Recensione Duke Nukem Forever

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Il Ritorno del Duca!

Versione testata Playstation 3.

Duke Nukem Forever è un FPS del tutto particolare che mettendovi nei panni del Duca, un uomo rozzo e dal grilletto facile, amante delle belle donne e soprattutto del sesso, vi permetterà di vivere un’avventura il cui unico scopo sembra essere spaccare culi e mascelle dei poveri alieni che hanno invaso la sua base.

La trama è incentrata sull’obiettivo di impedire agli alieni (gli stessi di Duke Nukem 3D) di rubare le sue ragazze e evitare che facciano crollare il suo impero.

Le prime due ore circa fungono da tutorial per i giocatori. Inizialmente si comincia con un piccolo sipario, dove si vede Duke Nukem girovagare per il suo “Impero” e si rende conto che gli alieni hanno veramente invaso il suo territorio e lui munito di guanti, birra e di ottima ironia, comincerà affrontarli uno ad uno.

Per tutti coloro che avevano giocato in passato ai vecchi capitoli del Duca, in Duke Nukem Forever noterete un gioco estremamente consapevole di sé, dove il carisma del personaggio non viene mai a mancare, anzi per meglio dire il suo “ego”.

Giudicarlo dopo solo poche ore sarebbe un delitto; è necessario viverlo da cima a fondo. Il titolo si propone all’inizio in modo molto energetico grazie al carisma del personaggio principale, all’avventura dirompente e alla sua perversione. Se il giocatore riesce ad essere catturato dall’umorismo e dal fascino del Duca allora si può godere dell’intera esperienza di gioco, sorvolando anche sui diversi difetti. L’ironia del Duca è molto spiccata e comica già dalle prime battute vi farà riderete a crepapelle, per poi risultare durante il resto della campagna in singolo giocatore monotone o addirittura fastidiose.

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