Con il recente successo di Avatar: La Via dell’Acqua, il franchise di James Cameron è tornato prepotentemente alla ribalta. Ed Ubisoft ha colto la palla al balzo per cavalcarne l’onda, realizzando Avatar: Frontiers of Pandora. Il titolo di Ubisoft in realtà ha perso “la finestra di lancio” del film, perdendo gran parte del traino che il film di Cameron gli avrebbe garantito; ciò nonostante dal punto di vista commerciale il titolo ha ricevuto una buona accoglienza. Dopo aver recensito a fondo la versione Xbox Series X, che ha ricevuto un giudizio nel complesso positivo nonostante alcune pecche, è arrivato il momento di analizzare nel dettaglio le prestazioni dell’edizione PC, da sempre piattaforma di riferimento per valutare l’impatto tecnico di un titolo tripla A, rimandandovi alla citata recensione per le altre considerazioni riguardanti il gioco in sé. Mai come questa volta peraltro, l’interesse sulla versione PC era piuttosto alto, poiché il titolo di Ubisoft è il primo tripla A a sfruttare la nuova tecnologia di upscaling di AMD, FSR3.
Requisiti hardware
I requisiti hardware pubblicati da Ubisoft per Avatar: Frontiers of Pandora non lasciano spazio a dubbi: per apprezzare Frontiers of Pandora al massimo delle sue potenzialità serve una configurazione di fascia alta. L’engine grafico Snowdrop, lo stesso utilizzato per la serie The Division, è stato migliorato ed ottimizzato per sfruttare l’architettura delle console current-gen e delle schede video gaming più recenti con l’aggiunta del supporto a Ray Tracing e del Global illumination, di cui parleremo più avanti. Il risultato è un gioco estremamente esigente, con qualche problema di instabilità risolti solo in parte, e per fortuna, con i più recenti aggiornamenti.
Specifiche minime
Per 1080p, 30fps, Low preset AMD FSR 3 Qualità
- CPU: AMD Ryzen 5 3600 / Intel Core i7-8700K
- RAM: 16GB dual-channel
- GPU: AMD Radeon RX 5700 / Intel Arc A750 (with ReBAR on) / Nvidia GeForce GTX 1070
- Storage: 90GB SSD
Specifiche raccomandate
Per 1080p, 60fps, High Preset, AMD FSR3 Qualità
- CPU: AMD Ryzen 5 5600X / Intel Core i5-11600K
- RAM: 16GB dual-channel
- GPU: AMD Radeon RX 6700 XT / Nvidia GeForce GTX 3060 Ti
- Storage: 90GB SSD
Per 2560×1440, 60 FPS, High Preset, FSR3 Qualità
- CPU: AMD Ryzen5 5600x, Intel i5 11600k
- Graphics: AMD RX 6800 XT 16GB, Nvidia RTX 3080 10GBRAM
- RAM: 16 GB dual channel
- Storage: 90 GB SSD
Per 3840×2160, 60 FPS, Ultra Preset, FSR3 Bilanciato
- CPU: AMD Ryzen7 5800x3D, Intel i7 12700k
- Graphics: AMD RX 7900 XTX 24GB, Nvidia RTX 4080 16GBRAM
- RAM: 16 GB dual channel
- Storage: 90 GB SSD
La versione PC come dicevamo in apertura, include alcune feature esclusive molto interessanti, come il ray tracing ed il supporto alle ultime tecnologie di upscaling DLSS 3.5 e FSR3. Quest’ultimo, dopo qualche incertezza iniziale nei giorni immediatamente successivi al lancio, con l’ultima versione del gioco e con gli ultimi driver AMD Adrenaline ad oggi disponibili (21.1.1.) ha migliorato decisamente la resa in game, portando il gioco a girare con prestazioni decisamente buone anche con dettagli maxati e soprattutto con Ray Tracing attivo su configurazioni medie anche non aggiornatissime.
Configurazioni principali del test
Per il test in 3400×1440 e 2160p, abbiamo utilizzato rispettivamente una configurazione AMD dotata di Radeon RX 7800XT e una Nvidia dotata di RTX 4090 le cui specifiche trovate di seguito.
