Recensione Mortal Kombat

Nuova e vecchia scuola

Il sistema di combattimento è l’anima di un genere come quello che stiamo prendendo in esame. Le novità introdotte in questo nuovo episodio vedono l’introduzione di una barra divisa in tre porzioni che ci permetterà una volta caricata di eseguire mosse speciali potenziate consumando una porzione, di eseguire una combo-breaker (ovvero interrompere le combo avversarie) al costo di due tacche, mentre utilizzando tutte e tre i settori assisteremo alle coreografiche nonché dolorose X-Ray Moves, super mosse che arrivano a togliere anche metà energia al nostro avversario!

Ciò che rende queste mosse veramente speciali è la loro realizzazione, si vedranno ossa e organi interni frantumarsi, il tutto condito dal classico effetto Raggi X. Tolte queste innovazioni, Mortal Kombat ricalca fedelmente il gameplay che abbiamo apprezzato nei vecchi episodi, ovvero una semplicità ed immediatezza alla portata di tutti. Coi tasti frontali del pad affonderemo calci o pugni, mentre i tasti dorsali saranno adibiti alla parata e alle prese, nonché all’esecuzione delle mosse speciali Enhanced.

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Nonostante la semplicità paventata da questo sistema di combattimento, memorizzare le numerosissime combo, mosse speciali e fatality, sarà un’impresa. Parlando delle fatality è impossibile non citarne la violenza inaudita, probabilmente tra le più sanguinolente della serie e questo sarà fonte di grande gaudio per i fans del brand.

Non dimentichiamoci inoltre le stage fatality, ovvero le esecuzioni finali effettuabili in determinate arene; dolore e violenza garantite anche in questo caso. Trovano posto anche le babality in questa versione, nel caso non vogliate infierire troppo sui vostri malconci avversari.

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