Recensione Dragon Quest Heroes 2

Tra musou e l’hack’n’slash

Versione testata PlayStation 4

Due anni fa arrivava su console un esperimento piuttosto strano: un nuovo episodio di Dragon Quest, ma slegato dalla serie principale e condito di meccaniche musou. Tra il malcontento, o semplicemente la paura, di buona fetta degli appassionati (comprensibile), il primo Dragon Quest Heroes si rivelò tuttavia un titolo interessante, capace di offrire qualcosa di nuovo senza nulla togliere al franchise.

Senza allontanarsi troppo da questo primo buon risultato, Square Enix è tornata ad unire le forze con Omega Force, e a due anni di distanza rieccoci qui alle prese con il nuovissimo Dragon Quest Heroes 2.

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Un’alleanza che dura da più di mille anni

Le vicende raccontate in questo seguito di certo non brillano per originalità. Saremo chiamati ancora una volta a combattere contro una forza malefica potente e distruttiva che minaccia di mandare in fumo l’alleanza siglata più di mille anni prima dai sette regni che compongono l’universo di Dragon Quest Heroes 2. Ci troveramo a vestire i panni di due giovani protagonisti: Lasaar e Theresa, i quali oltre ad essere parenti (sono cugini) sono dei promettenti e abili spadaccini. Inizialmente il nostro obiettivo sarà quello di contrastare le temibili forze malefiche scatenate dai dunisiani contro il regno di Kala ma, a seguito dell’incontro con Kisar, principe del regno di Kala, i nostri giovani protagonisti verranno a conoscenza di un’antica e misteriosa profezia che annuncia l’arrivo di una nuova guerra che stravolgerà i sette regni. Oltre a combattere contro le forze oscure, Lasaar e Theresa cercheranno di venire a capo della profezia incontrando i protettori dei setti regni. La trama non risulta essere quindi particolarmente complessa e non prevede sostanzialmente eclatanti colpi di scena che possano farci sobbalzare dalla sedia, però riesce nel complesso a risultare interessante quanto basta per il prosieguo della nostra avventura. La critica che può sostanzialmente essere rivolta a Omega Force è quella di aver infarcito il titolo di dialoghi troppo lunghi e spesso piazzati nel contesto narrativo senza un reale motivo.

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Al pari e anche più del predecessore, Dragon Quest Heroes II si presenta come un titolo incredibilmente vasto ed è caratterizzato da una natura a metà strada tra l’action e il JRPG vero e proprio. Al di là di sezioni adrenaliniche in cui sarà sufficiente farsi strada a colpi di fendenti tra orde e orde di mostri (con rapide incursioni nel genere del mousou) sarà anche necessario studiare le caratteristiche di ciascun personaggio per costruire un party il più possibile equilibrato e versatile, in grado di affrontare i boss più agguerriti e i loro servitori.

È possibile procedere nell’avventura con al massimo al seguito quattro diversi eroi sfruttandone le devastanti combinazioni di magie rese disponibili da attacchi concatenati che in poco tempo permettono di scagliare contro il malcapitato di turno ogni sorta di attacco elementale. Eseguendo una serie di colpi si carica la barra della tensione, in grado di donare al nostro personaggio una invulnerabilità temporale ma assoluta: punti magia infiniti e l’aggiunta di un attacco supremo sono solo due delle caratteristiche bonus guadagnate.

Ad ogni passaggio di livello aumenteremo, com’è normale che sia, punti vita e punti magia, ma si guadagnano anche punti abilità da spendere per sbloccare nuove mosse o per migliorare le statistiche di ciascun personaggio. Se poi consideriamo nel dettaglio Lasaar e Theresa, si aggiunge la possibilità di scegliere quale vocazione intraprendere tra guerriero, lottatore, mago, sacerdote o ladro, tutte da sbloccare completando specifiche quest di gioco. I personaggi partono sì come guerrieri ma, a differenza degli altri personaggi che si uniranno al gruppo con il proseguo della storia, potremo trasformali in incantatori, potenziandone le arti magiche, oppure puntare su guanti e tirapugni per il combattimento corpo a corpo. Un’opzione questa atta ad ampliare il ventaglio di possibilità offerto da Dragon Quest Heroes II per adattarsi meglio alle esigenze di ogni singolo giocatore.

