Recensione Ico & Shadow of the Colossus Collection HD


Shadow of the Colossus

Shadow of the Colossus, narra la storia di una sacrificio. Lei è una bellissima ragazza morta per chissà quale capriccio umano, ma si narra inoltre di una leggenda che parla di un luogo fuori del tempo, dove albergano creature divine cadute in un antico tempo. In questo posto, gli umani possono sfidare le leggi della natura e sarà qui che l’avventura avrà inizio. Il giocatore impersona un eroe senza nome che depone il corpo della sua amata e viene assistito da una voce celeste che veglia la terra di luce, si mostra all’eroe con consigli e guidandolo in questo particolare viaggio. La sostanza ludica di Shadow of the Colossus è il contrario di ICO, dove il titolo si distingue per essere senza combattimenti, senza enigmi ambientali e logici, shadow of the colossus è un titolo di esplorazione e di scontri con boss giganteschi, dei veri e propri colossi! Ueda fa di tutto per sorprendere il videogiocatore, e come nel caso di ICO ha successo: ci porta prima nelle profondità dei laghi e poi addirittura in cielo sul dorso di un colosso volante. Ci sorprende con queste enormità splendidamente caratterizzate, bellissime da vedere, dalle forme minacciose ma quanto gentili.

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Alla fine del percorso però ciò che aspetta il giocatore non è un semplice scontro con enormi boss, ma un viaggio tra una vastissima area di gioco con un profilo naturale davvero maestoso. Quello che Ueda presenta davanti agli occhi dei giocatori è uno spettacolo letteralmente da brividi, valorizzato da un’estetica delicatissima. Anche questo titolo come il precedente, ha subito un netto miglioramento grafico, personalmente maggiore rispetto a quello visto con ICO. Le texture sono state completamente ridefinite, la mole poligonale aumentata e l’aspetto grafico che si presenta davanti al giocatore è davvero sorprendente!

Anche il comparto sonoro ha subito un piccolo aggiustamento, nessuna modifica alla campionatura ma una semplice rimasterizzazione del comparto audio rendendo gli effetti sonori e i pezzi musicali più fluidi e più lisci senza ritrovarci con distorsioni o piccoli fruscii (come è accaduto con altre collection in HD di diversa produzione). Grazie a questa ottimizzazione tecnica, sempre attenta a valorizzare l’intera produzione, è riuscita a far sparire anche in questa opera i piccoli rallentamenti (cali di frame) che compromettevano in qualche modo l’esperienza originale del titolo. Il secondo lavoro di Ueda è un gradino superiore al precedente (quello di ICO), sarà perchè è uscito qualche anno dopo, ma la cura tecnica avuta è nettamente superiore, nulla da togliere alla prima opera.



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