L’Italian Tech Week, il principale evento italiano dedicato all’innovazione e alle startup, è in pieno svolgimento a Torino. L’appuntamento, giunto alla sua quarta edizione, ha registrato quest’anno un boom di iscrizioni, con 20.000 partecipanti di cui ben il 20% provenienti dall’estero, in particolare da Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Uno dei momenti clou della giornata inaugurale, alla quale abbiamo partecipato con le nostre inviate Eva Silver ed Elisabetta Alicino, è stato l’incontro tra due giganti dell’industria tech: John Elkann, CEO di Exor e Presidente di Stellantis & Ferrari, e Sam Altman, co-fondatore e CEO di OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGPT.
Durante il faccia faccia i due hanno trattato temi molto interessanti, a partire dalla recente notizia delle dimissioni del CTO di OpenAI Mira Murati, che in passato aveva anche ricoperto la carica di Ceo per qualche tempo, durante il tentativo di ribaltone che aveva portato all’esclusione del fondatore Sam Altman.
Le dimissioni sono state annunciate dal CTO con una lettera e sul suo profilo X, nella quale ha affermato “Sto rassegnando le mie dimissioni perché voglio creare il tempo ed il luogo per portare avanti la mia personale ricerca”. Insieme a lei lasciano l’azienda anche altri due manager, il responsabile della ricerca Bob McGrew ed il vicepresidente della ricerca Barret Zoph.
Su questo argomento, il CEO Sam Altman ha dichiarato “Penso che sarà un grande cambiamento per tutte le persone coinvolte e spero che OpenAI diventerà sempre più forte, come è stato fino a oggi” Inoltre, ha sottolineato che le dimissioni non sono legate alla ristrutturazione di cui stanno parlando i media negli ultimi giorni.
“Ho visto alcuni articoli che sostenevano che le dimissioni di queste figure erano legate a una ristrutturazione aziendale: non è assolutamente vero. La maggior parte delle cose che ho letto erano totalmente sbagliate: il nostro consiglio di amministrazione è da un anno che pensa a una ristrutturazione, a ciò che serve per arrivare alla prossima fase di OpenAI. Credo che queste dimissioni arrivino da persone pronte per nuove esperienze professionali e a lasciare, quindi, il posto a una nuova generazione di leader”.
Sulla leadership e sul futuro, il CEO ha anche affermato,
“In un certo senso, l’ultimo anno è stato come un lungo decennio per me, ma dall’altro non ho mai raggiunto un tale tasso di apprendimento e non ho mai avuto tanta chiarezza, convinzione e rispetto verso la missione di OpenAI”.
Ha ammesso di essere entusiasta di poter creare opportunità per una nuova generazione di leader e che sarà sempre più coinvolto direttamente anche con la direzione più tecnologica di OpenAI
“Sono molto entusiasta di creare opportunità per una nuova generazione di leader: Mark Chen, che prenderà il posto di Bob, è una persona straordinaria e sono entusiasta di poter lavorare con lui. Sono felice di collaborare anche con tutti gli altri tecnici dell’azienda, perché di recente mi sono occupato molto meno di tecnologia, per vari e differenti motivi”.
Il futuro dell’intelligenza artificiale
Altman ha condiviso poi la sua visione ottimistica per il prossimo decennio, evidenziando due tendenze principali: l’abbondanza di intelligenza e di energia. Secondo il CEO di OpenAI, questi fattori porteranno a una prosperità senza precedenti, migliorando la qualità della vita globale, la sostenibilità, l’istruzione e l’assistenza sanitaria. “Tutti possiamo costruire strumenti, esperienza e prodotti gli uni per gli altri, rendendoli sempre migliori,” ha affermato Altman.
Sul fronte energetico, Altman si è mostrato ottimista riguardo ai progressi nella fissione e fusione di nuova generazione, prevedendo dimostrazioni promettenti nei prossimi due anni. Ha espresso la speranza che entro il 2050 si possa raggiungere un’economia carbon-free.
Infine, Altman ha condiviso il suo entusiasmo per la modalità vocale di ChatGPT, descrivendola come “magica”. Ha sottolineato come l’interazione vocale con l’IA offra un’esperienza più naturale e completa, aprendo nuove possibilità di utilizzo.
L’imprenditoria italiana e le sfide per il futuro
Riguardo all’imprenditoria italiana, Altman ha sottolineato l’importanza di abbracciare il dinamismo tipico delle startup. Ha incoraggiato l’Italia e l’Europa a seguire l’esempio della Silicon Valley, pur riconoscendo che ciò richiederà significativi cambiamenti economici, normativi e sociali.
Un momento toccante dell’intervista è stato quando Altman ha condiviso le sue impressioni sulla visita alla Ferrari. Ha elogiato il legame unico che l’azienda ha con i suoi fan e il mondo intero, sottolineando come la combinazione di ingegneria, design, passione e storia dell’automobile sia intrinsecamente legata all’identità italiana.
Questo dialogo tra Elkann e Altman ha non solo evidenziato le prospettive future dell’IA e dell’innovazione tecnologica, ma ha anche sottolineato il ruolo cruciale che l’Italia può giocare in questo panorama in rapida evoluzione. L’incontro ha rafforzato l’importanza dell’Italian Tech Week come piattaforma per discussioni all’avanguardia sul futuro della tecnologia e dell’imprenditoria.