Il pugno di Hokuto urla di rabbia!
Versione testata Playstation 3.
19xx …
Siamo alla fine del ventesimo secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra gli oceani sono scomparsi e le pianure hanno l’aspetto di desolati deserti… tuttavia la razza umana è sopravvissuta. Con questo incipit si aprono le puntate di Hokuto No Ken, in Italia conosciuto come Ken Il Guerriero. Manga che approdò nel nostro paese nel 1986 circa, e che riuscì a catturare sin dall’inizio un’enorme schiera di fans. Se tra voi lettori è presente una frangia di nuove leve piuttosto giovani, è probabile che non abbiate la benché minima idea di cosa stiamo parlando; dunque prima di passare alla disamina del titolo in questione è doveroso da parte nostra portarvi a conoscenza del manga creato dalle geniali menti di Tetsuo Hara e Yoshiyuki Okamura, conosciuto ai più come Bronson. La storia narra le vicende di Kenshiro, 64° discendente della Divina Scuola di Hokuto, l’”Hokuto Shinken”. Questa tecnica micidiale, permette a chi ne fa uso, di convogliare la propria energia spirituale in determinati punti di pressione, detti tsubo, i quali disintegrano il corpo del malcapitato dall’interno, facendolo poi esplodere.
Sia il fumetto che il cartone animato cominciano mostrandoci un Kenshiro alla ricerca dell’amata Julia, rapita dal rivale in amore Shin. Non vogliamo certo rovinarvi il piacere di leggere da soli il manga o guardare l’anime, quindi ci fermeremo qui. E’ bene sapere che questo Fist of the North Star: Ken’s Rage non è il primo esperimento di videogioco tratto dallo storico brand, infatti si contano ben venti titoli prima di questo ultimo prodotto videoludico.
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Non tutti i videogiochi dedicati all’uomo dalle sette stelle sono stati all’altezza del manga cui traevano ispirazione. Sarà riuscita Koei/Tecmo a sfornare un prodotto all’altezza delle aspettative? Continuate a leggere e lo saprete.