Configurazione AMD 21:9
(3440×1440)
– CPU: AMD Ryzen 7 5800X3D
– MB: Gigabyte X570 I Aorus pro WiFi
– RAM: 32GB Ballistix Max RGB DDR4 4000mhz
– GPU: SAPPHIRE PURE AMD Radeon RX 7800 XT
– HDD: Kingston KC3000 NVME 1TB
Configurazione Nvidia
(3840×2160)
– CPU: AMD Ryzen 7 7900X
– MB: Gigabyte X670 Aorus Gaming X AX
– RAM: 32GB GSkill TridentZ DDR5 6000mhz
– GPU: KFA2 GeForce RTX 4090 SG 1-Click OC
– HDD: Kingston Fury NVME 2TB
Mondi alieni mai così credibili
Avatar: Frontiers of Pandora catapulta i giocatori su Pandora, l’affascinante luna extrasolare al centro dei film di Cameron. Il colpo d’occhio è incredibile, complice la ricostruzione certosina dell’ecosistema alieno. La tecnologia del motore grafico Snowdrop, già di per sé ottima, qui dà il meglio di sé permettendo di ammirare distese erbose brulicanti di vita, fitte foreste tropicali, montagne fluttuanti ed incantevoli spiagge lambite da mari cristallini.
Le texture sono ricchissime di dettagli, con una densità di elementi naturali incredibile. L’illuminazione volumetrica contribuisce a restituire profondità all’immagine, mentre gli effetti atmosferici come nebbia e nuvole ed il ciclo giorno notte, aggiungono ulteriore realismo alle scene. Anche la distanza visiva è notevole, e dopo i recenti aggiornamenti è stato fortemente limitato al minimo il fastidioso pop-in tipico degli open world di Ubisoft, anche se questo è indubbiamente ancora presente.
I modelli poligonali di alberi e creature sono perfettamente integrati nell’ambientazione, dando vita ad un ecosistema credibile e pulsante di vita propria. L’utilizzo della fotogrammetria nella modellazione di molte texture naturali regala un surplus di dettaglio impensabile fino a pochi anni fa. A questo si aggiunge anche una nuova tecnica di illuminazione ambientale introdotta con gli aggiornamenti del motore grafico Snowdrop, chiamata Global Illumination, che simula la diffusione della luce in modo realistico, creando un’illuminazione più naturale e realistica. La luce che si riflette sulle piante, ad esempio, o quella che penetra tra le rocce di una insenatura, rimbalzando su di esse, genera una particolare colorazione che influenza la percezione cromatica del mondo circostante. La luce e le riflessioni, insomma, come accade nella realtà, influenzano la percezione dell’ambiente circostante regalando scorci di rara bellezza.
Un boost sensibile dal Ray Tracing
La vera chicca dell’edizione PC di Avatar: Frontiers of Pandora è il supporto al Ray Tracing, che migliora in maniera sensibile la resa visiva della vegetazione e del sistema di illuminazione. A differenza di molti altri titoli, in cui il ray tracing aggiunge poco o nulla all’esperienza, in Frontiers of Pandora le funzionalità di tracciamento della luce aggiungono un ulteriore layer di immersività al gioco.
L’implementazione del ray tracing in Avatar: Frontiers of Pandora è infatti bidirezionale: da una parte abbiamo il classico ray traced reflections per le superfici riflettenti, dall’altra il più interessante ray traced ambient occlusion per ottenere ombre e contact shadows più definite, che donano maggiore profondità alla scena.
Il ray tracing contribuisce ad aumentare il fotorealismo del mondo di gioco, regalando come dicevamo prima un boost notevole all’illuminazione globale. L’interazione tra la luce ed i modelli 3D risulta più credibile e naturale, migliorando la precisione delle ombre ed aggiungendo dettagli prima impossibili da riprodurre con le classiche tecniche di rasterizzazione. La bioluminescenza della flora e della fauna di Pandora, segno distintivo del colossal di Cameron, è quindi resa in maniera perfetta, regalando un’esperienza in alcuni casi davvero paragonabile a quella del film recentemente uscito nelle sale.
