Recensione Gears of War 3

Chi ha bisogno della next-gen?

Parlando del comparto tecnico non possiamo che inchinarci e toglierci tanto di cappello osservando il meticoloso lavoro e il maestoso risultato ottenuto dai ragazzi di Epic Games. Sembra impossibile che un hardware vecchio di sei anni possa offrire una grafica così pulita e definita, effetti particellari ottimi si affiancano a texture ottimamente realizzate, profondità di campo che sfiora il realismo, animazioni fluide e realistiche, effetti di luce realizzati in maniera impeccabile.

Non va dimenticato l’ottimo level design che offre al giocatore paesaggi memorabili, architetture ricercate e mai banali, ambientazioni varie e che non annoiano mai il giocatore. Una palette di colori estremamente variegata che passa dai toni cupi e grigi fino ad arrivare a colori vivi e sgargianti offrono al giocatore tutto ciò di cui egli ha bisogno per godere appieno questa esperienza visiva senza precedenti. In alcuni livelli si nota leggermente un effetto aliasing, ma solo in rare occasioni.

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Il tearing fortunatamente è assente e il framerate è solido come la roccia, con un motore di gioco che gira costantemente inchiodato a 30 frame al secondo. Nemmeno durante le immense battaglie contro i boss di gioco che definire enormi sarebbe un triste eufemismo notiamo cali di fluidità. Gli unici, sporadici cali brevissimi si notano durante i salvataggi nei checkpoint di gioco, cosa che comunque non va ad inficiare l’incredibile esperienza di gioco. L’audio che accompagna il titolo è composto da musiche azzeccate e sempre in tema con quello che accade attorno a noi, sottolineando momenti drammatici, punti d’interesse e battaglie furiose.

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Ascoltare le note di Mad World sottolineare un momento drammatico non farà altro che aumentare l’angoscia e il dolore del giocatore che vive sulla propria pelle un’esperienza simile. Gli effetti sonori sono eccezionali, proiettili che sibilano sulle nostre teste, motoseghe che si attivano per creare furiose mattanze, i vari effetti sonori riprodotti dalle ricariche delle armi o dalle azioni contestuali. Nota dolente il doppiaggio italiano; il doppiatore che interpreta Marcus non è lo stesso delle edizioni precedenti e infatti questo farà storcere il naso a molti di noi. Inoltre la sincronizzazione labiale non è perfetta ed in alcune occasioni è proprio fuori tempo. Speriamo di poter godere un giorno anche noi dell’ottimo doppiaggio originale.

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