Presentato ieri a Milano il nuovo gioco di Activision, “Xmen Origins: Wolverine”: ecco le nostre prime impressioni.
L’anteprima del gioco
Nel mercato dei videogame c’e chi nuovamente prova a ritrarre quel mondo di “X Men” che conta non pochi appassionati. Se già in passato si erano visti prodotti più o meno apprezzabili, mai si era riusciti ad arrivare ad un risultato abbastanza soddisfacente, se non altro dal punto di vista della giocabilità. In un panorama quindi non costellato di successi, Activision si fa spazio tra le tante proposte del 2009 con questo titolo stupefacente al quale il team di sviluppo di Jeff Poffenbarger sta lavorando da due anni e mezzo.
Abbiamo avuto la possibilità di vederlo e provarlo, discutendo di alcuni aspetti interessanti direttamente con il suo senior producer.
La trama come del resto si evince anche dal titolo, narrà gli eventi che hanno portato alla nascita del supereroe Wolverine. Quindici anni prima che entrasse a far parte degli X-Men, James Howlett ,detto Logan, era un boscaiolo mutante libero da problemi e preoccupazioni. La sua vita venne sconvolta dalla notizia che un terribile assassino tale Sabretooth, era alla caccia dei mutanti più indifesi e tra questi Sabretooth aveva scelto, Volpe D’Argento, la ragazza di Logan. Spinto dalla volontà di fermare Sabretooth Logan accettò di partecipare al programma “Arma X”, guidato da Stryker e che prevedeva nel suo caso la costruzione di un endoscheletro di adamantio. Il gioco alla trama del film aggiunge eventi e notizie inedite, diciamo nella misura del 30%.
Tornando a parlare del titolo Activision, ciò che si nota fin da subito è lo stile di gioco, aggressivo e con un ottima dinamicità nei combattimenti, nei quali spunta la qualità e la fluidità dell’impressionante livello grafico. Dovizia di mosse speciali ed effetti “slow motion” mozza fiato rendono il titolo ancora più divertente per gli amanti del genere, e non solo.
Durante il gioco si apprenderanno nuove abilità, che renderanno l’esperienza ludica sempre più divertente ed impegnativa, durante la quale saremo inoltre chiamati a superare i vari “checkpoint” collezionando sempre più punti e abilità, punti che successivamente non si esclude possano servire per acquistare mosse speciali, caratteristiche o insegnare qualche nuova tecnica al nostro Wolverine.
Per quanto riguarda il gameplay Xmen Origins: Wolverine è una piacevole novità poichè mescola lo stile di gioco tipico di Uncharted con quello di God of War. Per quanto riguarda il primo titolo di riferimento ci riferiamo alle sezioni platform del titolo ambientate in una flora lussureggiante: ambientazioni curatissime e dettagliatissime fanno da sfondo al giravagare di Wolverine che grazie ai suoi sensi mutanti saprà sempre dove dirigersi per il suo prossimo obiettivo.
Per quanto riguarda invece l’influenza di God of War, questa si riferisce principalmente alle fasi più action. Gli attacchi, leggeri, pesanti e abilità speciali sono sapientemente abbinati a complicate combo e sequenze button smashing. Se si viene colpiti da un proiettile Wolverine cade ma grazie alle sue abilità mutanti rigenerative sarà in grado di rimettersi in piedi, proprio la sequenza di rigenerazione è uno degli effetti più belli del gioco. In realtà il personaggio può subire una quantità prestabilita di danni, fino a quando questi non sono tali da non poter più permettere una rigenerazione.
Di certo non bisogna essere appassionati nè di Xmen nè di Wolverine in particolare per essere motivati ad acquistare il gioco, infatti i caratteri che si sono voluti trasmettere al protagonista del videogame, non sono di certo quelli che lo rendono un “quasi” super eroe all’interno dell’omonima saga. “E’ ovvio che chi produce un prodotto cinematografico debba cercare di attrarre più spettatori possibili, cercando di rendere il proprio prodotto adatto a tutti”, dice Jeff Poffenbarger, ma ciò che il development team di “Xmen origins: Wolverine” ha cercato di fare, è focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche di spicco del personaggio, interpretandolo come un vero e proprio “lupo”, in grado di abbattere chiunque gli si presenti di fronte con l’intenzione di fermarlo o ostacolarlo.
Il Wolverine che ci si troverà a comandare, dunque, sarà ben diverso da quello protagonista dei vari capitoli cinematografici di Xmen, in grado di donare ad ogni nemico una, seppur esigua, possibilità di redimersi dal proprio destino, ma un killer spietato e vendicativo.
Il gioco, dunque, è destinato ad essere etichettato come violento, ma rimane comunque stupendo. Il dubbio maggiore verte sulla critica che muoveranno tutti quei genitori, nei confronti del titolo, quando dovranno dire “no” ai propri figli che chiederanno di poter giocare a “Wolverine”. Preoccupazione a parte, non era certo intenzione di Activision proporre un prodotto dedicato ai più piccoli, ed effettivamente, sulla scia dei gusti degli appassionati e affezionati a titoli come “Ninja Gaiden II”, “Quake” “Doom” e molti altri, non potrà che essere l’ennesimo successo.
Vi lasciamo con il caloroso consiglio di acquistare questo bellissimo prodotto, e vi salutiamo con il trailer ufficiale.