffusione dell’epidemia. La quarantena servirà appunto a rendere immuni per alcuni round le città, sebbene la sua grande utilità sia direttamente proporzionale al costo per la messa in atto.

Per ingaggiare nuovi membri e avviare le operazioni più importanti, ovviamente, dovremo mettere mano ai nostri fondi, che ci verranno forniti ad ogni fine turno (equivalente ad un giorno del gioco). Costruendo degli uffici nei luoghi infetti, inoltre, potremo incrementare le entrate, così da avere più denaro a disposizione per eseguire le nostre mosse. La vita del nostro team, però, non sarà tutta rose e fiori, poiché gli agenti subiranno dei danni dalle azioni più difficili, il che ad un certo punto ci porterà a doverli curare, lasciandoli fuori gioco per uno o più turni e non potendo, di conseguenza, impiegarli sul campo in alcun modo. 

quarantine screen

Per potenziare gli agenti e migliorare il nostro controllo sull’espansione del virus potremo affidarci ad un albero tecnologico diviso in quattro rami che, a loro volta, dispongono di diversi perks che offrono dei bonus in grado di facilitarci il lavoro per alcuni turni. Nel laboratorio, come prevedibile, è infine possibile ricercare una cura definitiva contro l’epidemia, ma oltre a richiedere tempo occorre anche spendere parecchi soldi. Saper gestire ottimamente le proprie risorse, pertanto, è la chiave per la vittoria, ancor di più se si gioca alla difficoltà più elevata in cui il virus sarà decisamente brutale e poco mansueto.

Per portare a termine una singola partita, generalmente, non è richiesta più di un’ora, e il grado di rigiocabilità attualmente è basso in quanto sono presenti pochi ceppi da annientare e si cade presto nella monotonia, ma speriamo che nel corso dello sviluppo vengano aggiunte molte altre opzioni di modo da rendere l’esperienza più ricca, varia e profonda, anche perché attualmente il titolo ha poco da offrire.

Dal punto di vista tecnico, Quarantine è un titolo che non richiede una configurazione particolarmente potente per essere giocato: graficamente risulta pulito ed essenziale, in quanto l’area di gioco non è altro che la Terra vista dal satellite, mentre per quanto concerne il comparto audio può vantare dei buoni effetti sonori, seppur siano pochi. Sebbene sia in Early Access, è già presente la lingua italiana, ma rimangono ancora alcune piccole traduzioni da fare che verranno indubbiamente implementate con le future patch.

Commento finale

Quarantine è la risposta inversa a ciò che è Plague Inc., ma introduce alcune novità nel gameplay che vanno a differenziarlo sotto diversi aspetti, prima fra tutte la struttura a turni. Ogni nostra mossa, soprattutto alla difficoltà più elevata, deve essere studiata nei minimi dettagli in quanto la situazione potrebbe degenerare facilmente e le risorse a nostra disposizione per ogni turno sono limitate. Nonostante sia ancora in Early Access, il titolo si presenta bene e ha un buon potenziale che, però, deve essere sfruttato a dovere per riscuotere un buon successo, puntando magari ad un pubblico più ampio e non solamente agli appassionati del genere sviluppando un gameplay vario e profondo.

Aspettative Perplessità
– Gameplay ricco, vario e profondo
– Operazioni più complesse
– Maggior numero di agenti

– Attualmente, sono presenti solo tre tipi di virus e risulta facilmente ripetitivo

 
Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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