Il tempo è l’avversario più ostico da affrontare. Spesso si comporta come un tiranno, spesso come un pericoloso reminder di quanto la bellezza della vita sia effimera e sfuggevole, e ci ricorda di strappare un sorriso ogni volta che ce n’è la possibilità, custodendolo gelosamente nei meandri di un’esistenza ben più circoscritta di quello che potrebbe sembrare. Il tempo, nella mia concezione personalissima della vita, è un villain della Marvel che finisce poi col diventare un prezioso alleato: ti spaventa, poi ti aiuta, ma alla fine della giostra sai già che prima o poi verrà a chiedere il conto. Per tal motivo, una volta varcati i cancelli del Comicon 2022, ho avuto una sorta di epifania sensoriale e psicologica difficile da spiegare: mi sono sentito per lo stesso motivo tanto felice quanto triste nel comprendere quanto tutto questo spettacolo mi fosse mancato ma anche quanto la difficile situazione che stiamo vivendo ha saputo portarci via, impedendoci di vivere a pieni polmoni una fetta importantissima della della nostra esistenza: la felicità. Il Comicon, col suo ritorno, mi ha riportato indietro nel tempo: ho ripercorso velocemente tutta la mia (breve, ma non brevissima!) carriera, dalla prima edizione fino a questa attuale, e ho capito quanto essa sia proprio fortemente legata alla manifestazione e ho compreso quanto tutto questo mi sia dannatamente mancato e quanto tutti noi avessimo la necessità di rivedere nuovamente quei cancelli aprirsi ufficialmente e, alle 10:00 in punto, quella macchia disomogenea di colori, etnie ed età accalcarsi con forza verso l’ingresso, pronta a (ri)vivere la magia di uno degli eventi più importanti del panorama dell’intrattenimento del nostro Paese.
Comicon 2022: nel segno della cultura, dell’intrattenimento e del cosplay!
Lo voglio dire subito: avevo forti dubbi sullo svolgimento di questa edizione, anche per ragioni legate alla gestione delle ovvie e sacrosante limitazioni dovute dalle norme comportamentali, fondamentali per tenere sotto controllo lo spettro del Covid-19. E, salvo qualche recriminazione dovuta più che altro al menefreghismo di alcuni elementi, ho potuto notare quanto il tutto sia stato organizzato in maniera eccellente, cosa che ha saputo dare la possibilità di vivere, nel complesso, la magia della fiera in maniera tanto “normale” quanto sentita. Il Comicon di quest’anno, per quanto mi riguarda, ha voluto proprio rappresentare quello che dicevo poco sopra, ossia una spinta violenta e rabbiosa al Covid e a questi lunghi anni di paura e distanziamento, con un lento ma progressivo e palpabile ritorno alla normalità difficile da non notare. Mi sono bastati veramente pochi secondi per tornare indietro e con la mente e con lo spirito e per comprendere quanto tutti noi avessimo veramente la necessità di tornare a varcare quei cancelli, che sembrano aver diviso in qualche modo la vita in un limbo tra la paura e la normalità, finalmente ritrovata grazie a una forte spinta organizzativa, che ha saputo ricreare tutta quell’atmosfera iconica, tipica di una fiera notoriamente pensata per venire incontro alle esigenze e ai gusti di tutte le tipologie di appassionati. Come da tradizione, infatti, i padiglioni del Comicon 2022 hanno saputo dividersi sapientemente, spaziando tra l’art making, con un lungo angolo dedicata alla creazione di opere quali manga, ritratti e lavori a tema, con la presenza di importanti pilastri del settore come Tora Edizioni, Salda Press, Star Comics e tanti altri nomi illustri, e la “semplice” esposizione e vendita di gadget, fumetti, figures e abbigliamento, tappe storiche e immancabili di un luogo che vuole rappresentare anche la sublimazione del sentirsi se stessi e del lasciarsi trasportare dalla voglia di seguire appieno le proprie passioni, senza freni e senza timori.
Mi sono fermato, ad esempio, per ore, accanto allo stand dedicato al “centenario” di un pilastro della manga inudstry quale One Piece, il cui volume numero 100 è stato in vendita in una versione speciale per tutti i giorni della fiera, per non parlare dei tanti contest che si sono susseguiti, pensati proprio per premiare i più coraggiosi e impavidi alla ricerca della fortuna, in un contesto talmente gioviale da risultare quasi irreale per i tempi correnti. Il Comicon 2022 è stato quindi – ovviamente – nel segno dei fumetti dei cosplay, i protagonisti più evidenti di una fiera nota proprio per la celebrazione di una passione divenuta sempre più importante e apprezzata anche nel nostro Paese, grazie proprio a fiere come quella napoletana, storicamente e notoriamente tra le più vicine al fenomeno cosplay e che anche quest’anno ha saputo dedicargli tantissimo spazio. Tra aree dedicate, contest e angoli pensati per lo sviluppo e la messa a punto persino del make-up ideale per le proprie creazioni, anche quest’anno il Comicon è risultato un vero successo in tal senso, e forse anche di più, considerando anche i tanti anni di “vuoto” generati dagli effetti della pandemia. Ho percepito fortemente quella voglia di tornare a vivere l’esperienza, ho visto, mai come quest’anno, persone desiderose di “contribuire” anche soltanto con un piccolo ornamento o con un tratto caratteristico di un dato personaggio, anche minimo, per la volontà di sentirsi parte di un disegno più grande piuttosto che per “manie” di protagonismo, con il fine ultimo di diventare tutt’uno con la massa festante, desiderosa come non mai di tornare a vivere e respirare aria di festa e di libertà. E, per quanto si sia assistito a interpretazioni in qualche modo meno “fantasiose” degli scorsi anni, non posso non apprezzare quanto si è visto: uno spettacolo romantico di colori e trucchi, di vestiti, di parrucche e soprattutto di cuori, sincronizzati nel dare un calcio a un periodo difficile e oscuro che, finalmente, sembra essere destinato a diventare – con ancora un po’ di pazienza – soltanto un brutto ricordo.
eSport, content creator, pizza e tanto altro: questo è il Comicon 2022!
