Anteprima Halo: Reach Beta Multiplayer

haloreach_thumbDove tutto ebbe inizio.

Nella giornata di domani molti di voi potranno finalmente mettere le mani sulla beta di uno dei giochi più attesi e desiderati: HALO REACH.

Alcuni fortunati, soprattuto testers e membri della stampa specializzata, hanno già avuto modo di prendere contatto con la beta e grazie a ciò sono in grado di fornirvi le prime informazioni di carattere generale sul titolo: modalità di gioco, classi etc. Noi anzichè fornirvi una mera panoramica di queste funzionalità, che tra qualche ora scoprirete da soli, preferiamo offrirvi, in breve, le nostre impressioni dopo circa due giorni di gioco, sperando che domani quando anche voi potrete finalmente godere della beta, possiate scambiare con noi le vostre nel nostro forum. Sono ammessi anche gli insulti. 😉

Una premessa prima di iniziare. Le impressioni contenute in quest’articolo sono ovviamente provvisorie e relative ad un gioco nella sua fase beta. Sono inoltre relative tutte a queste prime modalità messe a disposizione da Bungie. Nei prossimi giorni – la durata della beta durerà due settimane e mezza – Bungie infatti metterà a disposizione altre modalità di gioco.

Nuovo ma non troppo

Tralasciando i commenti sul nuovo menu’, graficamente migliorato e ora organizzato in schede con transizioni fluide, che scorrono su uno sfondo suggestivo, la prima cosa che balza agli occhi girovagando nei menù, sono le nuove modalità di personalizzazione del personaggio. Il membro del “Noble team” che ci troveremo ad impersonificare nei nostri scontri in multiplayer, sarà personalizzabile non soltanto nei colori e nel tag, ma anche in alcuni elementi dell’armatura da “acquistare” con crediti sbloccati durante le partite, ad esempio realizzando doppie uccisioni, riportando più bandiere etc.  Si tratta sicuramente di una innovazione molto positiva che rende sicuramente più piacevole il gameplay, ma ancora ben lontana dalla perfezione, tanto sono poche le opzioni possibili per il momento.

Entrati in battaglia ci stupisce come lo schema di comandi impostato di default sia cambiato, naturalmente dopo le prime due kill senza neanche capire da dove arrivassero i colpi, abbiamo provveduto a reimpostare il classico schema di Halo 3, “Recon”.

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Graficamente parlando non possiamo dire che il titolo ci abbia stupiti più di tanto, nonostante si noti un certo miglioramento in quanto a definizione e pulizia delle immagini, l’impatto scenico non è sicuramente esaltante, almeno se si hanno a mente gli ultimi FPS rilasciati per la piattaforma Xbox 360. Non bisogna dimenticare pero’ che si tratta comunque di una beta, probabilmente ancora molto lontana dalla versione definitiva, per la quale quindi è lecito, anzi, doveroso, aspettarsi miglioramenti.

Il netcode è già sufficientemente stabile, le partite online risultano sempre fluide e senza lag, anche se il basso numero di giocatori presente al momento in cui vi scriviamo potrebbe aver influito positivamente sullo stress dei server. D’altra parte il tempo di caricamento per l’individuazione di una partita è, per lo stesso motivo, un po’ più lungo; niente di esasperante sia chiaro, ma è sicuramente un aspetto da non sottovalutare soprattutto se siete ansiosi come noi di giocare .

Le novità introdotte nel gameplay attengono principalmente all’introduzione delle classi e relative abilità speciali, in particolare: ricognitore (velocità aumentata per un breve periodo),guardiano (scudo attivo)  cacciatore (invisibilità e interferenza radar) e aereo (jetpack)

Nonostante in termini generali non sia un elemento particolarmente originale in un FPS, l’introduzione nel mondo di Halo di queste modalità determina una vera e propria rivoluzione nel modo di giocare, almeno per quanto riguarda le sfide tra squadre o tra clan.

La possibilità di determinare confusione nel radar avversario – che per la cronaca ora rileva finalmente anche l’altitudine del nemico – utilizzando al contempo le vostre abilità di mimetizzazione per infiltrarvi dietro le linee nemiche, mentre i vostri compagni di squadra sorvolano dall’alto la zona lanciando granate e missili; la possibilità di correre in soccorso del vostro compagno utilizzando le vostre abilità di corsa, mentre questi è ancora intento a difendere la collina con il sovraccarico dello scudo, rendono sicuramente l’esperienza di HALO molto più ricca e profonda,  finalmente in grado di attirare anche coloro i quali reputavano lo sparatuttto di Bungie un mero correre dietro ai nemici saltando di palo in frasca per non farsi colpire. Per le squadre questo si traduce nella necessità di comunicare con gli altri membri e pianificare gli attacchi o la difesa e quindi in un gioco più tattico. Per i lupi solitari invece un consiglio, avanzare senza meta equivale a farsi massacrare, ricordatevi che non siete più Master Chief.

A nostro parere la modalità più divertente in questa beta è “Covy Slayer”, nella quale nei come Elite covenant sfideremo altre bestiacce della nostra stessa razza. I Covenant in questo caso dispongono come unica abilità speciale – non sono disponibili per il momento altre classi – della capacità di rotolarsi in qualsiasi direzione per evitare i colpi nemici o avvicinarsi più velocemente ad un avversario.

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Purtroppo non possiamo non notare la presenza sin da questa beta di numerosi “cheaters” che utilizzando strumenti come SFPS, (il dispositivo che vi permette di collegare tastiera e mouse e di utilizzarli al posto del pad) in modalità SWAT (unica arma il fucile da battaglia a  3 colpi), vi colpiscono alla testa mentre saltano e sono a 200 metri di distanza.

In definitiva da questo primo assaggio di Halo Reach possiamo dire che, nonostante il titolo sia indubbiamente una spanna sopra gran parte della più recenti produzioni in termini di gameplay, ci saremmo aspettati un po’ di più da tutto il resto, soprattutto se considerate che Reach dovrà rappresentare il “canto del cigno” di Bungie con il franchise Halo.

Halo resta Halo, con  il suo divertimento immediato, capace di coinvolgere ogni giocatore già dalla prima partita; le nuove classi permettono di rinnovare il comparto del gameplay senza tuttavia stravolgere completamente l’esperienza ludica dei precedenti capitoli, e questo è sicuramente uno dei punti di forza dell’intera esperienza.

Tuttavia il franchise comincia a sentire il peso dell’età, soprattutto dal punto di vista tecnico, ma forse quello che vedremo con la versione definitiva del gioco sarà tutta un’altra storia… permetteteci di sperarlo .

Se le nostre opinioni non vi sono piaciute, o volete dire la vostra, vi aspettiamo nel nostro forum a questo indirizzo Halo: Reach Official Topic

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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