Inedita modalità multigiocatore
Una delle principali novità e incognita di questo secondo capitolo risiede nell’introduzione di una modalità multigiocatore, diventata ormai standard per il mercato odierno. La modalità prevede un massimo di 8 giocatori che potranno sfidarsi in due squadre da quattro contro quattro su una manciata di mappe. Una squadra dovrà controllare gli Umani con tanto di armature e armi sbloccabili grazie al livellamento. Un’altra squadra potrà godere dei favori della razza dei necromorph.
Differentemente dagli umani, quest’ultimi avranno la possibilità di scegliere tra tre specie disponibili. In base alla forza della specie scelta il giocatore dovrà attendere un maggior tempo di spawn prima di tornare in gioco una volta ucciso dall’avversario. Inoltre sarà il giocatore stesso a scegliere il punto in cui rinascere e quindi sarà saggio studiare le mappe di gioco e l’avversario adeguatamente. Una volta scelto il punto rinasceremo, come da copione per i necromorph, sbucando dalle pareti.
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L’obiettivo degli umani consiste o nell’attivare determinati interruttori in un tempo limite o nel dover raggiungere le capsule di salvataggio per poter compiere una fuga disperata. Ovviamente ai necromorph il compito di impedirglielo. Modalità insomma poco fantasiose e che purtroppo poco vanno a scontrarsi con l’atmosfera del gioco, rovinandola. Il fulcro del gioco è chiaramente il Single Player.
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