Sembrava solo un titolo provvisorio, un nome con quell’asterisco curioso che faceva pensare a qualcosa di più. E infatti, dopo appena una settimana dall’uscita nelle sale, è arrivata la conferma ufficiale: Thunderbolts cambia nome e diventa The New Avengers. Un vero colpo di scena, ma orchestrato direttamente da Marvel Studios con una campagna social che ha svelato al mondo il vero volto del nuovo film di Jake Schreier.
Chi ha già visto il film, probabilmente, se lo aspettava. Ma per chi era in attesa di recuperarlo al cinema, questa mossa rappresenta una rivelazione anticipata che cambia completamente la percezione dell’intero progetto.
Una strategia studiata (e inevitabile)
La decisione di svelare il nuovo titolo così presto non è un errore di comunicazione: è marketing puro. Da una parte, Marvel si trova di fronte all’impossibilità di contenere gli spoiler nei primi giorni di programmazione. Sui social, nei forum e nelle recensioni, la notizia del twist narrativo più importante – ovvero la nascita dei Nuovi Avengers – stava già iniziando a circolare. Quindi tanto vale anticipare tutti e fare dell’annuncio una notizia ufficiale.
Dall’altra parte, c’è un motivo molto più pratico: gli incassi. Thunderbolts/ The New Avengers ha debuttato con circa 162 milioni di dollari globali, una cifra al di sotto delle aspettative per un cinecomic Marvel. E, soprattutto, inferiore a quelle di Captain America: Brave New World, nonostante le sue critiche tiepide. Sfruttare il richiamo del nome Avengers diventa allora un modo per spingere ancora più pubblico nelle sale.
Il peso del nome: “Avengers” tira ancora
È evidente che Marvel conosca perfettamente il potenziale della parola “Avengers”. Dopo la chiusura epocale con Endgame, il brand è rimasto dormiente, ma mai dimenticato. Richiamarlo oggi, in un film che segna di fatto l’inizio di una nuova generazione di Vendicatori, significa rilanciare l’intero MCU su nuove basi.
Ed è proprio questo il vero senso di Thunderbolts – pardon, The New Avengers: una squadra non convenzionale, fatta di ex villain, di figure ambigue, di eroi imperfetti. Un passaggio di testimone che Marvel ha voluto proteggere fino all’ultimo… ma che adesso vuole mostrare con orgoglio.
Un rilancio che potrebbe funzionare
Al di là dei numeri d’apertura, The New Avengers sta ricevendo un passaparola positivo, sia tra i fan sia tra la stampa specializzata. Chi ha avuto modo di vederlo, parla di un film più compatto e coraggioso del previsto, capace di osare nella struttura narrativa e nella composizione del team.
In quest’ottica, svelare il vero titolo non è solo una mossa promozionale: è una dichiarazione d’intenti. Marvel ci sta dicendo che il futuro è già qui. E, nome alla mano, è pronto a essere riconosciuto.
Un colpo di scena scritto nelle stelle (e in un asterisco)
In fin dei conti, quello che sembrava solo un simbolo tipografico – quell’asterisco nel titolo Thunderbolts – era un indizio bello chiaro per chi aveva occhi per guardare. Ora non resta che vedere se, con The New Avengers, Marvel riuscirà davvero a scrivere il prossimo capitolo della sua epopea supereroistica. E a riportare in sala quello slancio che, negli ultimi anni, sembrava un po’ smarrito.