Recensione Need for Speed: SHIFT 2 Unleashed


Impatto visivo degno di nota

Lo schermo viene popolato in abbondanza tra un numero consistente di poligoni per le autovetture, i tracciati e gli oggetti che lo circondano e abbelliscono il paesaggio, colorato e ricco di effetti soprattutto di luce, sia ambientale che dinamica proveniente dai fari delle auto.

Anche se il dettaglio generale della risoluzione sulla versione console non segna un poderoso miglioramento, è il connubio di tutto ciò che si muove a rendere il titolo decisamente sopra le righe della stragrande produzione attuale. Infatti, tralasciando la minuziosità di ogni centimetro dell’abitacolo o della scocca esterna, le autovetture appaiono fatte davvero bene e supportate da una gestione unica nella sensazione della velocità che, pur fissata a 30fps su console e con qualche calo di frame a 60fps su personal computer, rapisce il giocatore trasportandolo nel mondo delle corse, facendo pulsare l’adrenalina nelle vene e trasmettendo ogni sobbalzo e imperfezione ad oltre 200 km/h.

Menzione particolare l’effetto dei fari nelle gare in notturna, che danno un tocco davvero sorprendente e aggiungo appeal a qualsiasi sfida, ad esempio illuminando l’abitacolo in modo dinamico grazie ai bagliori delle luci dell’auto che che stiamo precedendo.

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Il comparto audio è ben assortito di campionamenti diversi e corposi per ogni autovettura, puntando ad enfatizzare ogni rombo del motore, in puro stile Need for Speed. La playlist che accompagna ogni evento è sufficiente a non tradire le attese, ma non personalizzabile come invece qualche giocatore potrebbe preferire.

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