La compagnia italiana ha assegnato a due scienziati americani il premio Scienza e Ambiente per lo studio e lo sviluppo di celle fotovoltaiche a basso costo
Energia solare a basso costo
In un mondo come il nostro in cui continue crisi politiche e speculazioni finanziarie non fanno che aumentare il costo dell’energia ricavata dal petrolio, è ormai chiaro a tutti che l’unica soluzione è rivolgersi a fonti energetiche alternative come quelle solari ed in particolari verso quelle a processo fotovoltaico, ovvero quelle in cui l’energia elettrica è prodotta da un pannello di materiale semiconduttore (attualmente il silicio) che viene stimolato dall’irraggiamento solare.
Gli inconvenienti di questa tecnologia sono principalmente due: il rendimento non ancora ottimale del pannello fotovoltaico che comunque ha già superato ampiamente il rendimento di un motore a scoppio (appena il 20%-30%), e il costo del pannello di silicio . Ad influire sul costo non soltanto processi di costruzione non ancora diffusi su ampissima scala ma anche la scarsità del silicio.
Due scienziati Alan J.Hegger, nobel per la chimica nel 2002, e Armand Paul Alivisatos, dell’universita’ californiana di Berkeley, promettono entrambi il superamento di questi problemi con due tecnologie diverse ma che hanno lo stesso scopo: rendere assolutamente conveniente l’utilizzo dell’energia solare abbattendone i costi. Il primo propone l’utilizzo di particolari materie plastiche assolutamente economiche da realizzare che hanno possibilità addirittura di essere spalmate, ma che hanno l’inconveniente di avere un rendimento ancora molto basso. Il secondo invece propone l’utilizzo di nanocristalli sensibili alla luce per produrre energia a basso costo.
Con entrambe le tecnologie sarebbe possibile in teorie “verniciare” un intero fabbricato con materiale in grado di attuare un processo fotovoltaico o ricoprire il tetto di un parcheggio con pannelli estramamente flessibili ed economici.
Proprio per il loro lavoro i due scienziati hanno ricevuto da Eni Italgas il premio Scienza e Ambiente : ”I due scienziati – si legge nella motivazione – hanno raccolto la sfida di utilizzare una tecnologia innovativa quali sono le celle solari a polimeri. Il lavoro complementare dei due gruppi ha contribuito in maniera decisiva all’evoluzione di questa nuova e molto promettente concezione dell’uso di energia solare. Le celle solari a polimeri sviluppate da Heeger e Alivisatos sono potenzialmente ottenibili su larga scala tramite la produzione roll-to-roll e tecnologie stampa. Cio’ potrebbe dare origine – spiega ancora la giuria del premio Eni Italgas – alla creazione di prodotti fotovoltaici a basso costo, molto flessibili, estesi e leggeri”
Si tratta di un riconoscimento importante che rappresenta la presa di coscienza anche in Italia che un mondo alternativo al petrolio è possibile e che colossi come Eni sono già molto sensibili all’argomento.
Per ulteriori informazioni
http://www.nanosolar.com/
http://gcep.stanford.edu/research/factsheets/nanostructured_photovoltaic.html
http://www.mater.unimib.it/it/PLSc/Celle%20solari%202.pdf