Letale forse un mix di vodka e droga.
Amy Jade Winehouse, la voce “soul” e “rhythm and blues” più famosa degli ultimi anni, nota purtroppo anche per il suo modo di vivere senza controllo, è deceduta quest’oggi. L’artista londinese si è spenta alla giovane età di 27 anni nella sua abitazione a seguito di un arresto cardiaco.
A nulla sono valsi i soccorsi giunti ormai quando il cuore di Amy non batteva più.
Secondo il Sunday Times si tratterebbe di suicidio considerando le prime indiscrezioni sulla causa della morte dell’artista che parlano di una dose massiccia di Vodka e droga nell’organismo. Nel giugno scorso era apparsa a Belgrado per il suo concerto è stato subito annullato dopo che i fans l’hanno letteralmente fischiata per la sua esibizione poco lucida; a dire il vero era visibilmente ubriaca.
Amy Winehouse, che ha esordito con l’album Frank e successivamente ha trionfato sulla scena mondiale con Back to Black, doveva comparire in Italia il 16 Luglio per il festival estivo di Lucca denominato propriamente Summer Festival, ma anche questa tappa è stata annullata.
Il padre aveva più volte in questi anni dichiarato di temere per la vita della figlia, la quale non voleva proprio saperne di rimettersi in sesto. Amy ha sempre voluto bruciare la vita per inalarne l’essenza in pochi attimi, giusto il tempo di lasciare la sua voce incisa nelle canzoni per l’eternità. Addio, dannata pazza Amy Jade Winehouse.