”Grid”: sperimentata una rete telematica 10.000 volte più veloce dell’attuale internet.

Progettata dal CERN di Ginevra, verrà utilizzata per analizzare come è nato l’universo.

Il progetto.

Il “Grid” (griglia), era già noto come termine nell’ambito del “grid computing”, “un paradigma del calcolo distribuito, di recente introduzione, costituito da un’infrastruttura altamente decentralizzata e di natura variegata in grado di consentire ad un vasto numero di utenti l’utilizzo di risorse (prevalentemente CPU e storage) provenienti da un numero indistinto di calcolatori (anche e soprattutto di potenza non particolarmente elevata) interconnessi da una rete (solitamente, ma non necessariamente, Internet) (fonte wikipedia).

Ciò di cui si parla ora, per l’appunto, è proprio quella rete di “comunicazione” tra un calcolatore e l’altro. Sbalorditive sono le sue prestazioni, 10.000 volte superiori a internet (e cioè alla banda larga). Una rete attraverso la quale sarebbe possibile scaricare un film da internet in pochi secondi. Il Cern di Ginevra, Organisation europèenne pour la recherche nuclèaire, userà il “grid” questa estate, per registrare i dati del Large Hadron Collider (lhc), il nuovo acceleratore di particelle progettato per analizzare come è nato l’universo. “Con questo tipo di potenza informatica le generazioni future avranno la capacità di collaborare e comunicare in modi che le persone più anziane come me non possono nemmeno immaginare”, ha detto David Britton, fisico dell’università di Glasgow , che partecipa al progetto.
Nata per uso scientifico, questa rete potrebbe un giorno rivoluzionare internet, e rendere obsoleta l’attuale fibra ottica, rendendo possibile, oltre a scaricare a velocità inaudite, giocare in rete con migliaia di utenti e effettuare videochiamate ad alta definizione a costi bassissimi.
Attualmente Grid dispone di 50.000 server, che verranno portati a 200.000 nei prossimi due anni. Entro l’autunno, le università inglesi, che dispongono di 8000 server sul loro territorio, potrebbero essere le prime istituzioni a beneficiarne.

Cosa ci riserva il futuro rimane sempre un mistero, ma dalle premesse pare proprio che ci sia da divertirsi.

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