Luci ed ombre di New Marais
Dopo pochi minuti di giocato non si può certo che apprezzare un netto miglioramento grafico, e già dalle parole di Brian Fleming, produttore e co-fondatore di Sucker Punch, si è potuta intuire la qualità che gli sviluppatori hanno ricercato per questo secondo episodio. Tenendo presente che il titolo appartiene al genere free-roaming, dove ogni ambientazione di gioco è interamente giocabile grazie alla sua natura sandbox, è ovvio che non si potranno avere le punte di eccellenza come ad esempio in Uncharted 2, vincitore finora del miglior comparto grafico su console Playstation 3, ma il risultato è comunque impressionante.
Le strade affollate di civili, le inquadrature dal chiaro movimento cinematografico, le animazioni ancora più credibili e i personaggi più curati, sono solo l’antipasto per la gioia degli occhi. Nel momento in cui ci si comincia a muovere in lungo e in largo, ad usare i poteri o anche a scatenare qualche deflagrazione, si rimane colpiti dagli effetti di luce che abbaglia e si rinfrange su ogni oggetto dello schermo, mentre gli elementi particellari di fumo e detriti creano sostanza e contenuto per ogni esplosione sia piccola che grande, e la palette di colori, ora più armoniosa e stilisticamente più bella, riesce ad incantare ogni spettatore.
A tutto questo si aggiunge una gestione della fisica davvero notevole che, unita ad una natura sand-box di una intera mappa di gioco, si sposa degnamente con il titolo regalando tantissime soddisfazioni.
Il framerate resta quasi sempre ancorato ai 30fps, tranne rare volte in cui si svolazza ad una certa velocità dall’alto e impegnando la console ad uno sforzo maggiore per tenere su schermo tutti i poligoni e le textures che compongono il paesaggio, senza in ogni caso diminuire moltissimo e quindi senza mai minare l’esperienza di gioco.
Il sonoro è davvero di ottima fattura, sia per quanto riguarda i dialoghi interamente doppiati in italiano con un linguaggio maturo e senza sbavature nel labiale, che nelle musiche che fanno da tappeto musicale per l’intera storia, con una playlist mai banale e sempre in linea con gli eventi che si stanno vivendo. Gli effetti sonori delle armi così come i suoni ambientali ricalcano in modo molto fedele a quello che si assiste su schermo, esaltando soprattutto i poteri di Cole.
Dobbiamo dire che il prodotto non è esente da piccoli difetti come un anti-aliasing non curato affatto nella prima missione, e poi fare il suo sufficiente lavoro nel proseguo dell’avventura. Mentre un’ intelligenza artificiale maggiormente curata avrebbe potuto completare al meglio una produzione che non lascia scampo nemmeno ai boss finali.
