Battle Chasers: Nightwar per Switch – la nostra recensione

Back to the 90’s.

Oggi prendiamo in considerazione il gioco sviluppato dai ragazzi di Airship Syndicate, il cui studio viene fondato da due ex membri della Vigil Games, la casa che ci ha portato le avventure di “Guerra” e “Morte” di Darksiders, e pubblicato da THQ Nordic.

Fa parte dello studio il famoso fumettista statunitense Joe Madureira (Joe Mad per gli amici), che dopo aver maturato un’esperienza straordinaria sia in ambito artistico che video ludico, ha deciso di buttarsi a capofitto in questo nuovo progetto.

Ciò gli ha permesso di portare alla ribalta una sua vecchia opera molto famosa verso la fine degli anni ’90, purtroppo rimasta incompiuta.

Stiamo infatti parlando di Battle Chasers, fumetto pubblicato da Cliffhanger (etichetta fondata da Madureira, Scott Campbell e Humberto Ramos) la cui esistenza è stata travagliata, fatto che ha portato alla prematura conclusione con il nono numero.

Difatti, la serie non ha mai avuto una fine vera e propria, dopo molto tempo passato dall’artista a rimuginare se riprendere o meno, a quel punto il nostro Joe ha deciso di traslare le uscite successive nel mondo dei videogiochi, riprendendo proprio da dove aveva lasciato.

Sviluppo

I ragazzi di Airship Syndicate per finanziare il loro progetto hanno in parte ricorso ad una campagna Kickstarter, che ha permesso loro di raggiungere la cifra di 856.354 dollari.

Il gioco è uscito nell‘ottobre 2017 per Pc, Mac, Ps4 e Xbox One. Mentre la versione per Nintendo Switch è uscita un paio di settimane fa (15 maggio).

Trama

Il gioco parla delle avventure di Gully, Calibretto, Garrison, Knolan e Red Monika.

La prima è una giovane ragazza con due grossi guanti magici alla ricerca del padre, il secondo è un war golem dal cuore d’oro, il terzo invece è uno spadaccino.

Gli altri due membri del team sono un vecchio e saggio mago ed una bellissima furfante (definita dallo stesso Mad come la Jessica Rabbit di quel mondo).

Mentre la ciurma era intenta nella prosecuzione del viaggio, viene attaccata da un gruppo di banditi, questi ultimi intenti a trovare una ricca vena di mana nei dintorni. Alcuni dei protagonisti vengono sbalzati dall’aero-veicolo e cadono in una misteriosa isola.

Gameplay

Il gioco inizia con la giovane Gully intenta nella ricerca dei suoi compagni, nei primi minuti di gioco troviamo subito Bretto (soprannome di Calibretto), dando il via a quello che è a tutti gli effetti un tutorial che ci permette di comprendere meglio le dinamiche di gioco.

Iniziamo con l’aspetto che sicuramente impatta a prima vista: la visuale, infatti è isometrica, in stile Diablo per intenderci. Questo però conta solo quando siamo intenti nell’esplorazione di un dungeon, una volta fuori, il gruppo si sposterà su di una mappa 2D contrassegnata da vari punti di interesse (villaggi, città, accampamenti, dungeon, ecc.).

Combattimento

I combattimenti possono avvenire in due modi principalmente, se impattate con i nemici nei vari dungeon, oppure se davanti al vostro percorso fuori di essi camminate nelle vicinanze di una “nuvoletta” che indica uno scontro imminente.

Il gioco come la maggioranza dei JRPG, prevede un combattimento a turni, infatti dovrete affrontare i nemici con l’utilizzo di strategie, potenziamenti o nel peggiore dei casi scappando.

Alla vostra sinistra potrete vedere una barra verticale con le icone di tutti i personaggi partecipanti al combattimento che vi indicherà la sequenza dei turni.

Per quanto riguarda i nostri eroi, in basso a sinistra potrete vedere la loro salute (barra verde) e quanto mana hanno a disposizione (barra blu). Ognuno dispone in base alle sue capacità di attacchi magici e non, ogni attacco non magico sferrato produrrà una piccola barra rossa vicino al mana, questa aggiunta si chiama (overcharge) e vi permetterà di usare attacchi magici senza utilizzare mana.