Il Comicon 2022, però, non è stato soltanto il ritorno in grande stile del fumetto e del cosplay ma anche e soprattutto il simbolo di un passaggio generazionale tanto scontato quanto doveroso. Non è un mistero, infatti, che, complice anche il distanziamento sociale imposto dalla pandemia, personaggi come YouTuber e content creator abbiano raggiunto un picco di rilevanza mediatica semplicemente altisonante e il palco del Comicon di Napoli del 2022 ne è stato, in qualche modo, il simbolo definitivo. Non a caso, sul palco della manifestazione, quest’anno come non mai, si sono alternati tantissimi nomi importanti dell’industry, segno inequivocabile di quanto tutto il settore sia in forte mutamento e di quanto stia prendendo sempre di più la strada del web entertainment. Durante i quattro giorni della kermesse si sono alternati sul palco personaggi illustri del mondo Twitch e Youtube come Pow3r, Kurolily, Sabaku no Maiku, Dangereesk, Viol3t, Tonytubo e tanti altri, chiamati a rappresentare quello che, ormai a tutti gli effetti, rappresenta il futuro dell’intrattenimento. A loro, poi, si sono aggiunti altri “pezzi da novanta” appartenenti però anche al mondo degli eSports, anche quest’ultimo sempre più importante e spaventosamente rilevante a livello internazionale. Il Comicon 2022 infatti ha ospitato tantissimi tornei e tantissime iniziative che hanno visto protagonisti alcuni dei brand più importanti del settore, tra cui spiccano sicuramente i ragazzi del Team Exeed, uno dei team principali a livello internazionale per quel che riguarda l’universo competitivo di FIFA 22, rappresentato da alcuni dei volti più noti non soltanto del settore competitive ma anche di Twitch e Youtube. Durante la manifestazione, infatti, abbiamo avuto il piacere di incontrare uno dei volti più noti del media nostrano, ossia il “Maestro” Hollywood285 (Nello Nigro), coach del team Exeed, pro player e coach della eNazionale italiana di FIFA, nonché uno dei principali streamer su Twitch, il cui canale si è piazzato nella Top 3 mondiale dei canali più visti per quel che riguarda, appunto, FIFA 22. Insieme a lui abbiamo stretto la mano anche a Matteo Ribera (RiberaRibell) e Obrun2002, fresco campione italiano della eSerie A con la maglia del Torino eSports.
Oltre ai ragazzi di Exeed ho anche visto tantissime iniziative a tema “motori” con lo stand di Red Bull che consentiva di provare a mettersi in gioco come meccanici di una vera monoposto di F1 e ai ragazzi di Alpha Tauri F1, presenti con un simulatore di guida (sponsorizzato da Oculus Rift) che il nostro Riccardo ha provato in prima persona, per un’esperienza ai limiti del fotorealismo.
È stato un Comicon all’insegna degli eventi e dei tornei, con tanti contest dedicati non soltanto a FIFA 22, ma anche ad altri giochi, come Street Fighter, F1 2021 e tanti altri ancora, con l’immancabile presenza dei soliti “pezzi da novanta” card game, su cui ha saputo capeggiare Magic – The Gathering, presente con uno stand gigantesco e ricco come non mai, capace di ospitare tantissimi appassionati di tutte le età. Tra le tante “consuetudini” del mondo videoludico e le diverse novità legate al fenomeno eSports, però, una delle vere protagoniste di questa edizione del Comicon 2022 è stata sicuramente l’area PizzaCon, capeggiata dall’ex responsabile dell’area videogiochi Antonio Fucito, ora al timone di un progetto altrettanto ambizioso. La nuova zona, destinata ad ampliare ulteriormente il già abbondantemente in ascesa settore della pizza, ha riscosso un grandissimo successo, con tanti personaggi illustri del settore che si sono alternati “pala in mano” per allietare tutti i presenti con le loro specialità. Tra questi, l’area PizzaCon ha potuto ospitare alcuni dei più famosi artisti della pizza campani tra cui Salvatore Lionello e Errico Porzio, dei veri e propri guru del settore che si sono contraddistinti sia per la loro simpatia sia e soprattutto per il loro, immenso, talento culinario.
Commento finale
Questo Comicon 2022 sarà ricordato per sempre come l’edizione della rinascita. Il lungo periodo di “silenzio”, imposto dalla pandemia, si è finalmente infranto contro il boato della felicità dei tanti appassionati, giovani e meno giovani, addetti ai lavori e invitati, ospiti e collaboratori, tutti uniti da quell’indescrivibile sensazione di ritorno alla normalità diventata ormai praticamente doverosa. È stata l’edizione degli YouTuber, degli eSports, degli immancabili cosplayer e dell’arte a trecentosessanta gradi e tutto il medium, per quattro giorni, è letteralmente converso all’interno di quelle mura, rimaste chiuse per fin troppo tempo. Arrivederci, Comicon, mancano soltanto 363 giorni per riabbracciarci!