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Dragon Quest Heroes II non punta a stravolgere la formula rivelatasi efficace già con il primo capitolo, semmai a perfezionarla. E la perfeziona soprattutto sul mondo di gioco, un open world vasto e ricco di nemici che brulicano tra le sue praterie in attesta che il nostro quartetto di eroi arrivi a combatterli. Oltre alle città nelle quali si trovano i negozi e si svolgono la maggior parte delle sezioni strettamente connesse alla trama principale, le aree di collegamento si presentano come le naturali destinazioni per esplorare e combattere, ed è possibile portare a termine le missioni secondarie con la possibilità di muoversi agilmente tra esse sbloccando il comodo sistema di teletrasporto. Sia nelle aree liberamente esplorabili, che nei dungeon permane una cura nel dettaglio decisamente superiore rispetto a quella che siamo abituati a vedere nei musou, con meno nemici su schermo ma più curati in termini di modellazione e di animazioni.

L’unione fa la forza

Il comparto online di Dragon Quest Heroes 2 sostanzialmente verte sulla possibilità di poter aiutare un altro giocatore nelle battaglie più dure e impegnative. Il sistema è chiaramente molto simile a quanto vistosi in Dark Souls e quindi sarà possibile accedere alle partite nelle quali un determinato giocatore richiede aiuto perchè in difficoltà con determinate quest del gioco. Parlando quindi con il personaggio Nadine, sarà possibile realizzare delle apposite lobby per le nostre richieste di aiuto, oppure saremo noi a ricercare i giocatori che lo richiedono.

Sebbene non rappresenti chissà quale aggiunta degna di nota, tale modalità aggiunge qualche ora in più di divertimento alle già tante ore necessarie per portare a compimento, giocando anche le quest secondarie, il titolo.

Dal punto di vista strettamente tecnico, il lavoro svolto da Omega Force è sicuramente buono. Il motore grafico alla base di Dragon Quest Heroes II si comporta piuttosto bene, offrendo una resa visiva, non eccelsa (probabilmente per la natura cross-gen del prodotto) ma superiore rispetto ad altri titoli del medesimo genere. A differenza dei vari musou è stata dedicata una certa cura ai modelli poligonali non soltanto dei personaggi principali ma soprattutto sui nemici che dovremo affrontare e alla varietà di animazioni disponibili. Non abbiamo riscontrato alcuna incertezza legata al frame rate, il quale si è comportato egregiamente. Il tutto è dovuto anche al fatto che abbiamo si tanti nemici a schermo ma in numero inferiore rispetto agli standard del genere. Le note dolenti sono date da una gestione della telecamera un po’ macchinosa negli scontri più impegnativi e un’intelligenza artificiale rivedibile.

Il parlato in inglese (è selezionabile anche in versione giapponese) è stato improntato su una recitazione troppo teatrale e il forte accento inglese dei vari personaggi presenti lo rendono un po’ pesante e noioso. Piacevole la colonna sonora, mai troppo invadente e sempre perfetta alle singole situazioni di gioco!

Commento finale

Dragon Quest Heroes II porta una ventata di freschezza nel genere musou che, come noto ai più, non si fa di certo apprezzare per varietà di situazioni e meccaniche di gameplay. Ci saremmo sicuramente aspettati un bel balzo in avanti rispetto al predecessore ma tutto sommato Dragon Quest Heroes II, sebbene non brilli per originalità nella trama, nelle quest secondarie fin troppo ripetitive e per una imbarazzante intelligenza artificiale, si lascia comunque giocare. Quindi consigliamo l’acquisto agli appassionati del musou/hack’n’slash in quanto il titolo sviluppato da Omega Force rappresenta sicuramente il miglior esponente del genere degli ultimi anni.

Pro Contro 
– Buon combat system
– Longevità elevata
– Eccellente il sistema di sviluppo dei personaggi
– Un sistema di dialoghi troppo prolisso e a tratti inutile
– Intelligenza artificiale da dimenticare
– Narrativamente mediocre
  Voto Globale: 79
 
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Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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