Sempre in fondo a sinistra è presente una barra per le mosse “Ultra“, la farete crescere ogni volta che metterete a segno un attacco. Ogni componente del gruppo ha la sua mossa e sferrare uno di questi colpi porterà anche ad una animazione di sicuro impatto visivo.

Come vedete dall’immagine qui sopra, il menù degli oggetti è di facile accesso e vi permetterà di utilizzare prontamente pozioni guaritrici o altri potenziamenti (logicamente questa scelta vi costerà un turno).

Ogni personaggio ha le proprie abilità, quindi durante il combattimento dovrete utilizzarle come dei veri strateghi, ad esempio Calibretto ha capacità di guarigione (o healing per i puristi) e sarà di grande aiuto in situazioni molto critiche.

In caso non abbiate abbastanza energia o mana per affrontare una faticosa battaglia, potrete recuperare tutto riposando in una locanda. Tra l’altro scegliendo questa opzione si sbloccheranno interazioni inedite tra i personaggi.

Grindare a più non posso…

Vi renderete conto dopo un po’ di tempo passato in compagnia a questo apprezzabile titolo, che la difficoltà è eccessivamente squilibrata, infatti vi accorgerete ben presto di essere inadatti e deboli.

Ciò vi porterà a ricorrere alla pratica del grinding e quindi dovrete ritornare indietro a completare nuovamente dei dungeon o battere tutti i nemici che avranno la sventura di pararvisi contro.

Tra le altre cose azzerando e rifacendo i dungeon potrete ottenere grandi ricompense per potenziare l’equipaggiamento dei vostri personaggi.

Forse è meglio darsi all’ittica?

Il titolo volutamente provocatorio, accenna la presenza in ogni luogo esplorabile di una piccola zona dedicata alla pesca. Infatti, gli sviluppatori hanno introdotto un mini gioco dedicato a questo passatempo.

Questo mini gioco non sarà del tutto inutile ed infruttuoso, infatti potrete utilizzare il pescato come merce di scambio o per altri usi a cui vi lascio il piacere della scoperta.

Le stesse canne da pesca ed esche potranno essere potenziate, trovandone o acquistandone di nuove.

Aspetto estetico

Battle Chasers contrariamente ad altri titoli può contare in un comparto artistico notevole, infatti è visibile sin dal primo sguardo la mente e la matita di Joe Mad, famoso al pubblico per aver donato il tocco dei manga nipponici ai comics occidentali.

I dungeon che verranno generati casualmente, hanno comunque una cura impressionante, sopratutto se pensiamo al fatto che sono casuali.

Colonna sonora

Il comparto audio di buon livello è unito da una ottima colonna sonora, che rende epico ogni scontro e da un doppiaggio sicuramente effettuato da professionisti. Tra l’altro gli stessi dialoghi nonostante siano stereotipati offrono degli spunti divertenti.

L’audio non è stato doppiato nel nostro idioma, ma ormai sarete abituati, mentre i sottotitoli sono stati tradotti.

Vi lasciamo a corredo della recensione una bella galleria.

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Battle Chasers: Nightwar
8 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suSwitch
Pro
    - Comparto artistico ottimo
    - Combat-system interessante
    - Ottimo titolo per chi cerca qualcosa old-school
Contro
    - Troppo ricorso al grinding
    - Alla lunga i combattimenti diverranno un po' noiosi
Riassunto
Il titolo sviluppato dal team di Airship Syndicate è di buonissima fattura, il porting effettuato su Switch è degno di merito, in quanto ha risolto alcune piccole problematiche presenti su altre console, nonostante restino alcuni rallentamenti in-game. Il titolo così com'è senza contare quest secondarie può essere concluso in circa 30 ore, se siete completisti, potrete divertirvi per altrettanto tempo con tutto ciò che questo titolo ha da offrirvi. L'eccessivo ricorso al grinding potrà sicuramente annoiarvi, ma se siete tipi pazienti... più del sottoscritto potrete soprassedere a questo dettaglio.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

 

 



PRO


CONTRO

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