Recensione Puyo Puyo Tetris

Blocchi grezzi e morbidi fagioli: la sfida finale.

Versione testata: Nintendo Switch.

Le cose che non ti aspetti: l’incontro di due giochi dalle meccaniche apparentemente simili eppure diversi come il giorno e la notte. Da una parte Tetris, il videogioco russo di logica e ragionamento inventato da Aleksej Leonidovič Pažitnov nel 1984, assurto quasi alla storia non come “un” videogioco, ma come “IL” videogioco. Dall’altra Puyo Puyo, il rompicapo sviluppato nel 1991 da Compile per MSX2. Primo titolo della serie omonima, è stato poi convertito per numerose piattaforme. Il padre Masamitsu “Moo” Niitani, fondatore della Compile, si era basato proprio Tetris.

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Cos’hanno da spartire i due giochi, a parte il fatto che sono incentrati sul ragionamento e sulla “cascata dal cielo” o di tetramini o di soffici gocce colorate? Fino a qualche tempo fa niente, adesso quasi tutto: SEGA ha deciso di realizzare un crossover tra i due titoli, attingendo alle meccaniche ora dell’uno ora dell’altro, per sfornare un gioco divertente, fresco e fuori di testa. Un titolo che, possiamo dirlo senza paura di ritorsioni, ha più senso su Nintendo Switch che su tutte le altre console su cui è stato pubblicato, data la portabilità della stessa e la possibilità di giocare in multiplayer locale semplicemente estraendo il secondo Joycon.

Vediamo insieme cosa succede quando i due mondi del Tetris e dei Puyo Puyo collidono in un’unica produzione.

Combiniamo tutti questi colori!

Serve davvero ricordare quali siano le meccaniche di Puyo Puyo e di Tetris? E va bene, ricordiamole: in entrambi i titoli scenderanno l’uno dopo l’altro dalla parte alta dello schermo una serie di oggetti da combinare e collocare su quella inferiore. In Tetris si tratta degli spigolosi tetramini: gira di qua, incastra di là, andranno collocati l’uno accanto all’altro per formare una fila orizzontale precisa. Ottenendola, essa sparirà liberando lo schermo. Quando non resta più spazio e i tetramini non possono scendere, è GAME OVER. Lo scopo è farli sparire, accumulando punti su punti; se giocate in due, più combo otterrete (sparizioni concatenate tra di loro) più vantaggio accumulerete sull’avversario: uno dei due prima o poi deve finire con lo schermo oberato di mattoncini. In Puyo Puyo a farla da padrone sono invece quelle sottospecie di bolle colorate, che possono essere combinate tra loro, ma non per forza ottenendo una linea orizzontale: è sufficiente che quattro di esse si tocchino contemporaneamente e, se sono dello stesso colore, PUFF, spariranno. La meccanica delle combo funziona in maniera del tutto simile.

Puyo Puyo Tetris combina le due tipologie offrendo tantissime modalità, sia in singolo che in multiplayer. Prima di accedere al menù, troveremo una selezione rapida di sfide potendo scegliere tra un Puyo Puyo contro l’intelligenza artificiale, una partita Fusion sempre contro la CPU e una maratona Tetris. Il menù principale poi è composto a sua volta da sei differenti voci: Avventura, Solo Arcade, Multiplayer Arcade, Opzioni, Online e Lezioni. Avventura e Lezioni parlano da sé, offrendo rispettivamente un percorso abbastanza impegnativo con un minimo di storia, mentre le Lezioni insegneranno a padroneggiare tutti i segreti per stracciare gli avversari con entrambi i puzzle. A raccontarlo sembra complicato, ma con il menù davanti fidatevi, è tutto abbastanza intuitivo e semplice.

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Tutte le modalità

Le modalità presenti sia per giocatore singolo che multiplayer sono Versus, Fusion, Swap, Party e Big Bang. La prima è una classica sfida tra giocatori dove ognuno può scegliere se accatastare fagiolini colorati o blocchetti geometrici a prescindere dalla scelta fatta dagli altri avversari. Nello Swap invece la partita si alterna tra Tetris e Puyo Puyo e la particolarità della sfida è il come si possono sviluppare le catene: quando lo schermo “swappa” continuerà a scendere materiale utile anche se lo schermo è momentaneamente inattivo e, se il pezzo che sta cadendo si poserà in un punto che permette lo scoppio di Puyo o l’eliminazione di una riga, quella mossa conterà e si sommerà ai danni inflitti all’avversario. La strategia migliore? Preparare una combinazione prima dello swap e lasciar cader il pezzo della vittoria lentamente mentre lo schermo è inattivo.

Party prevede il drop nello schermo di power-up utilizzabili solo eliminando materiale in prossimità di questi, infliggendo così malus all’avversario e abbassandone lo score, vince chi ha totalizzato più punti. Big Bang invece è una Endless Fever dove vengono preparate ad hoc catene di materiale per entrambi i giocatori, i quali devono eliminarlo nel modo più veloce ed efficace possibile. Alla fine di ogni round viene fatto un conteggio automatico dei punti e chi è in svantaggio subisce dei danni visibili in una “barretta della vita”, vince chi straccia l’avversario a sonori colpi di catene.

Due parole anche sulla modalità Fusion, che dovrebbe essere il cuore dell’intero titolo ma che purtroppo è quella inizialmente più difficile da digerire. Durante queste sfide infatti scenderanno nello schermo sia Puyo che Tetrimini e i giocatori dovranno utilizzare entrambi i materiali per comporre le proprie catene. Le regole sono un po’ diverse rispetto al solito perché assieme alle meccaniche classiche ne troviamo alcune inedite, come la differenza di peso tra i vari elementi e la presenza di pezzi speciali dalla duplice natura. A seconda della necessità potrete scegliere in quale forma utilizzarli ricordando che i blocchi geometrici sono più pesanti e schiacceranno i Puyo se posizionati al di sopra di essi. Si tratta senz’altro di una modalità interessante, ed è anche studiata bene, ma risulta poco efficace agli occhi di quei giocatori con molta esperienza sulle spalle, così abituati a giocare in modo classico da non riuscire ad abituarsi tutto subito al nuovo metodo e la dimostrazione sono le pochissime partite disputabili online.

Commento finale

Puyo Puyo Tetris potrebbe essere il titolo definitivo che fa per voi, ma prima dovete porvi un paio di domande. Vi piace Tetris? E Puyo Puyo? Se almeno una delle due risposte è “sì”, allora procedete all’acquisto! Se siete indecisi invece la scelta migliore è quella di attendere un taglio di prezzo, perchè 30 bigliettoni per un gioco simile fanno un po’ piangere il cuore. Soprattutto contando che sì, c’è tanto divertimento e con gli amici si preannunciano serate indimenticabili, ma alla fin fine abbiamo tra le mani una singola meccanica di gioco variata all’infinito.

Pro Contro 
– Crea dipendenza!
– Personaggi fuori di testa
– Tantissime modalità di gioco, anche online
– Alla fin fine è sempre lo stesso gioco, variato all’infinito
– Alcune modalità sono meno riuscite di altre
– Prezzo un tantino elevato
  Voto Globale: 80 
 
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