Il costo in termini di prestazioni su schede AMD è evidente, ma non così tanto come ci saremmo aspettati, merito di una serie di ottimizzazioni post lancio, sia da parte di Ubisoft che da parte di AMD, che hanno decisamente migliorato la resa del gioco sulla 7800XT provata in abbinamento al Ryzen 5800X3D.
In entrambi i casi, come potete vedere dagli screen qui sotto, è possibile abilitare i Riflessi Ray tracing sia sul valore medio che su max, con un prezzo in termini di prestazioni che si aggira intorno al 10-15%. Il gioco, comunque resta molto vicino ai 60FPS a questa risoluzione anche senza utilizzare l’upscaling.
Attivando quale metodo di upscaling FSR3 anziché il TAA si ottiene quasi un raddoppio del framerate, che passa dai 50FPS medi con Riflessi su Max, a 95 FPS, e dai 61FPS di media con Riflessi su Medio a 101FPS. In termini di qualità dell’immagine, tuttavia, non abbiamo riscontrato grosse differenze tra FSR3 e TAA.
Sull’altra configurazione NVIDIA provata, dotata di Nvidia RTX 4090, il comportamento è davvero molto simile, ovviamente con le dovute proporzioni. Il ray tracing pure così importante nell’economia generale dell’impatto visivo di questo gioco, incide in misura marginale sulle prestazioni generali (anche qui siamo nell’ordine del 10-15%), con un frame rate che si aggira sui 90-95 FPS nella gran parte delle situazioni in game con Riflessi su valori medi, e circa 80 con Riflessi maxati e DLSS disattivato e 85 con DLSS alla massima qualità attivato. Interessante notare anche qui che l’attivazione di DLSS fa calare il punteggio e il frame rate medio.
Prestazioni attese con altre configurazioni testate
Configurazione PC | Risoluzione | Impostazioni grafiche | FPS medi |
---|---|---|---|
Intel i5-11600K Nvidia RTX 3070 | 1440p | Ultra | 38 |
Intel i5-11600K Nvidia RTX 3070 | 1440p | Alte | 58 |
Intel i5-11600K Nvidia RTX 3070 | 1440p | Alte + DLSS Quality | 88 |
Intel i5-11600K Nvidia RTX 3080 | 4K | Ultra | 38 |
Intel i5-11600K Nvidia RTX 3080 | 4K | DLSS Quality | 62 |
AMD Ryzen 5600X AMD RX 6800 | 4K | FSR Quality | 85 |
Un motore grafico con qualche incertezza
In termini di prestazioni pure, il comparto tecnico di Avatar: Frontiers of Pandora subisce però lo scotto di qualche vistoso ed ingiustificato calo di frame rate anche su PC di fascia alta, più evidente alle basse risoluzioni che non alle alte, segno che c’è qualcosa che probabilmente non va lato CPU e non lato GPU; a ciò si aggiunge una serie di bug e glitch, in pieno stile Ubisoft: crash di sistema, anche nel benchmark, texture corrotte, perdita di controllo del personaggio che capitano random durante il gioco.
Alla grande attenzione dedicata alla lussureggiante flora di Pandora, inoltre, non sempre corrisponde la stessa attenzione ai modelli poligonali, alle animazioni e agli effetti di post-processing sui volti di alcuni protagonisti, che appaiono in alcuni casi piuttosto grezzi e sottotono se paragonati al resto della produzione.
Showtime
In definitiva, Avatar: Frontiers of Pandora rappresenta uno splendido showcase delle nuove tecnologie di rendering della luce e delle tecnologie di upscaling di Nvidia e AMD. Il nuovo motore Snowdrop consente di esplorare il suggestivo pianeta Pandora con un livello di dettaglio visivo mai visto prima. Purtroppo però, per poter godere a pieno delle meraviglie del nuovo motore, l’hardware necessario è davvero impegnativo. Nonostante qualche bug di troppo, qualche incertezza nel frame rate, e le esose richieste hardware, tuttavia, Avatar Frontiers of Pandora su PC rappresenta un modo visivamente splendido per mettere alla prova la vostra nuova configurazione.