Recensione Mortal Kombat Arcade Kollection


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Lanciato il gioco dalla propria “dashboard” si viene subito investiti da un aspetto curioso: la Kollection Arcade di MK è il titolo con la sequenza più lunga di loghi e presentazione tra produttori e sviluppatori, mai visti per un titolo digital delivery.
Il menù di gioco si presenta nello stile che tutti gli appassionati della saga conoscono, con la peculiarità di poter analizzare e spostarsi tra i tre cabinati originali dei giochi originali disponibili: Mortal Kombat, Mortal Kombat 2 ed Ultimate Mortal Kombat 3.

I tre cabinati sono modelli in 3D e sono repliche perfette delle macchine che venti anni fà popolavano i bar e le sale giochi.

Tra le opzioni disponibili che salteranno all’occhio al giocatore c’è l’opzione che riguarda il gioco online, ed è l’opzione che abbiamo trovato meno soddisfacente. Anche questo Mortal Kombat Arcade Kollection è stato sottoposto a diversi filtri grafici molto simili a quelli a cui è stato sottoposto Street Fighter 3: 3rd Strike Online Edition.

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I titoli inseriti nella Arcade Kollection sono stati riprodotti in maniera fedele alle controparti originali, sia nel gameplay via via sempre più raffinato, sia per quanto riguarda i contenuti extra comunque attinenti allo spirito della serie ed in particolare feature come le: babality, animality, introdotte con l’Ultimate Mortal Kombat 3.

Gli sviluppatori in questa Arcade Kollection hanno riportato anche una caratteristica che accomunava tutti i Mortal Kombat da sala bar, ovvero l’estrema difficoltà, quasi al limite della frustrazione

In particolare i boss finali dei vari titoli, Shang Tsung, Shao Kahn, Goro, Kintaro e molti altri, sono quelli più ostici da superare e spesso risulteranno a chi non buttato gli anni migliori della sua vita in sala giochi, insuperabili.
Questo naturalmente è il prezzo da pagare per una conversione di una Arcade Kollection pari pari alle controparti originali.

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