Finalmente Outlook
La prima e più evidente novità è rappresentata dalla presenza finalmente di Outlook per Mac.
Il potente client di posta ritorna finalmente sulla piattaforma dopo quasi dieci anni di attesa e la parentesi non proprio felice di Entourage.
Il primo test a cui abbiamo sottoposto il nuovo client è stata l’importazione di tutti i nostri messaggi, caselle, regole e firme dal client Apple Mail. Si trattava di un lavoro piuttosto oneroso considerando che sull’iMac (Snow Leopard 10.6.5) sul quale il programma è stato provato sono gestiti circa 5 account mail tra lavorativi e personali.
Tra questi account Hotmail Exchange, iMap, Gmail, Pop per un totale di circa 30.000 messaggi.
A tutto ciò si aggiungano due caselle di posta archiviate, più una 40ina tra regole di reindirizzamento e inoltro.
Capirete bene che l’impresa non era per niente facile. Il primo test è consistito nell’importazione di tutte le regole, gli account e le firme e le cartelle archiviate presenti nel nostro Mail mediante la semplice procedura guidata. Il programma con sicurezza ha proceduto all’importazione dei 5 account e delle regole di reindirizzamento ma non è riuscito ad importare le mail già scaricate sul client Apple e cancellate dal server così come pure la cartella di posta inviata; un bel problema visto che questo ci ha costretto a lasciare in vita il “vecchio” Mail con le migliaia di messaggi presenti in esso. (Pare si tratti di un problema noto a Microsoft che ha promesso una patch prossimamente)
Il programma inoltre non è riuscito ad importare le cartelle smart ma questo ci ha permesso di apprezzare la straordinaria semplicità con cui è possibile crearne di nuove in Outlook 2011.
Superato questo primo scoglio passiamo ad analizzare le funzionalità del software.
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Il nuovo design di Outlook si sposa perfettamente con il look raffinato del nostro sistema operativo preferito: la nuova interfaccia “ribbon”, (nastro ndr.) già familiare a chi ha avuto contatto con Office 2008, ora è infatti più discreta, mantenendo comunque la sua funzionalità che è quella di permettere mediante appunto una fascia che sovrasta la barra degli strumenti, un rapido accesso alle sezioni in cui sono stati suddivisi i tool di produttività.
Una volta scaricati i messaggi ancora presenti sul server abbiamo avuto modo di osservare un’altra novità di questa versione del client di posta: l’accorpamento degli account di posta e delle mail provenienti da uno stesso indirizzo di posta. Per quanto riguarda la prima funzionalità, i diversi account vengono accorpati in una sola cartella “Posta in Arrivo” per cui è necessario se si vuole essere sicuri dell’account in cui sono contenute le singole mail, impostare tra le preferenze la visualizzazione della colonna “Account” o separare i diversi account in fase di visualizzazione con una apposita barra grigia. Naturalmente è sempre possibile disattivare la funzione di accorpamento anche se questo potrebbe comportare un certo caos sulla colonna di sinistra soprattutto se avete, come nel nostro caso, molti account di posta.
Altra novità riguarda l’accorpamento delle mail provenienti da uno stesso contatto in modo da avere sotto controllo l’intera “discussione” epistolare intercorsa.
In basso sulla sinistra sono poi state inserite le altre funzionalità integrate in Outlook, ovvero un calendario, una lista delle attività, una rubrica indirizzi e le note. Padroneggiarle tutte è di una estrema semplicità permettendovi di avere tutto sotto controllo dal programma sicuramente più utilizzato sui nostri computer (almeno dal sottoscritto).
L’integrazione con le funzionalità di Mac, seppure non ai livelli di Apple Mail, (e ci mancherebbe) è comunque buona, permettendovi ad esempio di visualizzare una anteprima dell’allegato di una mail semplicemente premendo la barra spaziatrice. Ancora assente invece la possibilità di recuperare vecchie mail da backup di Time Machine. Altro piccolo difetto, assolutamente superabile è una certa lentezza nella cancellazione delle mail: cliccando sul pulsante elimina, notiamo una sorta di Lag (ritardo) tra la pressione dello stesso e il suo spostamento nel cestino.
Inutile dire che l’impostazione di Outlook è prettamente business, con una marea di funzionalità che possono spaventare chi vi si avvicina per la prima volta, ma delle quali una volta padroneggiate non potrete più fare a meno.
Particolarmente impressionanti le funzionalità di condivisione, presenti anche per gli altri moduli della suite, che vi permetteranno ad esempio di impostare nel dettaglio la condivisione dei vostri account e messaggi con altri colleghi di lavoro, arrivando persino a selezionare a quali messaggi questi possono accedere oppure a condividere un calendario.
Descrivere nel dettaglio la miriade di funzionalità di Outlook sarebbe un’impresa impossibile, sappiate soltanto che se vi serve un client di posta completo, la scelta è obbligata: se una funzionalità non c’è in Outlook 2011, allora non esiste.